Sono
cresciute in media dell’83,18% nei paesi considerati
L’OCSE calcola il valore
delle imprese operanti nel settore delle attività professionali, scientifiche e
tecniche. Tale categoria comprende un insieme di attività economiche ovvero: attività
legali e contabili; attività delle sedi centrali; attività di consulenza
gestionale; attività di architettura e ingegneria; test e analisi tecniche, Attività
professionali, scientifiche e tecniche, attività legali e contabili; attività
delle sedi centrali; consulenza gestionale, attività legale e contabile, attività
delle sedi centrali; attività di consulenza direzionale, attività di architettura
e ingegneria; test e analisi tecniche, ricerca e sviluppo scientifico, pubblicità
e ricerche di mercato; altre attività professionali, scientifiche e tecniche,
attività veterinarie, altre attività professionali, scientifiche e tecniche;
attività veterinarie, pubblicità e ricerche di mercato, altre attività professionali,
scientifiche e tecniche, attività veterinarie. I dati vengono sono disponibili
per il periodo 2005-2022 per i paesi OCSE.
Le
Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche nei Paesi OCSE nel 2022. In
cima alla classifica si trova l'Italia, con un totale di 884.003 imprese,
seguita da Francia (678.046) e Germania (478.049). Questi numeri sottolineano
l'importanza del settore professionale, scientifico e tecnico in questi tre
paesi, che rappresentano le maggiori economie dell'Europa continentale. La
predominanza dell'Italia potrebbe essere attribuita alla forte presenza di
piccole e medie imprese (PMI), che sono il cuore dell'economia italiana. La
Francia e la Germania, pur avendo un numero inferiore di imprese rispetto
all'Italia, mostrano comunque un settore robusto, probabilmente supportato da
una combinazione di grandi multinazionali e PMI innovative. I Paesi Bassi
(443.624) e la Spagna (431.887) seguono con un numero considerevole di imprese
in questo settore. Nei Paesi Bassi, l'alta densità di imprese potrebbe
riflettere un ecosistema favorevole all'innovazione e alla ricerca scientifica,
sostenuto da politiche governative favorevoli e un'infrastruttura tecnologica
avanzata. La Spagna, d'altra parte, mostra un settore professionale in
crescita, potenzialmente sostenuto da iniziative di modernizzazione economica e
incentivi per l'imprenditoria. La Polonia (360.667) rappresenta il paese
dell'Europa centrale con il numero più alto di imprese in questo settore, un
segnale del crescente sviluppo economico e del ruolo crescente del settore
scientifico e tecnico nell'economia polacca. La Turchia (274.453), con una
popolazione giovane e in crescita, mostra un settore in espansione che potrebbe
beneficiarne ulteriormente nei prossimi anni. I paesi con un numero di imprese
compreso tra 100.000 e 200.000, come la Repubblica Ceca (208.943), il Belgio
(186.676), la Svezia (176.591), l'Ungheria (175.598) e la Grecia (156.859),
indicano un mercato diversificato e in sviluppo. La Repubblica Ceca e
l'Ungheria, in particolare, mostrano il potenziale dell'Europa centrale come
hub emergente per le imprese scientifiche e tecniche. Il Belgio, con la sua
posizione strategica e il forte settore delle biotecnologie, e la Svezia, con
la sua tradizione di innovazione tecnologica, rappresentano altri esempi di
mercati maturi e sofisticati. Il Portogallo (149.165) e Israele (138.039) si
distinguono per la loro alta densità di imprese tecnologiche e innovative, con
Israele che è noto come "Start-Up Nation" per la sua impressionante
produzione di start-up tecnologiche nonostante le dimensioni ridotte del paese.
L'Austria (93.468) e la Slovacchia (93.039) si collocano sotto la soglia delle
100.000 imprese, riflettendo mercati più piccoli ma stabili, mentre la
Finlandia (68.115) e la Norvegia (61.516) mostrano un'alta qualità delle loro
imprese, spesso specializzate in settori di nicchia tecnologici e scientifici. I
paesi con meno di 60.000 imprese, come Costa Rica (57.686), Irlanda (53.175),
Bulgaria (47.628) e Lituania (43.184), evidenziano economie in crescita che
potrebbero beneficiare di ulteriori investimenti nel settore delle scienze e
delle tecnologie. La Danimarca (41.486) e la Slovenia (39.736), pur avendo
numeri relativamente bassi, sono note per la loro forte infrastruttura
tecnologica e l'alta qualità delle loro imprese. Infine, i paesi con meno di
40.000 imprese, come Croazia (37.428), Svizzera (24.986), Estonia (23.781),
Serbia (23.657), Lettonia (19.954), Cipro (12.316), Lussemburgo (10.046), Malta
(8.276), Macedonia del Nord (8.135) e Bosnia ed Erzegovina (7.140),
rappresentano mercati più piccoli ma non per questo meno significativi. La
Svizzera, nonostante il numero ridotto di imprese, è rinomata per la sua eccellenza
in ambito scientifico e tecnologico, grazie a istituzioni di ricerca di livello
mondiale e a un'economia fortemente innovativa. In sintesi, i dati mostrano una
significativa disparità tra i paesi OCSE in termini di numero di imprese
professionali, scientifiche e tecniche. Questa diversità può essere attribuita
a vari fattori, tra cui dimensioni del mercato, politiche governative,
investimenti in ricerca e sviluppo, e il livello generale di innovazione. I
paesi con un numero elevato di imprese in questo settore tendono a beneficiare
di economie di scala, forti infrastrutture di supporto e un ambiente favorevole
all'innovazione. D'altro canto, i paesi con un numero inferiore di imprese
possono offrire opportunità di nicchia e un'alta qualità delle imprese
esistenti. Questi dati forniscono una base per ulteriori analisi sullo sviluppo
economico e sulle strategie di crescita nei vari paesi OCSE.
Le
Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche nei Paesi OCSE tra il 2005 ed
il 2022. In
particolare, la Slovacchia ha registrato l'incremento più significativo,
passando da 5.179 imprese nel 2005 a 93.039 nel 2022, con un aumento assoluto
di 87.860 imprese e una variazione percentuale del 1696,47%. Questo dato
impressionante può essere attribuito alle riforme economiche e agli
investimenti in innovazione che hanno caratterizzato il paese negli ultimi due
decenni. Segue l'Estonia, che ha visto un aumento del 364,84%, passando da
5.116 a 23.781 imprese. Anche se l'incremento assoluto è inferiore rispetto
alla Slovacchia, la crescita percentuale è altrettanto notevole, indicando un
rapido sviluppo del settore tecnologico e scientifico. Cipro e la Lituania
hanno anch'esse registrato crescite percentuali significative, rispettivamente
del 341,12% e 354,52%. Questi aumenti sono indicativi di una forte espansione
economica e di politiche favorevoli all'innovazione e all'imprenditoria in
questi paesi. L'Irlanda ha mostrato un incremento assoluto di 36.989 imprese,
con una variazione percentuale del 228,52%, suggerendo un ambiente altamente
favorevole per le imprese tecnologiche, sostenuto da incentivi fiscali e una forte
base di ricerca e sviluppo. Il Belgio e la Costa Rica hanno entrambi mostrato
aumenti significativi, con variazioni percentuali di 193,64% e 194,18%
rispettivamente. Il Belgio, con un aumento assoluto di 123.102 imprese,
riflette un mercato in rapida espansione e una forte infrastruttura di supporto
per le imprese scientifiche e tecniche. Costa Rica, sebbene partisse da una
base più bassa, ha mostrato un aumento significativo in termini relativi,
evidenziando un potenziale emergente nel settore. Paesi come i Paesi Bassi e la
Francia hanno visto aumenti assoluti di 348.180 e 351.241 imprese
rispettivamente, con variazioni percentuali di 364,80% e 107,48%. Questi dati
riflettono un consolidamento del settore professionale, scientifico e tecnico
in economie già sviluppate, con una crescita sostenuta da forti investimenti in
innovazione e ricerca. L'Italia ha registrato un incremento di 246.712 imprese,
pari a una variazione percentuale del 38,71%, indicando una crescita solida ma
meno accentuata rispetto ad altri paesi. Questo potrebbe riflettere una
saturazione del mercato o una crescita più stabile nel tempo. La Germania e la
Polonia hanno visto incrementi assoluti significativi, con variazioni
percentuali di 69,94% e 114,66% rispettivamente. La Polonia, in particolare, ha
mostrato un notevole dinamismo nel settore, evidenziando un crescente ruolo
dell'Europa centrale nel panorama tecnologico globale. Paesi come la Grecia e
il Portogallo hanno mostrato variazioni percentuali più modeste,
rispettivamente del 35,49% e 29,31%. Questi dati potrebbero riflettere sfide
economiche e strutturali che limitano la crescita del settore. Anche se con
numeri assoluti inferiori, paesi come il Lussemburgo e la Norvegia hanno
registrato variazioni percentuali significative, rispettivamente del 134,28% e
86,51%, indicando una crescita sostenuta delle loro economie relativamente piccole
ma altamente sviluppate. Paesi come la Romania e la Bulgaria hanno visto
crescite percentuali rispettivamente del 171,67% e 168,80%, riflettendo un
robusto sviluppo del settore professionale, scientifico e tecnico in queste
economie emergenti. Infine, paesi come la Spagna, con una variazione
percentuale del 33,72%, e la Svezia, con il 41,04%, mostrano una crescita
costante ma meno accelerata rispetto ad altre nazioni. Questi paesi, pur avendo
numeri assoluti elevati, potrebbero essere in una fase di maturazione del
mercato.
Conclusioni.
Il valore medio delle imprese operanti nel settore delle attività
professionali, tecniche e scientifiche è cresciuto tra il 2005 ed il 2022 dell’83,18%
nei paesi OCSE considerati. I paesi nei quali tale valore è cresciuto di più
sono la Repubblica Slovacca con +1696%, l’Estonia con +364,84% e i Paesi Bassi
con +364,8%. Chiudono la classifica la Grecia con +35,49%, la Spagna con
+33,72% ed il Portogallo con +29,31%. Se guardiamo ai valori assoluti possiamo
notare che i paesi nei quali c’è stata una maggiore crescita del numero delle
imprese nel settore delle attività professionali, tecniche e scientifiche sono
la Francia con +351.241 imprese, i Paesi Bassi con +348.180, l’Italia con
+246.712 unità e la Germania con +196.738. Nel 2022 il numero totale delle
imprese operanti nel settore delle attività professionali, tecniche e
scientifiche è stato pari a 5.632.193 nei paesi OCSE. Il 50% di tali imprese
sono presenti in Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, e Spagna.
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