Sono
aumentate in media del 3,58% tra il 2007 ed il 2021
L’OCSE calcola il valore
delle entrate pubbliche in percentuale del PIL. I dati sono disponibili per il
periodo tra il 2007 ed il 2021.
Le
entrate pubbliche nei paesi OCSE nel 2021. Iniziamo con i
paesi con le entrate governative più alte. La Norvegia guida la classifica con
il 58,9%, seguita da Danimarca (54,44%), Finlandia (53,03%), Francia (52,61%) e
Grecia (50,56%). Questi paesi sono noti per i loro robusti stati di welfare,
che richiedono alti livelli di spesa pubblica per sostenere sanità, istruzione
e sicurezza sociale. Ad esempio, la Norvegia utilizza le sue entrate
petrolifere per finanziare un ampio sistema di welfare, mentre la Danimarca e
la Finlandia hanno tasse elevate per sostenere i loro servizi pubblici
universali. In contrasto, paesi come Messico (23,05%), Irlanda (23,2%), Cile
(26,8%), Stati Uniti (32,87%) e Australia (35,46%) hanno livelli di entrate
governative significativamente più bassi. Questi paesi tendono ad avere
politiche fiscali più favorevoli alle imprese e minori interventi statali
nell'economia. Ad esempio, gli Stati Uniti hanno storicamente mantenuto un
sistema fiscale relativamente leggero rispetto ad altre economie avanzate, con
un focus maggiore su iniziative private e meno dipendenza da spese pubbliche. Passando
a un'analisi regionale, in Europa, i paesi nordici come la Danimarca e la
Finlandia si distinguono per le loro alte entrate governative, che finanziano
estesi sistemi di welfare. Altri paesi europei come Germania (47,53%) e Italia (48,3%)
hanno anch'essi entrate elevate, riflettendo un significativo impegno pubblico
in settori chiave dell'economia. Tuttavia, ci sono eccezioni come l'Irlanda,
che, nonostante il suo basso livello di entrate governative, ha attratto molti
investimenti esteri grazie a una bassa tassazione sulle imprese. In America
Latina, il Cile (26,8%) e il Messico (23,05%) mostrano livelli di entrate
governative relativamente bassi, il che può essere indicativo di sistemi
fiscali meno sviluppati o di problemi come l'evasione fiscale. La Colombia
(40,53%) e la Costa Rica (41,94%) hanno livelli più alti, suggerendo un impegno
maggiore nella raccolta delle entrate per finanziare spese pubbliche più ampie.
In Asia e Oceania, le entrate governative variano. Giappone (38,12%) e Corea
(37,24%) mantengono livelli di entrate moderate, mentre Israele (37,17%) è
leggermente inferiore. Australia (35,46%) e Nuova Zelanda (40,53%) presentano
un contrasto interessante, con la Nuova Zelanda che mantiene un livello più
alto di entrate governative, riflettendo differenze nelle loro politiche
fiscali e sociali. In America del Nord, gli Stati Uniti (32,87%) e il Canada
(42,29%) presentano differenze significative. Il Canada, con il suo sistema
sanitario pubblico e altre spese sociali, richiede maggiori entrate rispetto
agli Stati Uniti, che hanno un sistema di welfare meno esteso. L' Australia
(35,46%) e la Nuova Zelanda (40,53%) offrono un interessante confronto
nell'emisfero sud. Mentre entrambi i paesi hanno economie avanzate e sistemi
politici simili, la Nuova Zelanda raccoglie una percentuale maggiore del suo
PIL in entrate governative, il che può riflettere differenze nelle loro
priorità di spesa pubblica. In conclusione, l'analisi delle entrate governative
del 2021 mostra una grande varietà nelle politiche fiscali e nelle priorità di
spesa pubblica tra le nazioni. I paesi con entrate governative elevate tendono
a offrire ampi servizi pubblici e sistemi di welfare robusti, mentre quelli con
entrate più basse spesso puntano su un ambiente fiscale favorevole alle imprese
per stimolare la crescita economica. Tuttavia, il successo di queste strategie
dipende da numerosi fattori, tra cui la capacità del governo di raccogliere
efficacemente le tasse e la gestione efficiente delle spese pubbliche.
L'analisi delle entrate governative fornisce quindi una preziosa prospettiva
sulle diverse modalità con cui i governi finanziano le loro attività e
rispondono alle esigenze dei loro cittadini.
Le
entrate pubbliche nei paesi OCSE tra il 2007 ed il 2021.
L'analisi delle entrate pubbliche nei paesi OCSE tra il 2007 e il 2021 rivela
significative variazioni, tanto in termini assoluti quanto percentuali. Questi
dati evidenziano come diverse nazioni abbiano affrontato cambiamenti nelle loro
politiche fiscali e nei loro contesti economici. Complessivamente, si può
osservare una tendenza alla crescita delle entrate pubbliche in molti paesi,
mentre in altri si è registrata una diminuzione, spesso legata a particolari
eventi economici o politici. Alcuni paesi hanno mostrato una variazione
positiva modesta, come l'Australia con un incremento dello 0,18 punti
percentuali (0,51%) e la Norvegia con un aumento di 0,30 punti percentuali
(0,51%). Questi incrementi, seppur limitati, indicano una stabilità nelle
politiche fiscali e un'economia relativamente stabile. Anche la Finlandia e il
Belgio hanno registrato aumenti del 2,61% e 2,67% rispettivamente, indicando
una crescita moderata e sostenibile. Paesi come l'Austria, il Canada e la
Francia hanno registrato crescite più marcate. L'Austria ha visto un aumento di
2,39 punti percentuali (4,99%), il Canada 1,13 punti percentuali (2,75%) e la
Francia 2,68 punti percentuali (5,37%). Questi incrementi riflettono possibili
riforme fiscali e miglioramenti economici che hanno permesso di aumentare le
entrate pubbliche. Alcuni paesi hanno sperimentato incrementi notevoli nelle
loro entrate pubbliche. La Germania ha registrato un incremento di 3,87 punti
percentuali (8,86%), mentre il Giappone ha visto un significativo aumento di
6,43 punti percentuali (20,29%). Questi aumenti possono essere attribuiti a
riforme strutturali, miglioramenti nelle politiche fiscali o una ripresa economica
robusta. Paesi come la Grecia, la Corea del Sud e la Colombia hanno mostrato
incrementi sostanziali. La Grecia ha visto un incremento di 10,20 punti
percentuali (25,27%), la Corea del Sud di 5,24 punti percentuali (16,38%) e la
Colombia di 5,20 punti percentuali (14,72%). Questi aumenti suggeriscono
significative riforme fiscali e un miglioramento delle condizioni economiche. La
Costa Rica rappresenta un caso eccezionale con un incremento di 9,99 punti
percentuali (31,27%), riflettendo probabilmente riforme fiscali estensive o
cambiamenti drastici nelle politiche economiche. Anche la Slovacchia ha
registrato un aumento significativo di 6,55 punti percentuali (19,08%). Non
tutti i paesi hanno sperimentato incrementi. L'Irlanda, per esempio, ha visto
una drastica diminuzione (-17,84%).
Anche Israele e l'Ungheria hanno registrato cali significativi rispettivamente
del 3,39 punti percentuali (-8,36%) e 3,58 punti percentuali (-7,99%). Queste
diminuzioni possono essere legate a crisi economiche, riduzioni fiscali o altre
sfide economiche. La Nuova Zelanda e la Svezia hanno registrato diminuzioni più
moderate rispettivamente del 2,15 punti percentuali (-5,04%) e 3,17 punti
percentuali (-6,02%). Anche gli Stati Uniti hanno visto una lieve diminuzione
di 0,52 punti percentuali (-1,56%), suggerendo una certa stabilità, nonostante
la riduzione. L'andamento delle entrate pubbliche mostra una notevole
variabilità tra i paesi OCSE. Mentre alcuni paesi come la Danimarca e
l'Australia hanno mantenuto una relativa stabilità, altri come l'Irlanda e
l'Islanda hanno sperimentato significative fluttuazioni. Questi dati
sottolineano come fattori locali, riforme politiche e contesti economici
specifici possano influenzare significativamente le entrate pubbliche di un
paese. L'analisi dei dati relativi alle entrate pubbliche nei paesi OCSE tra il
2007 e il 2021 evidenzia una gamma di tendenze che riflettono le diverse realtà
economiche e politiche dei paesi. Mentre molti paesi hanno visto un aumento
delle entrate pubbliche, suggerendo una crescita economica e un miglioramento
delle politiche fiscali, altri hanno registrato diminuzioni, spesso legate a
crisi economiche o riforme fiscali significative. Questi dati offrono
un'importante visione delle dinamiche economiche globali e delle sfide che i
paesi affrontano nel gestire le loro finanze pubbliche.
Clusterizzazione
con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette in un
confronto tra i dati del 2007 ed il 2021. L'analisi ha identificato 3 cluster principali
che raggruppano i paesi con caratteristiche simili nelle loro entrate
governative in percentuale del PIL. I cluster sono individuati di seguito:
·
Cluster 0: questo cluster include paesi
con entrate governative relativamente basse, con valori che tendono a rimanere
stabili o a mostrare incrementi moderati. I paesi in questo cluster sono: Australia,
Cile, Colombia, Costa Rica, Estonia, Irlanda, Israele, Giappone, Corea,
Lettonia, Lituania, Messico, Repubblica Slovacca, Svizzera, Stati Uniti. Questi
paesi generalmente hanno sistemi fiscali più leggeri e una minore dipendenza
dalle entrate pubbliche rispetto ad altri.
·
Cluster 1: questo cluster raggruppa i
paesi con entrate governative molto alte, che sono rimaste stabili o sono
leggermente diminuite. I paesi in questo cluster sono: Austria, Belgio,
Danimarca, Finlandia, Francia, Norvegia, Svezia. Questi paesi sono noti per i
loro robusti stati di welfare, con alti livelli di spesa pubblica per servizi
sociali come sanità e istruzione.
·
Cluster 2: questo cluster comprende paesi
con entrate governative intermedie o che hanno mostrato variazioni significative
tra i due periodi. I paesi in questo cluster sono: Canada, Repubblica Ceca,
Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Nuova
Zelanda, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Regno Unito. Questi paesi
mostrano una varietà di approcci fiscali e di spesa pubblica, con alcuni che
hanno aumentato significativamente le loro entrate nel 2021 rispetto al 2007,
come la Grecia.
Il clustering dei paesi
basato sulle entrate governative del 2007 e del 2021 evidenzia le differenze
nei modelli di fiscalità e spesa pubblica. I paesi con entrate elevate tendono
a mantenere queste tendenze, riflettendo una forte presenza del settore
pubblico. Al contrario, i paesi con entrate più basse mantengono politiche
fiscali più leggere. Questo tipo di analisi può aiutare a comprendere meglio
come i diversi paesi gestiscono le loro finanze pubbliche e le implicazioni per
la politica economica e sociale.
Conclusioni.
Il valore delle entrate pubbliche in percentuale del PIL nei paesi OCSE è
aumentato in media del 3,58% tra il 2007 ed il 2021 passando da 40,26 fino a
41,7. Vi sono comunque delle nazioni nelle quali le entrate pubbliche sono
aumentate considerevolmente come per esempio nel caso di Costa Rica con
+31,27%, Grecia con +23,27%, e Giappone con +20,29%. Vi sono anche dei paesi
nei quali il valore delle entrate pubbliche in percentuale del PIL è diminuito
significativamente come per esempio nel caso di Israele con -8,36%, Islanda con
-17,84%, e Irlanda con -35,39%. Occorre considerare che il valore delle entrate
pubbliche potrebbe aumentare o diminuire in relazione a contrazioni ed aumenti
del PIL. Pertanto paesi con una economia dinamica potrebbero manifestare valori
ridotti di entrate pubbliche rispetto al PIL in contrapposizione ai paesi a
bassa crescita che potrebbero evidenziare un andamento all’aumento delle
entrate pubbliche.
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