E’
diminuito tra il 2013 ed il 2022 del 25,79%
All’interno del Global
Innovation Index viene presentato l’indicatore del Business Environment. I dati
disponibili fanno riferimento al periodo tra il 2013 ed il 2022 a livello
globale.
Business
Environment nel 2022. Il
business environment, o ambiente aziendale, rappresenta le condizioni e i
fattori che influenzano l'operatività e la crescita delle imprese in una
determinata nazione. I dati del 2022 relativi a questo ambiente in diversi
paesi offrono una panoramica interessante delle diverse condizioni economiche e
imprenditoriali a livello globale. Analizzando i dati forniti, emergono alcune
osservazioni chiave che possono essere fatte. In cima alla classifica, troviamo
gli Emirati Arabi Uniti con un punteggio di 89,4. Questo paese è noto per il
suo ambiente favorevole agli affari, grazie a politiche economiche
lungimiranti, infrastrutture di alto livello, e una regolamentazione
pro-business. Segue Singapore con un punteggio di 89, che è tradizionalmente
riconosciuto per la sua efficienza burocratica, trasparenza e un sistema
giuridico solido che protegge i diritti degli investitori. Il terzo posto è
occupato dai Paesi Bassi con un punteggio di 86,8, evidenziando un ambiente
stabile, infrastrutture eccellenti, e un forte impegno verso l'innovazione. La
Svizzera, con 85,8 punti, continua a essere un hub per la finanza e
l'innovazione tecnologica, grazie alla sua stabilità politica e legale. Interessante
è la posizione dell'Indonesia, al quinto posto con 82,1 punti. Questo risultato
riflette l'importante crescita economica e gli sforzi del governo per
migliorare l'ambiente imprenditoriale attraverso riforme regolamentari e
investimenti in infrastrutture. Il Lussemburgo e il Qatar seguono con punteggi
di 81,4 e 80,1 rispettivamente, entrambi beneficiando di economie stabili e
sistemi fiscali favorevoli. Tra i paesi con punteggi sopra i 75, troviamo anche
gli Stati Uniti (75,3), noti per il loro grande mercato interno e l'innovazione
tecnologica, e la Cina (74,6), che continua a essere una delle economie in più
rapida crescita nonostante le complessità regolatorie. È degno di nota il
punteggio identico di 74,6 tra la Cina e il Ruanda, quest'ultimo emergendo come
un modello di crescita economica in Africa grazie a riforme economiche e
politiche pro-business. Paesi come la Danimarca (72,4), l'Austria (70,8), la
Francia (70,7) e l'Irlanda (70,6) mantengono punteggi elevati grazie a economie
sviluppate, sistemi legali robusti e alta qualità della vita, che attirano
investitori e imprenditori. Anche Hong Kong SAR, Cina (69,7) e l'Azerbaijan
(69,6) mostrano ambienti imprenditoriali competitivi, con quest'ultimo
beneficiando di ricche risorse naturali e riforme economiche. La Germania, con
un punteggio di 69,6, continua a essere un pilastro dell'economia europea,
mentre l'Uzbekistan (69,2) e l'Arabia Saudita (68,8) mostrano i frutti delle
loro recenti riforme economiche. L'Islanda (66), il Canada (65,4), e la Georgia
(64,3) offrono ambienti imprenditoriali stabili e favorevoli, con politiche che
supportano la crescita economica. L'Uruguay (64,2) e la Nuova Zelanda (63,2)
rappresentano esempi di economie aperte e trasparenti, mentre Finlandia (63,1)
e Malesia (62,4) continuano a sostenere forti politiche educative e
infrastrutturali. Il Vietnam (62) e la Corea del Sud (61,9) sono noti per le
loro economie dinamiche e orientate all'export. Nella fascia media, troviamo
paesi come il Botswana (61,4), il Costa Rica (60,9), e il Cile (60,6), che
offrono ambienti stabili con buone pratiche di governance. Mauritius (60,4) e
Belgio (59) mantengono la loro attrattiva grazie a economie diversificate. All'estremità
inferiore della classifica, troviamo nazioni come il Nicaragua (14,5), l'Iran
(13,3), la Bielorussia (0,8), l'Iraq (0) e il Niger (0), che affrontano
significative sfide economiche e politiche, ostacolando la crescita
imprenditoriale. Questi paesi devono affrontare problemi come instabilità
politica, corruzione, conflitti, e mancanza di infrastrutture adeguate. In
sintesi, il business environment del 2022 mostra una grande varietà di
condizioni economiche e imprenditoriali a livello globale. Paesi come gli
Emirati Arabi Uniti, Singapore, e i Paesi Bassi emergono come leader grazie a
politiche economiche avanzate, infrastrutture di qualità, e sistemi legali
robusti. Al contempo, nazioni come l'Iraq, il Niger, e la Bielorussia devono
affrontare sfide significative che limitano il loro potenziale di crescita. Gli
sforzi continui per migliorare il business environment attraverso riforme
economiche, investimenti in infrastrutture, e politiche pro-business sono
cruciali per promuovere la crescita economica e attirare investimenti.
Business Environment tra il 2013 ed il 2022. L'analisi dei dati del business environment tra il 2013 e il 2022 rivela significativi cambiamenti e tendenze a livello globale, riflettendo le dinamiche economiche, politiche e sociali che influenzano la capacità dei paesi di attrarre investimenti e promuovere la crescita imprenditoriale. Questo paragrafo esplorerà in dettaglio i miglioramenti e i peggioramenti più rilevanti, analizzando le cause sottostanti e le implicazioni di tali cambiamenti per il futuro del business globale. Indonesia emerge come il paese con il miglioramento più significativo nel periodo analizzato, con un aumento di 33,6 punti, pari al 69,28%. Questo straordinario progresso può essere attribuito a diverse riforme economiche attuate dal governo, volte a migliorare l'ambiente imprenditoriale e attrarre investimenti esteri. Le iniziative di liberalizzazione del mercato, la riduzione della burocrazia e gli investimenti nelle infrastrutture sono stati fondamentali per rendere l'Indonesia una destinazione sempre più attraente per gli investitori internazionali. Inoltre, la stabilità politica relativa e la crescita demografica hanno ulteriormente sostenuto questo sviluppo positivo. Vietnam ha registrato un incremento di 15,7 punti (33,91%), posizionandosi come uno dei paesi in più rapida crescita del sud-est asiatico. Le riforme economiche orientate al mercato, l'apertura agli investimenti stranieri e la crescita delle esportazioni, in particolare nel settore manifatturiero e tecnologico, hanno contribuito significativamente a questo miglioramento. La capacità del Vietnam di attrarre aziende internazionali in cerca di alternative alla Cina per la produzione ha giocato un ruolo cruciale nel rafforzare la sua economia. Uzbekistan ha visto un miglioramento di 14,2 punti, pari al 25,82%, riflettendo le riforme economiche introdotte dopo la successione presidenziale nel 2016. Il nuovo governo ha adottato misure per liberalizzare l'economia, migliorare la trasparenza e incoraggiare gli investimenti esteri. Queste riforme includono la rimozione delle restrizioni valutare, la semplificazione delle procedure di registrazione delle imprese e la promozione di zone economiche speciali. Belarus ha subito il peggioramento più drastico, con un calo di 65,4 punti, pari al 98,79%. Questo declino può essere attribuito principalmente alla crescente instabilità politica, alle sanzioni internazionali e alla repressione governativa che hanno minato la fiducia degli investitori e danneggiato gravemente l'ambiente imprenditoriale. La mancanza di riforme economiche e la dipendenza da un modello economico centralizzato hanno ulteriormente esacerbato la situazione. North Macedonia ha registrato una riduzione di 56,2 punti (75,44%), un chiaro indicatore delle difficoltà economiche e politiche interne. La mancanza di stabilità politica, combinata con problemi strutturali e una lenta adozione di riforme economiche, ha contribuito a questo significativo deterioramento dell'ambiente aziendale. Croatia ha visto un peggioramento di 48,8 punti (73,16%). Questo declino può essere legato a problemi strutturali nell'economia, inefficienze burocratiche e difficoltà nell'implementazione di riforme necessarie per migliorare la competitività del paese. Inoltre, la crisi economica globale e le sfide interne hanno giocato un ruolo nel rallentare la crescita economica e ridurre l'attrattiva del paese per gli investitori stranieri. United Arab Emirates, con un punteggio di 89,4 nel 2022, si distingue come il paese con il miglior ambiente aziendale. Gli Emirati Arabi Uniti hanno continuato a investire pesantemente in infrastrutture, diversificazione economica e politiche pro-business. La creazione di zone economiche libere, l'attrazione di investimenti stranieri e la promozione di settori non petroliferi come il turismo e la tecnologia hanno consolidato la posizione degli Emirati come hub globale per gli affari. Singapore mantiene un punteggio elevato di 89, nonostante una leggera diminuzione rispetto al 2013. Singapore è rinomata per la sua efficienza burocratica, stabilità politica, e un sistema giuridico che protegge i diritti degli investitori. La sua posizione strategica come porta d'accesso al mercato asiatico continua a renderla una destinazione preferita per le multinazionali. Netherlands con un punteggio di 86,8, rimane uno dei leader in Europa per quanto riguarda l'ambiente imprenditoriale. I Paesi Bassi offrono un'economia stabile, infrastrutture eccellenti e un forte impegno verso l'innovazione, tutti fattori che contribuiscono a mantenere un ambiente favorevole agli affari. Niger e Iraq, entrambi con un punteggio di 0, rappresentano gli ambienti aziendali meno favorevoli. Questi punteggi estremamente bassi riflettono profonde crisi economiche, instabilità politica e, nel caso dell'Iraq, gli effetti devastanti dei conflitti armati. La mancanza di infrastrutture, governance inefficace e un alto livello di corruzione sono fattori che scoraggiano gli investitori. Belarus, con un punteggio di 0,8, segue subito dopo, indicando un ambiente imprenditoriale quasi totalmente sfavorevole. Le sanzioni internazionali e la repressione politica hanno fortemente limitato la capacità del paese di attrarre e mantenere investimenti. L'analisi delle variazioni percentuali rivela che paesi come l'Indonesia e il Vietnam hanno beneficiato di politiche economiche e riforme strutturali che hanno significativamente migliorato il loro ambiente aziendale. L'Indonesia ha visto un aumento del 69,28%, mentre il Vietnam ha registrato un incremento del 33,91%, entrambi indicativi di economie in rapida crescita e sempre più aperte agli investimenti stranieri. D'altra parte, paesi come Portugal e Poland hanno subito le maggiori diminuzioni percentuali, con cali rispettivamente del 59,81% e del 56,10%. Questi declini possono essere attribuiti a una combinazione di fattori economici e politici che hanno minato la loro competitività globale. In sintesi, l'analisi dei dati del business environment tra il 2013 e il 2022 mette in evidenza le dinamiche complesse e variabili che influenzano la capacità dei paesi di creare e mantenere un ambiente favorevole agli affari. Mentre alcuni paesi hanno fatto progressi significativi attraverso riforme economiche e miglioramenti infrastrutturali, altri hanno visto un peggioramento dovuto a instabilità politica, crisi economiche e mancanza di riforme strutturali. Gli Emirati Arabi Uniti, Singapore e i Paesi Bassi continuano a dominare la classifica grazie a politiche economiche solide e ambienti pro-business, mentre paesi come il Niger, l'Iraq e la Bielorussia affrontano sfide significative che impediscono la crescita economica. Questi dati sottolineano l'importanza delle riforme economiche, della stabilità politica e degli investimenti infrastrutturali nel promuovere un ambiente imprenditoriale sano e attraente a livello globale.
Conclusioni.
Il valore del business environment è diminuito nel periodo tra il 2013 ed il
2022 passando da un ammontare di 64,8 unità fino ad un valore di 48,10 unità
ovvero pari ad un ammontare di -25,79%. Vi sono dei paesi nei quali l’andamento
della variabile business environment è cresciuto significativamente tra il 2013
ed il 2022 ovvero l’Indonesia con +69,28%, il Benin con +42,11%, la Cina con
+34,41%, il Vietnam con +33,91%, l’Uzbekistan con +25,82%. Chiudono la
classifica la Croazia con un valore pari a -73,16%, la Macedonia del Nord con
-75,44%, l’Iran con -77,38%, la Bielorussia con -98,79% e il Niger con -100%.
Ovviamente possiamo notare che la maggior parte dei paesi che a reddito
pro-capite medio alto hanno un valore di business environment superiore a 60.
Tuttavia non tutti i paesi occidentali hanno dei livelli elevati di business
environment. Vi sono anche dei paesi occidentali che hanno dei livelli
medio-bassi di business environment come per esempio l’Italia con un valore
pari a 35,7, il Portogallo con un valore pari a 33, la Polonia con un ammontare
di 30,6 unità, la Grecia con 29,1 unità, la Romania con 26,80, la Macedonia del
Nord con 18,3 e la Croazia con 17,9. E’ assai probabile che l’assetto
istituzionale abbia un impatto assai rilevante nella determinazione del
business environment. Per esempio la presenza di mercati finanziari
internazionali, di venture capitalism, di libertà economiche, di cultura
imprenditoriale e di uno stato meno orientato al rent seeking, possono portare
ad una crescita del valore del business environment.
Nations |
2022 |
Nations |
2022 |
Nations |
2022 |
Nations |
2022 |
United Arab Emirates |
89,4 |
Chile |
60,6 |
Trinidad and Tobago |
47,6 |
Nepal |
34 |
Singapore |
89 |
Mauritius |
60,4 |
Mauritania |
47 |
Russian Federation |
33,3 |
Netherlands |
86,8 |
Belgium |
59 |
Bangladesh |
46,4 |
Portugal |
33 |
Switzerland |
85,8 |
Benin |
56,7 |
Cyprus |
46,3 |
Nigeria |
32,5 |
Indonesia |
82,1 |
Australia |
56,6 |
Dominican Republic |
46,1 |
Kyrgyz Republic |
32 |
Luxembourg |
81,4 |
Uganda |
56,6 |
Jamaica |
46 |
Myanmar |
32 |
Qatar |
80,1 |
India |
56,3 |
Egypt, Arab Rep. |
45 |
Angola |
31,7 |
Estonia |
78 |
Jordan |
56,1 |
Colombia |
44,6 |
Pakistan |
31,7 |
Bahrain |
77,5 |
United Kingdom |
56 |
Argentina |
44,3 |
Burkina Faso |
30,8 |
Norway |
75,6 |
Lithuania |
56 |
Zambia |
44,2 |
Poland |
30,6 |
United States |
75,3 |
Armenia |
55,9 |
Algeria |
43,9 |
Bosnia and Herzegovina |
29,9 |
China |
74,6 |
Tajikistan |
55,6 |
Cambodia |
43,8 |
Ecuador |
29,9 |
Rwanda |
74,6 |
Israel |
55,1 |
Sri Lanka |
43,3 |
Greece |
29,1 |
Denmark |
72,4 |
Oman |
55,1 |
Montenegro |
42,4 |
El Salvador |
29 |
Austria |
70,8 |
Sweden |
55 |
Kuwait |
42,2 |
Paraguay |
28,8 |
France |
70,7 |
Spain |
54,4 |
Czechia |
42,1 |
Zimbabwe |
27,2 |
Ireland |
70,6 |
Tanzania |
54,4 |
Slovenia |
42 |
Romania |
26,8 |
Hong Kong SAR, China |
69,7 |
Ghana |
53,5 |
Guinea |
41,7 |
Togo |
26,7 |
Azerbaijan |
69,6 |
Malta |
53,1 |
Panama |
41,1 |
Guatemala |
25,8 |
Germany |
69,6 |
Namibia |
52 |
Hungary |
40,3 |
South Africa |
24,8 |
Uzbekistan |
69,2 |
Brunei Darussalam |
51,5 |
Philippines |
39,4 |
Honduras |
24,2 |
Saudi Arabia |
68,8 |
Lao PDR |
50,8 |
Mexico |
39,1 |
Brazil |
24,1 |
Iceland |
66 |
Peru |
50,4 |
Mali |
38,7 |
Madagascar |
22,5 |
Canada |
65,4 |
Kazakhstan |
50,1 |
Morocco |
38,1 |
Slovak Republic |
22,5 |
Georgia |
64,3 |
Senegal |
50,1 |
Albania |
37,1 |
Yemen, Rep. |
21,6 |
Uruguay |
64,2 |
Burundi |
50 |
Turkiye |
36,4 |
Mozambique |
20,1 |
New Zealand |
63,2 |
Japan |
49,8 |
Italy |
35,7 |
North Macedonia |
18,3 |
Finland |
63,1 |
Latvia |
49,3 |
Ethiopia |
35,3 |
Croatia |
17,9 |
Malaysia |
62,4 |
Serbia |
49 |
Mongolia |
34,9 |
Nicaragua |
14,5 |
Vietnam |
62 |
Cote d'Ivoire |
48,3 |
Tunisia |
34,6 |
Iran, Islamic Rep. |
13,3 |
Korea, Rep. |
61,9 |
Cameroon |
48,3 |
Moldova |
34,4 |
Belarus |
0,8 |
Botswana |
61,4 |
Thailand |
48 |
Bulgaria |
34,3 |
Iraq |
0 |
Costa Rica |
60,9 |
Kenya |
47,6 |
Ukraine |
34,1 |
Niger |
0 |
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