Sono
cresciute in media del 18,14% tra il 2005 ed il 2022 nei paesi OCSE
Le
imprese esercenti attività di ristorazione nei paesi OCSE nel 2022. Nel
2022, il settore delle attività di servizi di ristorazione in Europa e in
alcune altre nazioni ha mostrato una significativa varianza nel numero di
imprese operative. I dati forniscono una panoramica dettagliata della
distribuzione geografica delle aziende di ristorazione, evidenziando le
differenze tra paesi grandi e piccoli, così come tra economie mature e in via
di sviluppo. L'Italia si posiziona nettamente al primo posto con 265.324
imprese operanti nel settore della ristorazione. Questo dato riflette
l'importanza della cucina e della cultura alimentare italiana non solo per
l'economia nazionale, ma anche per il turismo internazionale. La presenza
capillare di ristoranti, trattorie e caffè lungo tutta la penisola è una caratteristica
distintiva del paese. La Spagna segue da vicino con 260.057 imprese. Questo
numero elevato può essere attribuito alla forte tradizione culinaria spagnola e
alla popolarità delle tapas e della cucina mediterranea, che attirano sia
residenti che turisti. La vitalità del settore della ristorazione in Spagna è
anche alimentata dalla movida e dall'abitudine diffusa di cenare fuori. La
Francia, con 224.078 imprese, rappresenta un altro grande attore nel panorama
europeo della ristorazione. La fama mondiale della cucina francese, con le sue
tecniche raffinate e l'ampia varietà di piatti regionali, supporta un vasto
numero di ristoranti e caffè. Inoltre, il turismo enogastronomico è
un'importante fonte di entrate per il paese. La Germania si distingue con
186.619 imprese, riflettendo una scena culinaria diversificata che va oltre le
tradizionali birrerie e ristoranti di cucina tedesca. La multiculturalità delle
città tedesche ha portato a una vasta gamma di ristoranti etnici e
internazionali, contribuendo a un settore dinamico e in crescita. La Grecia,
con 78.363 imprese, riflette il suo status di importante destinazione turistica
dove le esperienze culinarie sono parte integrante del viaggio. Allo stesso
modo, il Portogallo con 73.223 stabilimenti evidenzia la sua vivace cultura
gastronomica e l'importanza della ristorazione nelle attività sociali e
turistiche. Nei Paesi Bassi, 66.366 imprese indicano un'industria alimentare
robusta supportata sia dai residenti che da un significativo numero di turisti
internazionali. La Polonia, con 57.695 stabilimenti, mostra l'importanza
crescente del cenare fuori nella cultura polacca e l'influenza delle abitudini
alimentari occidentali. Il Belgio e la Repubblica Ceca, con rispettivamente
47.683 e 47.264 imprese, dimostrano le loro posizioni forti nel mercato europeo
della ristorazione. Il Belgio, noto per la sua birra e cioccolato, e la
Repubblica Ceca, con la sua cucina tradizionale sostanziosa, mostrano entrambi
numeri significativi di attività di ristorazione. L'Austria (31.047),
l'Ungheria (27.839) e la Svezia (25.741) riflettono le loro popolazioni di
medie dimensioni e le forti tradizioni culturali legate alla ristorazione.
Israele, con 24.807 imprese, mostra una scena culinaria vivace influenzata da
diverse tradizioni culturali e religiose. Tra i paesi più piccoli, la Bulgaria
(18.933), l'Irlanda (17.598) e la Croazia (17.583) hanno un numero notevole di
imprese nel settore della ristorazione, riflettendo il turismo in crescita e
una forte cultura locale del mangiare fuori. La Serbia (17.072) e la Repubblica
Slovacca (16.042) mostrano anch'esse numeri significativi nella regione. La
Svizzera, con 14.136 imprese, e la Finlandia, con 12.882, dimostrano la
presenza di un forte settore della ristorazione nonostante le loro popolazioni
relativamente piccole. La Danimarca (12.783) e la Norvegia (9.861) riflettono
culture del mangiare fuori robuste nella regione nordica, supportate da alti
standard di vita. La Bosnia-Erzegovina, con 9.240 imprese, e il Costa Rica, con
8.776, mostrano settori della ristorazione in crescita in regioni con economie
in via di sviluppo. La Slovenia (8.530) e Cipro (5.582) indicano industrie
alimentari fortemente guidate dal turismo. Gli stati baltici di Lituania
(4.144), Estonia (2.894) e Lettonia (2.888) mostrano settori della ristorazione
più piccoli ma emergenti. Malta, con 2.731 imprese, riflette il suo ruolo di
popolare destinazione turistica con una ricca tradizione culinaria. Infine, il
Lussemburgo, con 2.401 imprese, rappresenta un'alta concentrazione di
stabilimenti di ristorazione rispetto alla sua piccola popolazione, guidata dai
suoi residenti benestanti e una forte comunità di espatriati. In sintesi, i
dati del 2022 rivelano un settore della ristorazione dinamico e diversificato
in tutta Europa e oltre. I paesi con ricche tradizioni culinarie e forti
settori turistici tendono ad avere un numero maggiore di imprese di
ristorazione, riflettendo il ruolo integrale del mangiare fuori nella loro vita
culturale ed economica.
Le
imprese esercenti attività di ristorazione nei paesi OCSE tra il 2005 ed il 2022. Nel
periodo tra il 2005 e il 2022, il settore delle attività di servizi di
ristorazione ha mostrato tendenze diverse tra i vari paesi, con alcune nazioni
che hanno visto una crescita significativa nel numero di imprese e altre che
hanno subito una contrazione. Analizzando i dati, emergono vari trend e
dinamiche interessanti. L'Austria ha registrato un aumento modesto del numero
di imprese di ristorazione, con un incremento assoluto di 740 unità, pari a una
variazione percentuale del 2,44%. Questo suggerisce una stabilità del settore
nel paese, con un leggero aumento che potrebbe essere correlato a una crescita
economica moderata o a un aumento del turismo. In Belgio, il numero di imprese
è aumentato del 19,35%, con 7.731 nuove attività. Questo notevole incremento
potrebbe riflettere un cambiamento nelle abitudini di consumo, con una maggiore
preferenza per il mangiare fuori casa e una crescente diversificazione
dell'offerta culinaria. Il Costa Rica ha visto un impressionante aumento
dell'87,80%, passando da 4.673 a 8.776 imprese. Questa crescita potrebbe essere
attribuita all'espansione del settore turistico e a una crescente popolarità
del paese come destinazione di viaggio, che ha alimentato la domanda di servizi
di ristorazione. La Repubblica Ceca ha invece registrato una diminuzione del
4,59%, con una perdita di 2.273 imprese. Questo calo potrebbe essere legato a
cambiamenti economici, demografici o strutturali che hanno influenzato
negativamente il settore. La Danimarca ha visto un aumento del 5,85%, con un
incremento di 706 imprese. Anche in questo caso, la crescita, seppur moderata,
potrebbe riflettere una solida economia e un mercato della ristorazione in
espansione. L'Estonia ha mostrato la crescita percentuale più alta, con un
aumento del 156,79%, aggiungendo 1.767 nuove imprese. Questo straordinario
incremento potrebbe essere dovuto a un rapido sviluppo economico e a una
modernizzazione del settore dei servizi. La Finlandia ha registrato un aumento
del 42,20%, con 3.823 nuove imprese. Questo suggerisce una forte crescita del
settore, probabilmente sostenuta da un aumento del reddito disponibile e da un
maggiore interesse per la gastronomia. La Francia, con un aumento del 23,48% e
42.607 nuove imprese, continua a consolidare la sua posizione di leader nel
settore della ristorazione, beneficiando di una solida cultura culinaria e di un
turismo fiorente. La Germania ha registrato un notevole aumento del 54,85%, con
66.105 nuove imprese. Questo riflette una robusta crescita economica e una
diversificazione dell'offerta gastronomica che ha attirato sia residenti che
turisti. La Grecia ha visto una leggera diminuzione dell'1,63%, con 1.297
imprese in meno. Questo calo potrebbe essere il risultato di difficoltà
economiche o di una riduzione della domanda interna. L'Ungheria ha registrato
una diminuzione del 5,87%, con 1.737 imprese in meno. Questo potrebbe
riflettere sfide economiche o cambiamenti nelle preferenze dei consumatori. L'Irlanda
ha mostrato una crescita significativa dell'80,71%, con 7.860 nuove imprese.
Questo incremento potrebbe essere correlato a una ripresa economica robusta e a
un boom del settore turistico. L'Italia, con un aumento del 13,70% e 31.970 nuove
imprese, conferma la sua tradizione culinaria forte e un settore della
ristorazione in crescita, sostenuto da un turismo costante e da una forte
domanda interna. La Lettonia ha registrato un aumento del 28,47%, con 640 nuove
imprese, mentre la Lituania ha visto una crescita del 52,75%, con 1.431 nuove
imprese. Questi incrementi riflettono un'espansione del settore dei servizi in
questi paesi baltici. Il Lussemburgo ha avuto un modesto aumento del 2,56%, con
60 nuove imprese, suggerendo una stabilità nel settore. I Paesi Bassi hanno
mostrato un impressionante aumento del 110,35%, con 34.815 nuove imprese.
Questo forte incremento potrebbe essere attribuito a una combinazione di
crescita economica, aumento del turismo e cambiamenti culturali verso una maggiore
frequenza del mangiare fuori. La Norvegia ha registrato un aumento del 32,70%,
con 2.430 nuove imprese, riflettendo una crescita economica stabile e un mercato
della ristorazione fiorente. La Polonia ha visto un aumento del 27,10%, con
12.302 nuove imprese, indicando un settore in espansione, probabilmente
sostenuto da una crescente classe media e da una maggiore urbanizzazione. Il
Portogallo ha subito una diminuzione del 9,85%, con 7.999 imprese in meno.
Questo calo potrebbe essere il risultato di difficoltà economiche o di una contrazione
del mercato interno. La Slovacchia ha registrato l'aumento più elevato in
termini percentuali, con un incredibile 1581,55%, passando da 954 a 16.042
imprese. Questo straordinario incremento potrebbe essere dovuto a riforme
economiche significative e a un boom del settore dei servizi. La Slovenia ha
visto una crescita del 42,29%, con 2.535 nuove imprese, riflettendo
un'espansione del settore della ristorazione. La Spagna ha registrato una
leggera diminuzione dello 0,74%, con 1.940 imprese in meno, suggerendo una
stabilità complessiva nel settore, nonostante le lievi fluttuazioni. La Svezia
ha visto un aumento del 23,66%, con 4.925 nuove imprese, indicando una solida
crescita del settore. La Bulgaria ha subito una diminuzione del 9,55%, con
1.999 imprese in meno, probabilmente a causa di difficoltà economiche. Cipro ha
visto una leggera diminuzione del 4,79%, con 281 imprese in meno. Infine, la
Romania ha mostrato una significativa crescita del 77,82%, con 12.959 nuove
imprese, riflettendo una rapida espansione del settore dei servizi di
ristorazione. In conclusione, i dati mostrano una variegata gamma di tendenze
nel settore della ristorazione in Europa e in altre nazioni tra il 2005 e il
2022, con alcuni paesi che hanno registrato una crescita robusta e altri che
hanno subito contrazioni. Le differenze possono essere attribuite a vari
fattori, tra cui cambiamenti economici, demografici e culturali.
Conclusione.
Le imprese esercenti attività di servizi di ristorazione sono cresciute in
media del 18,14% tra il 2005 ed il 2022 nei paesi OCSE. I paesi nei quali il
valore delle imprese esercenti attività dei servizi di ristorazione è cresciuto
di più tra il 2005 ed il 2022 sono la Repubblica Slovacca con 1581,55%, Estonia
con 156,79%, Paesi Bassi con 110,35%. Tuttavia, vi sono anche dei paesi nei
quali tale valore è diminuito ovvero Ungheria con -5,87%, Bulgaria con -9,55% e
Portogallo con -9,85%. Considerando il 2022, fatto pari a 100 il numero delle
imprese operanti nel settore delle attività dei servizi di ristorazione ne deriva
che il 16,23% sono presenti in Italia, il 15,91% in Spagna, il 13,71% in
Francia, e l’11,41% in Germania. L’Italia guida la classifica dei paesi OCSE
per numero di imprese operanti nel settore dei servizi di ristorazione con un
numero pari a 265.324 imprese nel 2022.
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