lunedì 3 giugno 2024

Le Imprese Esercenti Attività di Ristorazione nei Paesi OCSE

 

Sono cresciute in media del 18,14% tra il 2005 ed il 2022 nei paesi OCSE

Le imprese esercenti attività di ristorazione nei paesi OCSE nel 2022. Nel 2022, il settore delle attività di servizi di ristorazione in Europa e in alcune altre nazioni ha mostrato una significativa varianza nel numero di imprese operative. I dati forniscono una panoramica dettagliata della distribuzione geografica delle aziende di ristorazione, evidenziando le differenze tra paesi grandi e piccoli, così come tra economie mature e in via di sviluppo. L'Italia si posiziona nettamente al primo posto con 265.324 imprese operanti nel settore della ristorazione. Questo dato riflette l'importanza della cucina e della cultura alimentare italiana non solo per l'economia nazionale, ma anche per il turismo internazionale. La presenza capillare di ristoranti, trattorie e caffè lungo tutta la penisola è una caratteristica distintiva del paese. La Spagna segue da vicino con 260.057 imprese. Questo numero elevato può essere attribuito alla forte tradizione culinaria spagnola e alla popolarità delle tapas e della cucina mediterranea, che attirano sia residenti che turisti. La vitalità del settore della ristorazione in Spagna è anche alimentata dalla movida e dall'abitudine diffusa di cenare fuori. La Francia, con 224.078 imprese, rappresenta un altro grande attore nel panorama europeo della ristorazione. La fama mondiale della cucina francese, con le sue tecniche raffinate e l'ampia varietà di piatti regionali, supporta un vasto numero di ristoranti e caffè. Inoltre, il turismo enogastronomico è un'importante fonte di entrate per il paese. La Germania si distingue con 186.619 imprese, riflettendo una scena culinaria diversificata che va oltre le tradizionali birrerie e ristoranti di cucina tedesca. La multiculturalità delle città tedesche ha portato a una vasta gamma di ristoranti etnici e internazionali, contribuendo a un settore dinamico e in crescita. La Grecia, con 78.363 imprese, riflette il suo status di importante destinazione turistica dove le esperienze culinarie sono parte integrante del viaggio. Allo stesso modo, il Portogallo con 73.223 stabilimenti evidenzia la sua vivace cultura gastronomica e l'importanza della ristorazione nelle attività sociali e turistiche. Nei Paesi Bassi, 66.366 imprese indicano un'industria alimentare robusta supportata sia dai residenti che da un significativo numero di turisti internazionali. La Polonia, con 57.695 stabilimenti, mostra l'importanza crescente del cenare fuori nella cultura polacca e l'influenza delle abitudini alimentari occidentali. Il Belgio e la Repubblica Ceca, con rispettivamente 47.683 e 47.264 imprese, dimostrano le loro posizioni forti nel mercato europeo della ristorazione. Il Belgio, noto per la sua birra e cioccolato, e la Repubblica Ceca, con la sua cucina tradizionale sostanziosa, mostrano entrambi numeri significativi di attività di ristorazione. L'Austria (31.047), l'Ungheria (27.839) e la Svezia (25.741) riflettono le loro popolazioni di medie dimensioni e le forti tradizioni culturali legate alla ristorazione. Israele, con 24.807 imprese, mostra una scena culinaria vivace influenzata da diverse tradizioni culturali e religiose. Tra i paesi più piccoli, la Bulgaria (18.933), l'Irlanda (17.598) e la Croazia (17.583) hanno un numero notevole di imprese nel settore della ristorazione, riflettendo il turismo in crescita e una forte cultura locale del mangiare fuori. La Serbia (17.072) e la Repubblica Slovacca (16.042) mostrano anch'esse numeri significativi nella regione. La Svizzera, con 14.136 imprese, e la Finlandia, con 12.882, dimostrano la presenza di un forte settore della ristorazione nonostante le loro popolazioni relativamente piccole. La Danimarca (12.783) e la Norvegia (9.861) riflettono culture del mangiare fuori robuste nella regione nordica, supportate da alti standard di vita. La Bosnia-Erzegovina, con 9.240 imprese, e il Costa Rica, con 8.776, mostrano settori della ristorazione in crescita in regioni con economie in via di sviluppo. La Slovenia (8.530) e Cipro (5.582) indicano industrie alimentari fortemente guidate dal turismo. Gli stati baltici di Lituania (4.144), Estonia (2.894) e Lettonia (2.888) mostrano settori della ristorazione più piccoli ma emergenti. Malta, con 2.731 imprese, riflette il suo ruolo di popolare destinazione turistica con una ricca tradizione culinaria. Infine, il Lussemburgo, con 2.401 imprese, rappresenta un'alta concentrazione di stabilimenti di ristorazione rispetto alla sua piccola popolazione, guidata dai suoi residenti benestanti e una forte comunità di espatriati. In sintesi, i dati del 2022 rivelano un settore della ristorazione dinamico e diversificato in tutta Europa e oltre. I paesi con ricche tradizioni culinarie e forti settori turistici tendono ad avere un numero maggiore di imprese di ristorazione, riflettendo il ruolo integrale del mangiare fuori nella loro vita culturale ed economica.

Le imprese esercenti attività di ristorazione nei paesi OCSE tra il 2005 ed il 2022. Nel periodo tra il 2005 e il 2022, il settore delle attività di servizi di ristorazione ha mostrato tendenze diverse tra i vari paesi, con alcune nazioni che hanno visto una crescita significativa nel numero di imprese e altre che hanno subito una contrazione. Analizzando i dati, emergono vari trend e dinamiche interessanti. L'Austria ha registrato un aumento modesto del numero di imprese di ristorazione, con un incremento assoluto di 740 unità, pari a una variazione percentuale del 2,44%. Questo suggerisce una stabilità del settore nel paese, con un leggero aumento che potrebbe essere correlato a una crescita economica moderata o a un aumento del turismo. In Belgio, il numero di imprese è aumentato del 19,35%, con 7.731 nuove attività. Questo notevole incremento potrebbe riflettere un cambiamento nelle abitudini di consumo, con una maggiore preferenza per il mangiare fuori casa e una crescente diversificazione dell'offerta culinaria. Il Costa Rica ha visto un impressionante aumento dell'87,80%, passando da 4.673 a 8.776 imprese. Questa crescita potrebbe essere attribuita all'espansione del settore turistico e a una crescente popolarità del paese come destinazione di viaggio, che ha alimentato la domanda di servizi di ristorazione. La Repubblica Ceca ha invece registrato una diminuzione del 4,59%, con una perdita di 2.273 imprese. Questo calo potrebbe essere legato a cambiamenti economici, demografici o strutturali che hanno influenzato negativamente il settore. La Danimarca ha visto un aumento del 5,85%, con un incremento di 706 imprese. Anche in questo caso, la crescita, seppur moderata, potrebbe riflettere una solida economia e un mercato della ristorazione in espansione. L'Estonia ha mostrato la crescita percentuale più alta, con un aumento del 156,79%, aggiungendo 1.767 nuove imprese. Questo straordinario incremento potrebbe essere dovuto a un rapido sviluppo economico e a una modernizzazione del settore dei servizi. La Finlandia ha registrato un aumento del 42,20%, con 3.823 nuove imprese. Questo suggerisce una forte crescita del settore, probabilmente sostenuta da un aumento del reddito disponibile e da un maggiore interesse per la gastronomia. La Francia, con un aumento del 23,48% e 42.607 nuove imprese, continua a consolidare la sua posizione di leader nel settore della ristorazione, beneficiando di una solida cultura culinaria e di un turismo fiorente. La Germania ha registrato un notevole aumento del 54,85%, con 66.105 nuove imprese. Questo riflette una robusta crescita economica e una diversificazione dell'offerta gastronomica che ha attirato sia residenti che turisti. La Grecia ha visto una leggera diminuzione dell'1,63%, con 1.297 imprese in meno. Questo calo potrebbe essere il risultato di difficoltà economiche o di una riduzione della domanda interna. L'Ungheria ha registrato una diminuzione del 5,87%, con 1.737 imprese in meno. Questo potrebbe riflettere sfide economiche o cambiamenti nelle preferenze dei consumatori. L'Irlanda ha mostrato una crescita significativa dell'80,71%, con 7.860 nuove imprese. Questo incremento potrebbe essere correlato a una ripresa economica robusta e a un boom del settore turistico. L'Italia, con un aumento del 13,70% e 31.970 nuove imprese, conferma la sua tradizione culinaria forte e un settore della ristorazione in crescita, sostenuto da un turismo costante e da una forte domanda interna. La Lettonia ha registrato un aumento del 28,47%, con 640 nuove imprese, mentre la Lituania ha visto una crescita del 52,75%, con 1.431 nuove imprese. Questi incrementi riflettono un'espansione del settore dei servizi in questi paesi baltici. Il Lussemburgo ha avuto un modesto aumento del 2,56%, con 60 nuove imprese, suggerendo una stabilità nel settore. I Paesi Bassi hanno mostrato un impressionante aumento del 110,35%, con 34.815 nuove imprese. Questo forte incremento potrebbe essere attribuito a una combinazione di crescita economica, aumento del turismo e cambiamenti culturali verso una maggiore frequenza del mangiare fuori. La Norvegia ha registrato un aumento del 32,70%, con 2.430 nuove imprese, riflettendo una crescita economica stabile e un mercato della ristorazione fiorente. La Polonia ha visto un aumento del 27,10%, con 12.302 nuove imprese, indicando un settore in espansione, probabilmente sostenuto da una crescente classe media e da una maggiore urbanizzazione. Il Portogallo ha subito una diminuzione del 9,85%, con 7.999 imprese in meno. Questo calo potrebbe essere il risultato di difficoltà economiche o di una contrazione del mercato interno. La Slovacchia ha registrato l'aumento più elevato in termini percentuali, con un incredibile 1581,55%, passando da 954 a 16.042 imprese. Questo straordinario incremento potrebbe essere dovuto a riforme economiche significative e a un boom del settore dei servizi. La Slovenia ha visto una crescita del 42,29%, con 2.535 nuove imprese, riflettendo un'espansione del settore della ristorazione. La Spagna ha registrato una leggera diminuzione dello 0,74%, con 1.940 imprese in meno, suggerendo una stabilità complessiva nel settore, nonostante le lievi fluttuazioni. La Svezia ha visto un aumento del 23,66%, con 4.925 nuove imprese, indicando una solida crescita del settore. La Bulgaria ha subito una diminuzione del 9,55%, con 1.999 imprese in meno, probabilmente a causa di difficoltà economiche. Cipro ha visto una leggera diminuzione del 4,79%, con 281 imprese in meno. Infine, la Romania ha mostrato una significativa crescita del 77,82%, con 12.959 nuove imprese, riflettendo una rapida espansione del settore dei servizi di ristorazione. In conclusione, i dati mostrano una variegata gamma di tendenze nel settore della ristorazione in Europa e in altre nazioni tra il 2005 e il 2022, con alcuni paesi che hanno registrato una crescita robusta e altri che hanno subito contrazioni. Le differenze possono essere attribuite a vari fattori, tra cui cambiamenti economici, demografici e culturali.

Conclusione. Le imprese esercenti attività di servizi di ristorazione sono cresciute in media del 18,14% tra il 2005 ed il 2022 nei paesi OCSE. I paesi nei quali il valore delle imprese esercenti attività dei servizi di ristorazione è cresciuto di più tra il 2005 ed il 2022 sono la Repubblica Slovacca con 1581,55%, Estonia con 156,79%, Paesi Bassi con 110,35%. Tuttavia, vi sono anche dei paesi nei quali tale valore è diminuito ovvero Ungheria con -5,87%, Bulgaria con -9,55% e Portogallo con -9,85%. Considerando il 2022, fatto pari a 100 il numero delle imprese operanti nel settore delle attività dei servizi di ristorazione ne deriva che il 16,23% sono presenti in Italia, il 15,91% in Spagna, il 13,71% in Francia, e l’11,41% in Germania. L’Italia guida la classifica dei paesi OCSE per numero di imprese operanti nel settore dei servizi di ristorazione con un numero pari a 265.324 imprese nel 2022.










 

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