domenica 26 novembre 2023

La Grave Deprivazione Abitativa nelle Regioni Italiane

 

Tra il 2004 ed il 2021 è diminuita in media del 24,94%

L’Istat calcola la grave deprivazione abitativa. La variabile è definita come la percentuale di persone che vivono in abitazioni sovraffollate e che presentano almeno uno tra i seguenti tre problemi: a) problemi strutturali dell’abitazione (soffitti, infissi, ecc.), b) non avere bagno/doccia con acqua corrente; c) problemi di luminosità. I dati fanno riferimento al periodo tra il 2004 ed il 2021 per le regioni italiane.

Ranking delle regioni italiane per valore della grave deprivazione abitativa nel 2021. La Valle d’Aosta è al primo posto per valore della grave deprivazione abitativa nel 2021 con un valore di 11,7%, segue il Molise con 11,6%, e l’Abruzzo con un valore di 10,3%. A metà classifica c’è la Sicilia con un valore di 6,7%, seguita dall’Umbria e dalla Sardegna con un valore di 5,9%. Chiudono la classifica il Veneto con un valore pari a 4,3%, seguito dall’Emilia Romagna con un valore di 3% e dal Friuli Venezia Giulia con un valore di 2,3%.

Ranking delle regioni italiane per variazione percentuale della grave deprivazione materiale tra il 2004 ed il 2021. Il Piemonte è al primo posto per valore della variazione percentuale della grave deprivazione abitativa tra con un valore pari a 36,11% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 7,2% nel 2004 fino a 9,8% nel 2021 con una variazione pari a 2,60 unità. Segue la Valle d’Aosta con una variazione pari a 67,44% passando da un ammontare di 7,00% nel 2004 fino ad un valore di 11,7% nel 2021 con una variazione pari a 4,70 unità. La Liguria è al terzo posto con una variazione pari a 59,26% corrispondente ad una variazione da 5,4% nel 2004 fino a 8,6% nel 2021. A metà classifica vi è l’Emilia Romagna con una variazione pari a -53,13% corrispondente ad una variazione da 6,4% nel 2004 fino ad un valore di 3% nel 2021 corrispondente ad una variazione di -3,40%. Segue la Toscana con  una variazione pari a 17,78% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 4,5% nel 2004 fino ad un valore di 5,3% nel 2020 ovvero una variazione pari ad un ammontare di 0,80 unità. Segue l’Umbria con una variazione pari a -13,24% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 6,8% nel 2004 fino ad un valore di 5,9% nel 2021 ovvero pari ad una variazione di -0’,90 unità. Chiudono la classifica la Calabria con una variazione pari a -68,75% pari ad una variazione da un ammontare di 14,4 unità nel 2004 fino ad un valore di 4,5% nel 2021 ovvero corrispondente ad una variazione di -9,90 unità. Segue la Sicilia con una variazione pari ad un ammontare di -55,33% corrispondente ad una variazione da 15% nel 2004 fino a 6,7% nel 2021 ovvero una variazione pari a -8,30 unità. All’ultimo posto vi è la Sardegna con una variazione pari a -42,16% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 10,2% fino ad un valore di 5,9%. In media il valore della grave deprivazione abitativa nelle regioni italiane è diminuito del 24,94% passando da un ammontare di 6,59% nel 2004 fino ad un valore di 8,78% nel 2021.

La grave deprivazione abitativa nelle macro-regioni italiane tra il 2004 ed il 2021. La grave deprivazione abitativa nel Nord Italia è diminuita dell’11,86% passando da un valore del 5,9% del 2004 fino al 5,2% nel 2021. La grave deprivazione abitativa nel Nord-Ovest è aumentata del 10,71% tra il 2004 ed il 2021 passando da un valore di 5,6% fino a 6,2%. La grave deprivazione abitativa nel Nord-Est è diminuita di -41,27% corrispondente da un ammontare di 6,3% del 2004 fino a 3,7% nel 2021. La grave deprivazione abitativa nel Centro Italia è diminuita del 12,33% corrispondente ad una variazione da un ammontare del 7,3% del 2004 fino al 6,4% nel 2021. La grave deprivazione abitativa nel Mezzogiorno è diminuita del 50,38% passando da un ammontare del 13,1% del 2004 fino al 6,5% nel 2021. La grave deprivazione abitativa nel Sud Italia è diminuita del 50,00% passando da un ammontare del 12,8% nel 2004 fino al 6,4% nel 2021. La grave deprivazione abitativa nelle Isole è diminuita del 52,90% passando da un ammontare del 13,8% nel 2004 fino al 6,5% nel 2021.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di seguito presentiamo una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Vengono individuati due clusters ovvero:

  • ·       Cluster 1: Campania, Sicilia, Calabria, Basilicata, Abruzzo, Lazio, Sardegna, Molise;
  • ·       Cluster 2: Toscana, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Umbria, Puglia, Marche.

Considerando il valore della media dei clusters possiamo notare che il Cluster 1 risulta essere dominante rispetto al Cluster 2 ovvero: C1>C2. Possiamo notare che il cluster 1 è costituito essenzialmente dalle regioni meridionali con l’eccezione del Lazio. La Puglia è al contrario, l’unica regione meridionale ad essere presente nel cluster 2 ovvero il cluster che presenta livelli più moderati della grave deprivazione abitativa.

Conclusioni. La grave deprivazione abitativa nelle regioni italiane tra il 2004 ed il 2021 in media è diminuita nelle regioni italiane di un ammontare pari a -24,94%. Possiamo notare che c’è stata una grande convergenza nel valore della grave deprivazione abitativa delle regioni meridionali rispetto alle regioni del Centro-Nord. Tuttavia, la grave deprivazione abitativa nel Nord-Est ha livelli molto più bassi rispetto alle altre macro-regioni italiane con un valore pari a 3,7%. Se consideriamo il dato italiano possiamo notare che circa il 5,9% della popolazione italiana soffre di grave deprivazione abitativa. Ovvero considerando che la popolazione italiana è di circa 59 milioni di abitanti ne deriva che circa 3,5 milioni di italiani vivono condizioni di grave deprivazione abitativa.




 


 


La Grave Deprivazione Materiale nelle Regioni Italiane

 

In media è diminuita del 16,00% nelle regioni italiane tra il 2004 ed il 2021

 

L’Istat calcola la grave deprivazione materiale. La grave deprivazione materiale è definita come la percentuale di persone in famiglie che registrano almeno quattro segnali di deprivazione materiale sui nove elencati di seguito: i) non poter sostenere spese impreviste (di 850 euro a partire dall’indagine 2020); ii) non potersi permettere una settimana di ferie all’anno lontano da casa; iii) avere arretrati per il mutuo, l’affitto, le bollette o per altro tipo di prestito; iv) non potersi permettere un pasto adeguato ogni due giorni, cioè con proteine della carne o del pesce (o equivalente vegetariano); v) non poter riscaldare adeguatamente l’abitazione; non potersi permettere: vi) una lavatrice; vii) un televisore a colori; viii) un telefono; ix) un’automobile. I dati disponibili fanno riferimento al periodo tra il 2004 ed il 2021 per le regioni italiane. Sono state considerate soltanto le regioni aventi una serie storica completa.

Ranking delle regioni italiane per valore della grave deprivazione materiale nel 2021. La Campania è al primo posto per valore della grave deprivazione materiale nel 2021 con un ammontare di 17,3%, seguita dalla Sicilia con 9,6%, e dalla Calabria con un valore di 8,9%. A metà classifica vi sono le Marche con un valore pari a 4,6%, seguite dal Piemonte con un valore di 4,5%, e dalla Basilicata co un ammontare di 4,3%. Chiudono la classifica l’Umbria con un valore di 2,00%, seguita dal Veneto con un valore di 1,2% e dall’Emilia Romagna con un ammontare di 0,8%.

Ranking delle regioni italiane per variazione percentuale della grave deprivazione materiale tra il 2004 ed il 2021. L’Abruzzo è al primo posto per valore della grave deprivazione materiale tra il 2004 ed i l 2021 con un valore di 157,14% pari ad una variazione da un ammontare di 2,8% nel 2024 fino ad un valore di 7,2% nel 2021 corrispondente ad una variazione di 4,4 unità. Liguria con una variazione pari a 46,43% pari ad una variazione da un ammontare di 2,8% nel 2004 fino ad un valore di 4,1% pari ad un ammontare di 1,3 unità. Al terzo posto il Piemonte con una variazione corrispondente ad una variazione di 32,35% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 3,4% nel 2004 fino ad un valore di 4,5% nel 2021 ovvero pari ad una variazione di 1,1 unità.  A metà classifica vi sono la Toscana con una variazione pari a 4,00% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 2,5% nel 2004 fino ad un valore di 2,6% nel 2021 corrispondente ad una variazione di 0,1 unità. Segue la Campania con una variazione di -1,14% come una variazione corrispondente ad una variazione da 17,5% nel 2004 fino ad un valore di 17,3% nel 2021 ovvero pari ad una variazione di -0,2% unità. Al decimo posto vi è il Friuli Venezia Giulia con una variazione di -34,38% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 3,2% nel 2004 fino ad un valore di 2,1% nel 2021 ovvero pari ad una variazione di -1,1 unità. Chiudono la classifica la Sicilia con una variazione di -41,82% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 16,5% nel 2004 fino ad un valore di 9,6% nel 2021 ovvero pari ad una variazione di -6,9 unità. Segue l’Emilia Romagna con una variazione di -63,64% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 2,2 % nel 2004 fino ad un valore di 0,8% nel 2021 pari a -1,4 unità. Chiude la classifica il Veneto con una variazione di -64,17% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 3,4% nel 2004 fino a 1,2% nel 2021 pari ad un valore di -2,2 unità.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di seguito presentiamo una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Vengono  individuati due clusters ovvero:

  • ·       Cluster 1: Puglia, Sicilia, Campania, Calabria, Basilicata;
  • ·   Cluster 2: Friuli Venezia Giulia, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Umbria, Liguria, Veneto, Marche, Lazio, Abruzzo, Sardegna.

Dal punto di vista della media dei clusters risulta che il seguente ordinamento ovvero: C1>C2. Ovvero il valore della deprivazione materiale all’interno delle regioni meridionali tende ad essere significativamente più alto rispetto alle regioni del Centro-Nord. L’Abruzzo è l’unica regione meridionale ad essere inserita nel cluster 2 ovvero l’unica regione meridionale ad avere un livello di deprivazione materiale in linea con le regioni settentrionali.

La grave deprivazione materiale nelle macro-regioni italiane tra il 2004 ed il 2021. Il valore della deprivazione materiale nel Nord Italia è diminuito del 14,29% passando da un ammontare del 2,8% nel 2004 fino ad un valore di 2,4% nel 2021 ovvero una variazione pari ad un ammontare di -0,40 unità. Il valore della deprivazione materiale nel Nord-Ovest è cresciuto del 22,22% pari ad una variazione da un ammontare di 2,7% nel 2004 fino a 3,3% nel 2021 ovvero pari ad una variazione di 0,60 unità. La grave deprivazione materiale nel Nord-Est è diminuita del 60,71% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 2,8% nel 2004 fino a 1,1% nel 2021 ovvero pari ad una variazione di -1,70 unità. La grave deprivazione materiale nel Centro Italia è cresciuta del 13,16% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 3,8% nel 2004 fino ad un valore di 4,3% nel 2021 ovvero pari ad una variazione di 0,50 unità. La grave deprivazione materiale nel Mezzogiorno è diminuita del 22,86% passando da una variazione del 14,00% fino ad un valore di 10,8% corrispondente ad una variazione di -3,20 unità. La grave deprivazione materiale nel Sud Italia è diminuita del 16,31% corrispondente ad una variazione da un ammontare di 14,1% nel 2004 fino ad un valore di 11,8% nel 2021 ovvero corrispondente ad una variazione di -2,30 unità. La grave deprivazione materiale è diminuita del 36,96% tra il 2004 ed il 2021 ovvero passando da un ammontare di 13,8% nel 2004 fino ad un valore di 8,7% nel 2021 corrispondente ad una variazione di -5,10 unità.

Conclusioni. La grave deprivazione materiale è diminuita tra il 2004 ed il 2021. Tuttavia se guardiamo allo sviluppo della serie storica, calcolata come media delle regioni italiane, possiamo notare che il valore della grave deprivazione materiale è rimasto più o meno costante tra il 2004 ed il 2010 con una crescita marginale da 6,45% fino a 7,09%. Tuttavia tra il 2010 ed il 2011, in corrispondenza della manifestazione economica della “Great Financial Crisis”, si è verificata una crescita della grave deprivazione materiale da un ammontare di 7,09% fino ad un valore di 11,84%., Successivamente il valore è cresciuto ulteriormente fino ad arrivare ad un ammontare di 14,05%. Ovvero tra il 2010 ed il 2012 il valore della grave deprivazione materiale è raddoppiato. In seguito lo stesso valore è diminuito fino ad arrivare un minimo massimo della serie storica pari a 2021 unità ovvero pari a 5,41%. Pertanto possiamo indicare le seguenti proposizioni:

  • ·       Il valore della grave deprivazione materiale è diminuito in media nelle regioni italiane tra il 2004 ed il 2021 del 16,00%;
  • ·       La grave deprivazione materiale nel Sud Italia è 4,50 volte superiore al Nord, 3,27% al Nord-Ovest, 9,82% al Nord-Est e 2,51% volte al Centro;
  • ·       Durante la manifestazione economica della “Great Financial Crisis”, ovvero tra il 2010 ed il 2012, il valore della grave deprivazione materiale è raddoppiato in media nelle regioni italiane;
  • ·       L’Abruzzo è l’unica regione meridionale ad avere un livello di grave deprivazione materiale comparabile con le regioni centro-settentrionali.

In ogni caso in Italia in media la grave deprivazione materiale colpisce circa il 5,6% della popolazione. Poiché la popolazione italiana nel 2021 è stata pari a circa 59 milioni di persone ne deriva che circa 3,3 milioni di italiane soffrono di grave deprivazione materiale. E di queste la maggior parte vivono nelle regioni meridionali.

 



 

Grave Deprivazione Materiale

Rank

Regione

2021

1

Campania

17,3

2

Sicilia

9,6

3

Calabria

8,9

4

Puglia

8,6

5

Abruzzo

7,2

6

Sardegna

6

7

Lazio

5,5

8

Marche

4,6

9

Piemonte

4,5

10

Basilicata

4,3

11

Liguria

4,1

12

Lombardia

2,7

13

Toscana

2,6

14

Friuli-Venezia Giulia

2,1

15

Umbria

2

16

Veneto

1,2

17

Emilia-Romagna

0,8

 

Grave Deprivazione Materiale nelle Regioni Italiane tra il 2004 ed il 2021

Regione

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

Piemonte

3,4

2,2

4,2

4,6

3,3

5,7

4,7

7,8

7,3

Liguria

2,8

3,6

3,4

2,3

3,5

1,7

2,7

6,8

8,6

Lombardia

2,4

2,3

2,3

3

3,1

4,7

3,2

6,3

10,5

Veneto

3,4

3

3,2

3,4

2,9

3,9

4,1

4,1

4,2

Friuli-Venezia Giulia

3,2

2,9

3,8

4,1

3,8

4

2,5

6,5

6,4

Emilia-Romagna

2,2

3,1

2,4

3,3

3,2

3,5

4,2

6,6

7,3

Toscana

2,5

2,7

3,2

3,8

3,9

3,8

5,1

7,8

9,3

Umbria

3,4

3,8

2,5

2,7

3,2

4,3

4,1

5,7

10

Marche

4

3,6

4,8

4,4

4

4

4,9

10,6

10,5

Lazio

4,6

3,9

3,6

5,8

6,2

6,1

6,2

6,2

10,6

Abruzzo

2,8

5

3,9

5,3

4,9

4,9

5,4

13,2

8,1

Campania

17,5

15,5

14,5

14,3

16,6

12,2

13,9

18,3

21,8

Puglia

14,1

11,1

12,8

12,8

14,8

11,9

11,5

20,4

34

Basilicata

6,9

9,2

7,4

7,7

11,7

10,3

9,3

24,3

23,5

Calabria

14,6

15,8

10,8

12

10

10,7

11,6

20,9

22,2

Sicilia

16,5

18,3

15,2

16,7

18

18,5

19,5

25,7

35,9

Sardegna

5,4

10,5

10

8,5

12,4

10,5

7,6

10

8,7

Regione

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

2020

2021

Piemonte

5

5,3

6,6

10,2

9

4,2

3,1

4,4

4,5

Liguria

8,1

12,7

11,6

7,9

8,6

4,4

3

4,7

4,1

Lombardia

9,2

8,5

6,4

6,1

6,4

3,1

4,7

3,9

2,7

Veneto

3,8

4,7

3,6

5

4,1

3,6

1,7

2

1,2

Friuli-Venezia Giulia

6,6

7,2

4,9

6,5

6

3,6

4,1

3,7

2,1

Emilia-Romagna

8,9

7,3

5,9

6,3

5,9

2,9

4

1,3

0,8

Toscana

4,8

7,3

8,9

7

6,8

5,3

3,4

2,2

2,6

Umbria

8,6

5,2

10,4

8,5

6,1

4,2

1,8

3,7

2

Marche

9,4

9,5

10,8

9,4

11

4,8

4

4,8

4,6

Lazio

7,1

7,3

7,2

9,5

8

7,8

7,8

7,1

5,5

Abruzzo

8,6

9,5

11,1

15,1

15,6

11,3

6,2

6,1

7,2

Campania

21,9

18,7

16,3

25,9

18,6

20,2

16,6

14

17,3

Puglia

24,7

23,2

26,9

19,8

15,1

12,8

11,9

10,4

8,6

Basilicata

20,7

15,1

14

14

8,4

12,2

8,8

5,4

4,3

Calabria

19,7

15,6

15,7

16

13,9

15,3

8,6

9,1

8,9

Sicilia

28,9

26

27,3

26,1

20,3

20,9

17,8

9,5

9,6

Sardegna

13,6

14,7

14,5

9,5

9

10,3

8

5,1

6