venerdì 7 giugno 2024

La Soddisfazione per il Sistema Educativo nei Paesi OCSE

 

L’OCSE calcola la soddisfazione per il sistema educativo nei paesi OCSE. I dati sono disponibili nel periodo tra il 2017 ed il 2022.

Soddisfazione per il sistema educativo nei paesi OCSE nel 2022. Al vertice della classifica troviamo la Norvegia con un punteggio di soddisfazione del 87%, seguita da vicino dalla Finlandia con l'85%. Questi due paesi nordici sono noti per i loro sistemi educativi avanzati, caratterizzati da un forte focus sull'inclusività, sulla qualità dell'insegnamento e sull'innovazione pedagogica. La Norvegia, in particolare, ha implementato riforme che enfatizzano l'apprendimento personalizzato e il benessere degli studenti, elementi che contribuiscono a un alto livello di soddisfazione. L'Irlanda e la Svizzera condividono il terzo posto con un punteggio dell'84%, dimostrando anch'esse un'elevata soddisfazione per il loro sistema educativo. L'Irlanda ha fatto notevoli investimenti nell'istruzione superiore e nella formazione professionale, mentre la Svizzera è rinomata per il suo sistema duale di formazione che combina l'istruzione scolastica con l'apprendistato pratico. La Danimarca, con un 80%, e la Slovenia, con un 79%, seguono a breve distanza. Entrambi i paesi pongono una grande enfasi sull'equità e sulla qualità dell'istruzione, cercando di garantire che tutti gli studenti abbiano accesso a risorse educative di alto livello. La Slovenia, in particolare, ha fatto passi avanti significativi nella modernizzazione del suo curriculum e nell'inclusione digitale. Altri paesi nordici come l'Islanda (78%) e i Paesi Bassi (77%) mantengono anch'essi punteggi elevati, a conferma del successo dei modelli educativi nordici in generale, caratterizzati da un forte supporto agli insegnanti, un'attenzione particolare all'educazione precoce e politiche inclusive. L'Austria, il Belgio e il Lussemburgo, tutti con un punteggio di 75%, rappresentano il gruppo di paesi con sistemi educativi stabili e ben finanziati, sebbene con sfide specifiche legate all'integrazione degli studenti migranti e alle differenze linguistiche. La Repubblica Ceca con il 74% si inserisce in questo contesto come un esempio di come l'Europa centrale stia migliorando i suoi standard educativi. Costa Rica (72%) è il primo paese non europeo nella lista, evidenziando un sistema educativo che, nonostante risorse limitate rispetto ai paesi europei, ha ottenuto riconoscimenti per il suo impegno nella formazione continua degli insegnanti e nella promozione dell'istruzione accessibile. La Svezia (72%), il Regno Unito (72%) e la Francia (71%) mostrano livelli di soddisfazione simili, con il Regno Unito che sta affrontando sfide significative legate al finanziamento dell'istruzione e alla pressione sulle scuole pubbliche. La Francia, pur avendo un sistema educativo ben strutturato, deve ancora risolvere questioni relative alle disuguaglianze educative. Israele (69%) e la Corea (68%) rappresentano i paesi del Medio Oriente e dell'Asia orientale, rispettivamente, con Israele che ha fatto grandi progressi tecnologici nelle scuole e la Corea che continua a essere conosciuta per il suo rigoroso sistema educativo e la forte pressione accademica. L'Australia, il Canada e il Messico, tutti con un punteggio di 67%, riflettono la diversità dei sistemi educativi nelle Americhe. L'Australia e il Canada sono noti per i loro sistemi inclusivi e l'alto tasso di partecipazione all'istruzione superiore, mentre il Messico affronta sfide significative legate alla qualità dell'istruzione nelle aree rurali. La Spagna (67%) e l'Estonia (66%) sono esempi di paesi che stanno cercando di migliorare la qualità dell'istruzione attraverso riforme e innovazioni. La Spagna ha investito nella formazione degli insegnanti e nell'inclusione, mentre l'Estonia è all'avanguardia nell'integrazione delle tecnologie digitali nell'istruzione. La Nuova Zelanda, la Polonia e gli Stati Uniti, con punteggi tra il 66% e il 64%, mostrano livelli di soddisfazione variabili, riflettendo le diverse sfide e punti di forza dei loro sistemi educativi. Gli Stati Uniti, in particolare, devono affrontare questioni di equità e disparità nelle risorse educative. Più in basso nella classifica troviamo la Colombia e la Grecia, entrambe con il 63%, e la Germania con il 62%. La Germania, nonostante la sua reputazione per un sistema educativo robusto, sta affrontando difficoltà legate alla carenza di insegnanti e alle disparità regionali. L'Italia, con un punteggio di 60%, indica una moderata soddisfazione, con sfide significative legate alla modernizzazione del sistema educativo e alla riduzione del divario tra le regioni del nord e del sud del paese. Il Giappone, con il 57%, mostra un livello di soddisfazione inferiore rispetto ad altri paesi sviluppati, probabilmente a causa delle pressioni accademiche elevate e delle problematiche legate alla salute mentale degli studenti. La Repubblica Slovacca (56%), la Lettonia (53%) e il Cile (50%) si trovano nella parte bassa della classifica, riflettendo le sfide che questi paesi affrontano nel migliorare la qualità dell'istruzione e nell'affrontare le disuguaglianze sociali ed economiche. Infine, i paesi con i punteggi più bassi sono l'Ungheria (47%), la Lituania (37%) e la Turchia (21%). Questi dati suggeriscono gravi insoddisfazioni e la necessità di riforme significative nei loro sistemi educativi per affrontare le criticità esistenti, come la mancanza di risorse, l'inadeguata formazione degli insegnanti e le disuguaglianze strutturali.

Soddisfazione per il sistema educativo nei paesi OCSE tra il 2017 ed il 2022. Nel periodo tra il 2017 e il 2022, i dati sulla soddisfazione per il sistema educativo rivelano notevoli cambiamenti in vari paesi, con alcune nazioni che hanno visto significativi miglioramenti e altre che hanno registrato declini preoccupanti. Analizzando questi dati, emergono tendenze interessanti che riflettono l'impatto delle politiche educative, delle riforme e delle condizioni socioeconomiche sui sistemi educativi di diversi paesi. Tra i paesi con i miglioramenti più significativi, spiccano la Grecia, l'Israele e la Corea del Sud. La Grecia ha registrato l'incremento assoluto più elevato, passando da un livello di soddisfazione del 43% nel 2017 al 63% nel 2022, con un aumento assoluto di 20 punti e una variazione percentuale del 46,51%. Questo miglioramento potrebbe essere attribuito agli sforzi del paese per riformare il suo sistema educativo e per rispondere alle sfide poste dalla crisi economica degli anni precedenti. Anche Israele e la Corea del Sud hanno visto incrementi notevoli, rispettivamente del 30,19% e del 30,77%, probabilmente grazie agli investimenti in tecnologia educativa e alle riforme orientate a migliorare la qualità dell'insegnamento e l'accessibilità all'istruzione. Un altro esempio positivo è l'Estonia, che ha visto un aumento del 26,92% nella soddisfazione, passando dal 52% al 66%. L'Estonia è spesso citata come modello di innovazione educativa, in particolare per l'integrazione delle tecnologie digitali nelle scuole, che potrebbe spiegare l'incremento della soddisfazione degli utenti. Anche la Finlandia, nota per il suo sistema educativo eccellente, ha registrato un significativo aumento della soddisfazione, con un incremento di 10 punti percentuali, dal 75% all'85%, il che dimostra che anche i sistemi già performanti possono migliorare ulteriormente. D'altro canto, ci sono paesi che hanno registrato un calo nella soddisfazione per il sistema educativo. La Turchia ha visto il declino più drammatico, con una diminuzione di 31 punti percentuali, passando dal 52% al 21%, una variazione percentuale negativa del 59,62%. Questo drastico calo potrebbe riflettere problemi sistemici, come la qualità dell'insegnamento, le condizioni economiche e politiche, e le disparità regionali nell'accesso all'istruzione. Altri paesi con cali significativi includono il Cile e l'Ungheria, che hanno registrato diminuzioni rispettivamente del 18,03% e del 17,54%. In Cile, il calo della soddisfazione potrebbe essere correlato alle disuguaglianze educative e alle proteste studentesche che hanno caratterizzato gli ultimi anni, mentre in Ungheria, le politiche educative controverse e la centralizzazione del sistema educativo potrebbero aver contribuito alla diminuzione della soddisfazione. In alcuni paesi, la soddisfazione per il sistema educativo è rimasta sostanzialmente invariata. L'Austria e la Polonia, per esempio, non hanno registrato variazioni significative, mantenendo i loro livelli di soddisfazione rispettivamente al 75% e al 66%. Questo potrebbe indicare una stabilità nei loro sistemi educativi, anche se non necessariamente un miglioramento. Un altro aspetto interessante è rappresentato dai paesi che, nonostante un alto livello di soddisfazione, hanno registrato un leggero calo. L'Irlanda, che aveva un livello di soddisfazione estremamente alto del 89% nel 2017, ha visto una diminuzione di 5 punti percentuali, attestandosi all'84% nel 2022. Questo leggero declino, sebbene ancora alto rispetto ad altri paesi, potrebbe suggerire la necessità di ulteriori miglioramenti per mantenere l'eccellenza percepita.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette.  L'analisi di clustering eseguita utilizzando l'algoritmo K-Means ottimizzato con il coefficiente di silhouette ha individuato due cluster distinti basati sui dati di soddisfazione per il sistema educativo nei paesi OCSE per gli anni 2017, 2019 e 2022.

  • ·  Cluster 0: Australia, Austria, Belgio, Canada, Costa Rica, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti.  Questi paesi generalmente mostrano un livello di soddisfazione medio-alto e tendono a mantenere una certa stabilità o a migliorare leggermente nel tempo. Per esempio, la Finlandia e la Norvegia mostrano livelli molto alti di soddisfazione nel 2022, con la Finlandia che passa da 75 nel 2017 a 85 nel 2022, e la Norvegia che passa da 77 a 87 nello stesso periodo.
  • ·       Cluster 1: Cile, Estonia, Grecia, Ungheria, Israele, Italia, Giappone, Corea del Sud, Lettonia, Lituania, Slovacchia, Turchia. Questi paesi tendono a mostrare livelli di soddisfazione più bassi e, in alcuni casi, un declino nel tempo. Ad esempio, la Turchia ha visto un significativo calo della soddisfazione, passando da 52 nel 2017 a 21 nel 2022. Anche la Lituania mostra un calo, passando da 43 a 37 nello stesso periodo.

L'analisi dei cluster evidenzia chiaramente due gruppi distinti di paesi, con il Cluster 0 che rappresenta paesi con una percezione generalmente positiva e stabile del sistema educativo, e il Cluster 1 che comprende paesi con sfide maggiori e una percezione più negativa.

Conclusioni. Il valore della soddisfazione per il sistema educativo nei paesi OCSE è cresciuto in media del 2% tra il 2017 ed il 2022. Vi sono dei paesi nei quali il valore della soddisfazione per il sistema educativo è cresciuto ovvero la Grecia con un valore pari a 46,51%, la Corea del Sud con un valore pari a 30,77% e Israele con un valore pari a 30,19%. Vi sono dei paesi nei quali il valore della soddisfazione per il sistema educativo è diminuito ovvero l’Ungheria con -17,54%, il Cile con -18,03% e la Turchia con -59,62%.








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