Sono
cresciute in media del 1009% tra il 2005 ed il 2012
L’OCSE calcola le imprese fornitrici di energia
elettrica, gas, vapore e aria condizionata. I dati fanno riferimento al periodo
tra il 2005 ed il 2022.
Le
Imprese fornitrici di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata nei
paesi OCSE nel 2022. I dati relativi alle imprese che
forniscono energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata nei paesi OCSE
per l'anno 2022 evidenziano significative differenze tra le varie nazioni,
riflettendo la diversità delle infrastrutture energetiche e delle politiche
nazionali in materia di energia. La Germania guida la classifica con un totale
di 65.712 imprese, dimostrando un settore energetico altamente sviluppato e
diversificato, probabilmente grazie a una combinazione di grandi aziende
energetiche e una miriade di fornitori più piccoli che contribuiscono alla rete
energetica nazionale. Questa diversificazione potrebbe essere attribuita anche
alle politiche tedesche di transizione energetica (Energiewende), che
promuovono le energie rinnovabili e l'efficienza energetica. La Francia segue
con 36.956 imprese, un numero considerevolmente inferiore rispetto alla
Germania, ma comunque significativo. Questo riflette la struttura centralizzata
del settore energetico francese, dominata da grandi player come EDF
(Électricité de France), ma con una crescente presenza di aziende più piccole,
soprattutto nel settore delle energie rinnovabili. La Spagna e la Repubblica
Ceca, con rispettivamente 12.813 e 12.612 imprese, mostrano una forte presenza
di fornitori energetici, supportata probabilmente da politiche favorevoli
all'incremento della capacità produttiva e all'integrazione di fonti
energetiche alternative. La Grecia, con 12.009 imprese, indica un settore
energetico ampio e variegato, nonostante le sfide economiche del paese. L'Italia,
con 9.417 imprese, riflette un mercato energetico diversificato, con una
crescente attenzione verso le energie rinnovabili e l'efficienza energetica. Il
Portogallo e la Turchia, con rispettivamente 6.187 e 5.890 imprese, evidenziano
settori energetici in crescita, sostenuti da investimenti in infrastrutture
energetiche e politiche di diversificazione delle fonti energetiche. La Polonia
e la Bulgaria, con 4.476 e 4.119 imprese rispettivamente, mostrano mercati
energetici in espansione, probabilmente spinti dalla necessità di modernizzare
le infrastrutture energetiche e ridurre la dipendenza dalle fonti di energia
tradizionali. L'Austria, con 3.922 imprese, riflette un settore energetico ben
sviluppato, con un'attenzione particolare alle energie rinnovabili e
all'efficienza energetica. I Paesi Bassi, con 2.763 imprese, indicano un
mercato energetico dinamico e in continua evoluzione, con un forte focus sulla
sostenibilità e l'innovazione. La Danimarca e la Svezia, con rispettivamente
2.238 e 1.949 imprese, rappresentano esempi di paesi nordici con settori
energetici avanzati, caratterizzati da un elevato utilizzo di energie
rinnovabili e tecnologie avanzate di gestione dell'energia. L'Ungheria, la
Finlandia e la Norvegia, con rispettivamente 1.666, 1.456 e 1.327 imprese,
mostrano mercati energetici stabili con una crescente integrazione di fonti
energetiche rinnovabili. La Slovenia e la Romania, con 1.317 e 1.303 imprese,
indicano settori energetici in fase di sviluppo, sostenuti da politiche di
modernizzazione e diversificazione delle fonti energetiche. La Lituania e
Israele, con 1.285 e 925 imprese rispettivamente, riflettono mercati energetici
più piccoli ma in crescita, con un focus sulla diversificazione delle fonti
energetiche e l'adozione di tecnologie innovative. La Serbia, con 891 imprese,
mostra un mercato energetico in fase di espansione, sostenuto da riforme e
investimenti infrastrutturali. Il Belgio, con 835 imprese, e la Slovacchia, con
813 imprese, evidenziano settori energetici sviluppati ma con un potenziale di
ulteriore crescita e diversificazione. L'Irlanda e la Croazia, con
rispettivamente 799 e 661 imprese, mostrano mercati energetici dinamici e in
evoluzione, con un crescente interesse per le energie rinnovabili. L'Estonia e
la Lettonia, con rispettivamente 660 e 484 imprese, riflettono mercati
energetici in crescita, con un'attenzione particolare all'efficienza energetica
e alla sostenibilità. La Svizzera, con 454 imprese, mostra un mercato
energetico ben sviluppato e altamente tecnologico. La Macedonia del Nord, la
Bosnia-Erzegovina e la Costa Rica, con rispettivamente 366, 315 e 158 imprese,
indicano mercati energetici più piccoli ma in fase di sviluppo, con potenziale
per una maggiore espansione e modernizzazione. Il Lussemburgo, con 123 imprese,
e Cipro, con 102 imprese, riflettono mercati energetici molto piccoli ma con un
potenziale di crescita, soprattutto nell'integrazione di fonti energetiche
rinnovabili. Infine, Malta, con solo 22 imprese, rappresenta il mercato
energetico più piccolo tra i paesi OCSE, con notevoli sfide ma anche
opportunità per sviluppare un settore energetico più sostenibile e moderno.
Le
Imprese fornitrici di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata nei
paesi OCSE tra il 2005 ed il 2022. I dati relativi alle
imprese operanti nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria
condizionata nei paesi OCSE, confrontando gli anni 2005 e 2022, rivelano
trasformazioni sostanziali nel settore energetico. La Germania, con un aumento
impressionante da 1.461 a 65.712 imprese, segna una variazione assoluta di
64.251 imprese e una crescita percentuale del 4.497,74%. Questo straordinario
incremento riflette probabilmente una combinazione di politiche favorevoli,
incentivi per le energie rinnovabili e una spinta verso la decentralizzazione e
la diversificazione del mercato energetico. La Francia segue con una crescita
notevole, passando da 2.355 a 36.956 imprese, con una variazione assoluta di
34.601 imprese e un incremento percentuale del 1.569,26%. Questo aumento
potrebbe essere attribuito a riforme significative nel settore energetico,
l'apertura del mercato a nuovi attori e un forte impulso verso le energie
rinnovabili. La Repubblica Ceca mostra una crescita eccezionale, con un aumento
da 1.089 a 12.612 imprese, segnando una variazione assoluta di 11.523 imprese e
un incremento percentuale del 1.158,13%. Questo dato suggerisce una
significativa espansione del settore energetico, probabilmente supportata da
investimenti infrastrutturali e politiche di liberalizzazione del mercato
energetico. Anche la Bulgaria registra un incremento marcato, passando da 204 a
4.119 imprese, con una variazione assoluta di 3.915 imprese e una crescita
percentuale del 2.019,12%. Questo aumento è indicativo di un mercato energetico
in rapido sviluppo, potenzialmente stimolato da politiche di incentivazione e
dalla necessità di modernizzare le infrastrutture esistenti. L'Italia, con un
aumento da 1.759 a 9.417 imprese, evidenzia una variazione assoluta di 7.658
imprese e una crescita percentuale del 535,36%. Questo suggerisce un'espansione
significativa del settore, probabilmente influenzata dalla liberalizzazione del
mercato energetico e dall'incremento dell'uso di energie rinnovabili. La
Spagna, passando da 2.383 a 12.813 imprese, mostra una variazione assoluta di
10.430 imprese e un incremento percentuale del 537,68%. Questo riflette una
forte crescita del settore, supportata da politiche energetiche favorevoli e
dall'integrazione di nuove tecnologie e fonti energetiche. In Austria, il
numero di imprese è aumentato da 1.250 a 3.922, segnando una variazione
assoluta di 2.672 imprese e una crescita percentuale del 313,76%. Questo
incremento può essere attribuito a una combinazione di politiche di incentivo
per le energie rinnovabili e investimenti in infrastrutture energetiche. Il
Belgio ha visto un aumento da 109 a 835 imprese, con una variazione assoluta di
726 imprese e una crescita percentuale del 766,05%. Questo aumento suggerisce una
significativa espansione del mercato energetico, probabilmente stimolata da riforme
e incentivi governativi. In Portogallo, il numero di imprese è cresciuto da 500
a 6.187, segnando una variazione assoluta di 5.687 imprese e una crescita
percentuale del 1.237,4%. Questo aumento è indicativo di un mercato energetico
in rapida espansione, supportato da politiche di incentivazione e investimenti
nelle infrastrutture energetiche. L'Ungheria ha registrato un aumento da 389 a
1.666 imprese, con una variazione assoluta di 1.277 imprese e una crescita
percentuale del 428,28%. Questo riflette un'espansione del settore energetico,
potenzialmente influenzata da investimenti e politiche di liberalizzazione. La
Slovacchia, con un aumento da 183 a 813 imprese, mostra una variazione assoluta
di 630 imprese e una crescita percentuale del 444,26%. Questo suggerisce una
significativa crescita del settore, probabilmente sostenuta da riforme e
incentivi per le energie rinnovabili. La Slovenia ha visto un incremento da 317
a 1.317 imprese, con una variazione assoluta di 1.000 imprese e una crescita
percentuale del 415,46%. Questo riflette un'espansione del mercato energetico,
supportata da politiche di incentivo e investimenti in nuove tecnologie. La
Lituania ha registrato un aumento da 184 a 1.285 imprese, con una variazione
assoluta di 1.101 imprese e una crescita percentuale del 698,37%. Questo
suggerisce una crescita significativa del settore energetico, probabilmente
influenzata da riforme e incentivi governativi. In Danimarca, il numero di
imprese è cresciuto da 2.001 a 2.238, segnando una variazione assoluta di 237
imprese e una crescita percentuale del 111,84%. Questo aumento riflette una
stabilità del settore con una leggera espansione, probabilmente sostenuta da politiche
di sostenibilità. L'Estonia ha visto un incremento da 187 a 660 imprese, con
una variazione assoluta di 473 imprese e una crescita percentuale del 352,94%.
Questo suggerisce un mercato energetico in espansione, sostenuto da
investimenti e politiche di liberalizzazione. In Lettonia, il numero di imprese
è aumentato da 286 a 484, segnando una variazione assoluta di 198 imprese e una
crescita percentuale del 169,23%. Questo riflette una crescita moderata del
settore, probabilmente sostenuta da riforme e incentivi. La Romania ha
registrato un incremento da 256 a 1.303 imprese, con una variazione assoluta di
1.047 imprese e una crescita percentuale del 508,98%. Questo suggerisce una
significativa espansione del settore energetico, supportata da politiche di
modernizzazione e incentivi. Infine, la Costa Rica ha visto un aumento da 108 a
158 imprese, con una variazione assoluta di 50 imprese e una crescita
percentuale del 146,30%. Questo riflette una crescita moderata del mercato
energetico, probabilmente influenzata da politiche di incentivazione e
investimenti infrastrutturali.
Conclusioni.
Le imprese fornitrici di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata nei
paesi OCSE sono cresciute in media del 1009% tra il 2005 ed il 2012. I paesi
nei quali il numero delle imprese fornitrici di energia elettrica, gas, vapore
e aria condizionata è cresciuto di più sono la Germania con +4497,74%, la
Bulgaria con 2019,12%, la Francia con +1569,26%. I paesi nei quali tali imprese
hanno avuto un tasso di crescita più basso sono la Lettonia con +169,23%, il
Costa Rica con 146,30% e la Danimarca con +111,84%. Considerando il 2022
risulta che più del 50% delle imprese operanti in questo settore sono localizzate
in due soli paesi ovvero la Germania con 65.712 unità e la Francia con 36.956
unità.
Nessun commento:
Posta un commento