L’OCSE calcola la soddisfazione per il sistema educativo
nei paesi OCSE. I dati sono disponibili nel periodo tra il 2017 ed il 2022.
Soddisfazione
per il sistema educativo nei paesi OCSE nel 2022. Al vertice della
classifica troviamo la Norvegia con un punteggio di soddisfazione del 87%,
seguita da vicino dalla Finlandia con l'85%. Questi due paesi nordici sono noti
per i loro sistemi educativi avanzati, caratterizzati da un forte focus
sull'inclusività, sulla qualità dell'insegnamento e sull'innovazione
pedagogica. La Norvegia, in particolare, ha implementato riforme che
enfatizzano l'apprendimento personalizzato e il benessere degli studenti,
elementi che contribuiscono a un alto livello di soddisfazione. L'Irlanda e la
Svizzera condividono il terzo posto con un punteggio dell'84%, dimostrando
anch'esse un'elevata soddisfazione per il loro sistema educativo. L'Irlanda ha
fatto notevoli investimenti nell'istruzione superiore e nella formazione professionale,
mentre la Svizzera è rinomata per il suo sistema duale di formazione che
combina l'istruzione scolastica con l'apprendistato pratico. La Danimarca, con
un 80%, e la Slovenia, con un 79%, seguono a breve distanza. Entrambi i paesi
pongono una grande enfasi sull'equità e sulla qualità dell'istruzione, cercando
di garantire che tutti gli studenti abbiano accesso a risorse educative di alto
livello. La Slovenia, in particolare, ha fatto passi avanti significativi nella
modernizzazione del suo curriculum e nell'inclusione digitale. Altri paesi
nordici come l'Islanda (78%) e i Paesi Bassi (77%) mantengono anch'essi
punteggi elevati, a conferma del successo dei modelli educativi nordici in
generale, caratterizzati da un forte supporto agli insegnanti, un'attenzione
particolare all'educazione precoce e politiche inclusive. L'Austria, il Belgio
e il Lussemburgo, tutti con un punteggio di 75%, rappresentano il gruppo di
paesi con sistemi educativi stabili e ben finanziati, sebbene con sfide
specifiche legate all'integrazione degli studenti migranti e alle differenze
linguistiche. La Repubblica Ceca con il 74% si inserisce in questo contesto
come un esempio di come l'Europa centrale stia migliorando i suoi standard
educativi. Costa Rica (72%) è il primo paese non europeo nella lista,
evidenziando un sistema educativo che, nonostante risorse limitate rispetto ai
paesi europei, ha ottenuto riconoscimenti per il suo impegno nella formazione
continua degli insegnanti e nella promozione dell'istruzione accessibile. La
Svezia (72%), il Regno Unito (72%) e la Francia (71%) mostrano livelli di
soddisfazione simili, con il Regno Unito che sta affrontando sfide
significative legate al finanziamento dell'istruzione e alla pressione sulle
scuole pubbliche. La Francia, pur avendo un sistema educativo ben strutturato,
deve ancora risolvere questioni relative alle disuguaglianze educative. Israele
(69%) e la Corea (68%) rappresentano i paesi del Medio Oriente e dell'Asia
orientale, rispettivamente, con Israele che ha fatto grandi progressi
tecnologici nelle scuole e la Corea che continua a essere conosciuta per il suo
rigoroso sistema educativo e la forte pressione accademica. L'Australia, il
Canada e il Messico, tutti con un punteggio di 67%, riflettono la diversità dei
sistemi educativi nelle Americhe. L'Australia e il Canada sono noti per i loro
sistemi inclusivi e l'alto tasso di partecipazione all'istruzione superiore,
mentre il Messico affronta sfide significative legate alla qualità
dell'istruzione nelle aree rurali. La Spagna (67%) e l'Estonia (66%) sono
esempi di paesi che stanno cercando di migliorare la qualità dell'istruzione
attraverso riforme e innovazioni. La Spagna ha investito nella formazione degli
insegnanti e nell'inclusione, mentre l'Estonia è all'avanguardia
nell'integrazione delle tecnologie digitali nell'istruzione. La Nuova Zelanda,
la Polonia e gli Stati Uniti, con punteggi tra il 66% e il 64%, mostrano
livelli di soddisfazione variabili, riflettendo le diverse sfide e punti di
forza dei loro sistemi educativi. Gli Stati Uniti, in particolare, devono
affrontare questioni di equità e disparità nelle risorse educative. Più in
basso nella classifica troviamo la Colombia e la Grecia, entrambe con il 63%, e
la Germania con il 62%. La Germania, nonostante la sua reputazione per un
sistema educativo robusto, sta affrontando difficoltà legate alla carenza di
insegnanti e alle disparità regionali. L'Italia, con un punteggio di 60%,
indica una moderata soddisfazione, con sfide significative legate alla modernizzazione
del sistema educativo e alla riduzione del divario tra le regioni del nord e
del sud del paese. Il Giappone, con il 57%, mostra un livello di soddisfazione
inferiore rispetto ad altri paesi sviluppati, probabilmente a causa delle
pressioni accademiche elevate e delle problematiche legate alla salute mentale
degli studenti. La Repubblica Slovacca (56%), la Lettonia (53%) e il Cile (50%)
si trovano nella parte bassa della classifica, riflettendo le sfide che questi
paesi affrontano nel migliorare la qualità dell'istruzione e nell'affrontare le
disuguaglianze sociali ed economiche. Infine, i paesi con i punteggi più bassi
sono l'Ungheria (47%), la Lituania (37%) e la Turchia (21%). Questi dati
suggeriscono gravi insoddisfazioni e la necessità di riforme significative nei
loro sistemi educativi per affrontare le criticità esistenti, come la mancanza
di risorse, l'inadeguata formazione degli insegnanti e le disuguaglianze
strutturali.
Soddisfazione
per il sistema educativo nei paesi OCSE tra il 2017 ed il 2022.
Nel periodo tra il 2017 e il 2022, i dati sulla soddisfazione per il sistema
educativo rivelano notevoli cambiamenti in vari paesi, con alcune nazioni che
hanno visto significativi miglioramenti e altre che hanno registrato declini
preoccupanti. Analizzando questi dati, emergono tendenze interessanti che
riflettono l'impatto delle politiche educative, delle riforme e delle
condizioni socioeconomiche sui sistemi educativi di diversi paesi. Tra i paesi
con i miglioramenti più significativi, spiccano la Grecia, l'Israele e la Corea
del Sud. La Grecia ha registrato l'incremento assoluto più elevato, passando da
un livello di soddisfazione del 43% nel 2017 al 63% nel 2022, con un aumento
assoluto di 20 punti e una variazione percentuale del 46,51%. Questo
miglioramento potrebbe essere attribuito agli sforzi del paese per riformare il
suo sistema educativo e per rispondere alle sfide poste dalla crisi economica
degli anni precedenti. Anche Israele e la Corea del Sud hanno visto incrementi
notevoli, rispettivamente del 30,19% e del 30,77%, probabilmente grazie agli
investimenti in tecnologia educativa e alle riforme orientate a migliorare la
qualità dell'insegnamento e l'accessibilità all'istruzione. Un altro esempio
positivo è l'Estonia, che ha visto un aumento del 26,92% nella soddisfazione,
passando dal 52% al 66%. L'Estonia è spesso citata come modello di innovazione
educativa, in particolare per l'integrazione delle tecnologie digitali nelle
scuole, che potrebbe spiegare l'incremento della soddisfazione degli utenti.
Anche la Finlandia, nota per il suo sistema educativo eccellente, ha registrato
un significativo aumento della soddisfazione, con un incremento di 10 punti
percentuali, dal 75% all'85%, il che dimostra che anche i sistemi già
performanti possono migliorare ulteriormente. D'altro canto, ci sono paesi che
hanno registrato un calo nella soddisfazione per il sistema educativo. La
Turchia ha visto il declino più drammatico, con una diminuzione di 31 punti
percentuali, passando dal 52% al 21%, una variazione percentuale negativa del
59,62%. Questo drastico calo potrebbe riflettere problemi sistemici, come la
qualità dell'insegnamento, le condizioni economiche e politiche, e le disparità
regionali nell'accesso all'istruzione. Altri paesi con cali significativi
includono il Cile e l'Ungheria, che hanno registrato diminuzioni
rispettivamente del 18,03% e del 17,54%. In Cile, il calo della soddisfazione
potrebbe essere correlato alle disuguaglianze educative e alle proteste
studentesche che hanno caratterizzato gli ultimi anni, mentre in Ungheria, le
politiche educative controverse e la centralizzazione del sistema educativo potrebbero
aver contribuito alla diminuzione della soddisfazione. In alcuni paesi, la
soddisfazione per il sistema educativo è rimasta sostanzialmente invariata.
L'Austria e la Polonia, per esempio, non hanno registrato variazioni
significative, mantenendo i loro livelli di soddisfazione rispettivamente al
75% e al 66%. Questo potrebbe indicare una stabilità nei loro sistemi
educativi, anche se non necessariamente un miglioramento. Un altro aspetto
interessante è rappresentato dai paesi che, nonostante un alto livello di
soddisfazione, hanno registrato un leggero calo. L'Irlanda, che aveva un
livello di soddisfazione estremamente alto del 89% nel 2017, ha visto una
diminuzione di 5 punti percentuali, attestandosi all'84% nel 2022. Questo
leggero declino, sebbene ancora alto rispetto ad altri paesi, potrebbe
suggerire la necessità di ulteriori miglioramenti per mantenere l'eccellenza
percepita.
Clusterizzazione
con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette.
L'analisi di clustering eseguita
utilizzando l'algoritmo K-Means ottimizzato con il coefficiente di silhouette
ha individuato due cluster distinti basati sui dati di soddisfazione per il
sistema educativo nei paesi OCSE per gli anni 2017, 2019 e 2022.
- · Cluster 0: Australia, Austria, Belgio, Canada,
Costa Rica, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi
Bassi, Norvegia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito,
Stati Uniti. Questi paesi generalmente
mostrano un livello di soddisfazione medio-alto e tendono a mantenere una certa
stabilità o a migliorare leggermente nel tempo. Per esempio, la Finlandia e la
Norvegia mostrano livelli molto alti di soddisfazione nel 2022, con la
Finlandia che passa da 75 nel 2017 a 85 nel 2022, e la Norvegia che passa da 77
a 87 nello stesso periodo.
- ·
Cluster 1: Cile, Estonia, Grecia, Ungheria,
Israele, Italia, Giappone, Corea del Sud, Lettonia, Lituania, Slovacchia,
Turchia. Questi paesi tendono a mostrare livelli di soddisfazione più bassi e,
in alcuni casi, un declino nel tempo. Ad esempio, la Turchia ha visto un
significativo calo della soddisfazione, passando da 52 nel 2017 a 21 nel 2022.
Anche la Lituania mostra un calo, passando da 43 a 37 nello stesso periodo.
L'analisi dei cluster
evidenzia chiaramente due gruppi distinti di paesi, con il Cluster 0 che
rappresenta paesi con una percezione generalmente positiva e stabile del sistema
educativo, e il Cluster 1 che comprende paesi con sfide maggiori e una
percezione più negativa.
Conclusioni.
Il valore della soddisfazione per il sistema educativo nei paesi OCSE è
cresciuto in media del 2% tra il 2017 ed il 2022. Vi sono dei paesi nei quali
il valore della soddisfazione per il sistema educativo è cresciuto ovvero la Grecia
con un valore pari a 46,51%, la Corea del Sud con un valore pari a 30,77% e
Israele con un valore pari a 30,19%. Vi sono dei paesi nei quali il valore
della soddisfazione per il sistema educativo è diminuito ovvero l’Ungheria con
-17,54%, il Cile con -18,03% e la Turchia con -59,62%.
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