È
cresciuta in media del 12,56% tra il 2018 ed il 2022
L’Istat calcola la
competenza alfabetica non adeguata. La variabile considera gli studenti delle classi
III della scuola secondaria primo grado. Il valore è calcolato come la
percentuale di studenti delle classi III della scuola secondaria di primo grado
che non raggiungono un livello sufficiente (Livello I + Livello II di 5 livelli)
di competenza alfabetica. Il dato è fornito dall’Invalsi nell’ambito delle
rilevazioni nazionali sugli apprendimenti. I dati fanno riferimento al periodo
tra il 2018 ed il 2022. I dati relativi all’esercizio 2020 sono mancanti. Nel
dataset è assente anche il riferimento al Trentino Alto Adige.
Ranking
delle regioni italiane per valore della competenza alfabetica non adeguata nel
2022.
La Sicilia è al primo posto tra le regioni italiane per valore della competenza
alfabetica non adeguata nel 2022 con un valore pari a 51,3 unità, seguita dalla
Calabria con un valore di 51 unità e dalla Campania con un ammontare di 48
unità. A metà classifica vi sono la Liguria con un ammontare di 38,6 unità,
seguita dal Lazio con un valore di 36,1 unità e dalla Toscana con un ammontare
di 36 unità. Chiudono la classifica il Friuli Venezia Giulia con un ammontare
di 32,1 unità, seguita dall’Umbria con un ammontare di 30,2 unità e dalla Valle
d’Aosta con un valore di 27,5 unità.
Ranking delle regioni
italiane per valore della variazione percentuale della competenza alfabetica
non adeguata tra il 2018 ed il 2022. Il Friuli Venezia
Giulia è al primo posto per valore della variazione percentuale della
competenza alfabetica non adeguata tra il 2018 ed il 2022 con un valore pari a
25,39% ovvero una variazione da un ammontare di 25,60 unità fino ad un valore
di 32,10 unità ovvero una variazione pari ad un ammontare di 6,50 unità. Segue
la Liguria con un valore di 21,00% pari ad una variazione da 31,90 unità fino
ad un valore di 38,60 unità ovvero una variazione pari a 6,70 unità. Di seguito
la Lombardia con un valore pari a 20,96% pari ad una variazione da un ammontare
di 27,20 unità fino ad un valore di 32,90 unità ovvero pari ad un ammontare del
5,70 unità.
A
metà classifica vi è la Toscana con una variazione pari ad un ammontare di
14,65% pari ad una variazione da un ammontare di 31,40 fino a 36,00 unità
ovvero pari ad un valore di 4,60 unità. Segue il Veneto con un valore di 13,99%
con una variazione da un ammontare di 28,60 unità fino ad un valore di 32,60
unità ovvero pari ad un ammontare di 4,00 unità. Sempre a metà classifica,
segue l’Abruzzo con una variazione pari ad un ammontare di 12,30% equivalente
ad una variazione da un ammontare di 31,70 unità fino ad un valore di 35,60
unità ovvero una variazione pari ad un valore di 3,90 unità.
Chiudono la classifica l’Umbria con un valore pari a 5,96% con una variazione da un ammontare di 28,50 unità fino ad un valore di 30,20 unità pari ad un ammontare di 1,70 unità. Segue la Basilicata con una variazione pari ad un ammontare di 4,71% pari ad un ammontare da 38,20 unità fino ad un valore di 40,00 unità pari ad un ammontare di 1,80 unità. Chiude la classifica la Valle d’Aosta con una variazione del 3,00% ovvero da un ammontare di 26,70 unità fino ad un valore di 27,50 unità ovvero pari ad un ammontare di 0,80 unità.
La competenza alfabetica non adeguata nelle macro-regioni italiane tra il 2018 ed il 2022. La competenza alfabetica non adeguata è cresciuta nel Nord Italia di un ammontare pari al 18,12 % tra il 2018 ed il 2022 passando da un ammontare di 28,70 unità fino ad un valore di 33,90 unità. La competenza alfabetica non adeguata nel Centro Italia è cresciuta da un ammontare di 30,60 unità fino ad un valore di 35,20 unità ovvero pari ad un ammontare di 15,03% equivalente ad un ammontare di 4,60 unità. La competenza alfabetica non adeguata è cresciuta nel Mezzogiorno dell’8,35% ovvero passando da un ammontare del 43,10 nel 2018 fino al 46,70 nel 2022.
Clusterizzazione con
algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di
seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato
con il coefficiente di Silhouette. Vengono individuati due clusters ovvero:
- · Cluster 1:
Umbria, Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Marche, Lazio, Valle
d’Aosta, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Liguria, Molise;
- · Cluster 2:
Campania, Sicilia, Calabria, Sardegna, Puglia, Basilicata.
Possiamo quindi notare che il cluster dominante è il Cluster 2. L’ordinamento dei cluster è quindi costituito da C2>C1. Le regioni del Sud Italia guidano le regioni italiane per valore delle competenze alfabetiche non adeguate. Le uniche due regioni meridionali che fanno parte del cluster 1 sono l’Abruzzo ed il Molise. Possiamo notare pertanto che gli studenti delle scuole meridionali hanno delle performance in termini di competenza alfabetica assai ridotte rispetto ai corrispondenti valori degli studenti del Centro-Nord Italia.
Conclusioni.
Il valore delle competenze alfabetiche non adeguate è cresciuto in tutte le
regioni italiane. In media tra il 2018 ed il 2022 il valore delle competenze
alfabetiche non adeguate è cresciuto nelle regioni italiane del 12,56%. Se
consideriamo le macro-regioni italiane è possibile notare che il 46,70% degli
studenti del Mezzogiorno ha delle competenze alfabetiche non adeguate, contro
il 35,20% del Centro Italia ed il 33,90% del Nord Italia. Tuttavia, se
guardiamo ai tassi di crescita tra il 2018 ed il 2022 notiamo che la crescita
degli studenti con competenze alfabetiche non adeguate nel Nord Italia è stata
pari al 18,12%, contro il Centro Italia del 15,03% ed il Mezzogiorno pari ad un
ammontare di 8,35%. Sono quindi rilevabili due fenomeni:
- · Quasi
metà degli studenti meridionali ha delle competenze alfabetiche non adeguate;
- · Il
Centro Italia ed il Nord Italia convergono a velocità elevata verso i livelli
del Mezzogiorno.
Dal
punto di vista metrico viene quindi certificata l’inefficienza totale del
sistema scolastico e dell’istruzione in tutte le regioni e macro-regioni
italiane. Se l’obiettivo delle istituzioni scolastiche è incrementare l’abilità
cognitiva della popolazione allora è possibile affermare che il sistema
educativo ha sostanzialmente fallito per almeno il 47% degli studenti nel
Mezzogiorno, il 35,20% nel Centro Italia ed il 33,90 nel Nord Italia. Occorre
quindi intervenire con delle nuove politiche dell’istruzione che facciano uso
anche delle nuove tecnologie digitali per incrementare le competenze
alfabetiche nelle regioni italiane.
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