Tra
il 2013 ed il 2022 è diminuito in media del 2,58% per i paesi considerati
La definizione di "ease of getting
credit" (facilità di ottenere credito) nel documento WIPO-World
Intellectual Property Organization riguarda la valutazione della facilità con cui
individui e imprese possono ottenere finanziamenti esterni. Questo include
variabili come l'accesso al credito bancario, la disponibilità di linee di
credito e il grado di protezione dei diritti dei creditori. Viene spesso
misurata attraverso indicatori come il World Bank’s Doing Business, che esamina
le procedure, i tempi e i costi associati all'ottenimento del credito.
Fonte:
World Intellectual Property Organization
Link:
https://www.wipo.int/edocs/pubdocs/en/wipo_pub_gii_2016-annex1.pdf
La facilità
nell’ottenimento del credito a livello globale nel 2022. La facilità di
ottenere credito a livello globale nel 2021, misurata attraverso punteggi
assegnati a vari paesi, rivela notevoli disparità tra le economie mondiali.
Paesi come Azerbaigian, Brunei Darussalam e Nuova Zelanda, che raggiungono il
punteggio massimo di 100, rappresentano esempi eccellenti di accesso facilitato
al credito. Questo indica sistemi finanziari ben strutturati, politiche
favorevoli e un ambiente di business che incoraggia prestiti e investimenti.
Questi paesi mostrano una forte protezione dei diritti dei creditori e una
robusta infrastruttura finanziaria, che insieme creano un ambiente ideale per
l’accesso al credito sia per individui che per imprese. Tali condizioni sono
fondamentali per stimolare la crescita economica, l'innovazione e lo sviluppo
sostenibile. L'Australia, la Giordania, il Kenya, il Ruanda, gli Stati Uniti e
lo Zambia, con un punteggio di 95, seguono da vicino, dimostrando anch'essi un
accesso al credito altamente facilitato. Questo gruppo eterogeneo di paesi
evidenzia che indipendentemente dal livello di sviluppo economico o dalla
regione geografica, politiche creditizie efficaci possono essere implementate
con successo. L'adozione di leggi e regolamenti che proteggono i diritti dei
creditori, la presenza di informazioni creditizie trasparenti e accessibili, e
una competizione sana nel settore bancario sono tra i fattori chiave che
contribuiscono a questi punteggi elevati. La Colombia, il Messico, il Malawi e
il Tagikistan, con un punteggio di 90, riflettono un buon accesso al credito,
ma con margini di miglioramento. Questi paesi stanno lavorando per rafforzare
le loro infrastrutture finanziarie e migliorare l'ambiente normativo per
facilitare ulteriormente l'accesso ai finanziamenti. La presenza di agenzie di
credito efficienti, la disponibilità di informazioni creditizie e un sistema
giudiziario efficace per risolvere le controversie legate ai prestiti sono
cruciali per mantenere e migliorare questi punteggi. Canada, Costa Rica,
Georgia, Guatemala, Giamaica, Kirghizistan, Lettonia, Montenegro, Nigeria, con
un punteggio di 85, mostrano che, sebbene l'accesso al credito sia
relativamente buono, vi sono ancora sfide da affrontare. La necessità di
migliorare la qualità delle informazioni creditizie, ridurre la burocrazia e
aumentare la concorrenza tra gli istituti di credito sono tra le misure che
potrebbero ulteriormente migliorare l'accessibilità del credito in questi
paesi. Honduras, India, Kazakistan, Cambogia, Macedonia del Nord, Mongolia,
Panama, Romania, Federazione Russa, El Salvador e Vietnam, con un punteggio di
80, rivelano una situazione di accesso al credito moderata. Questi paesi hanno
compiuto progressi significativi, ma devono ancora affrontare ostacoli come la
mancanza di trasparenza nelle informazioni creditizie, la debolezza delle
istituzioni finanziarie e le complessità normative che possono rendere
difficile l'accesso ai prestiti, specialmente per le piccole e medie imprese. Il
Regno Unito, Hong Kong SAR, Cina, Ungheria, Malesia, Nepal, Perù, Polonia,
Singapore, Turchia e Ucraina, con un punteggio di 75, indicano che l'accesso al
credito è relativamente facilitato, ma esistono barriere significative che
impediscono un miglioramento ulteriore. La necessità di politiche più
inclusive, la riduzione delle barriere all'ingresso nel mercato del credito e
l'implementazione di tecnologie finanziarie innovative sono tra le aree che
richiedono attenzione per migliorare l'accessibilità del credito. Albania,
Emirati Arabi Uniti, Armenia, Costa d'Avorio, Cechia, Germania, Danimarca,
Estonia, Indonesia, Irlanda, Israele, Lituania, Moldova, Niger, Slovacchia,
Togo e Thailandia, con un punteggio di 70, mostrano un accesso al credito
discreto ma non ottimale. In questi paesi, l'implementazione di migliori
pratiche di gestione del rischio, l'espansione dei servizi di credito e il
miglioramento dell'educazione finanziaria potrebbero contribuire a rendere il
credito più accessibile. Belgio, Bulgaria, Bosnia ed Erzegovina, Svizzera,
Egitto, Repubblica di Corea, Mauritius, Senegal, Serbia, Trinidad e Tobago,
Tanzania, Uzbekistan e Zimbabwe, con un punteggio di 65, riflettono un accesso
al credito che, sebbene presente, è ostacolato da vari fattori. Migliorare la
trasparenza delle informazioni creditizie, sviluppare istituzioni finanziarie
robuste e ridurre i costi associati all'ottenimento del credito sono strategie
che potrebbero migliorare la situazione in questi paesi. Botswana, Cina,
Camerun, Cipro, Spagna, Finlandia, Ghana, Laos, Namibia, Arabia Saudita,
Svezia, Uganda, Uruguay e Sudafrica, con un punteggio di 60, evidenziano la
necessità di riforme significative per migliorare l'accesso al credito. Questi
paesi devono affrontare sfide legate a una burocrazia complessa, una
regolamentazione finanziaria restrittiva e una mancanza di concorrenza nel settore
bancario. Austria, Bahrain, Cile, Islanda, Giappone e Norvegia, con un
punteggio di 55, indicano che, nonostante economie sviluppate, l'accesso al
credito è limitato da regolamentazioni stringenti e sistemi burocratici
complessi. L'introduzione di politiche più flessibili e l'incoraggiamento di
innovazioni nel settore finanziario potrebbero facilitare l'accesso ai
finanziamenti. Argentina, Bielorussia, Brasile, Francia, Croazia, Iran,
Tunisia, con un punteggio di 50, mostrano che le barriere all'accesso al
credito sono significative. La necessità di riforme strutturali, miglioramento
delle informazioni creditizie e aumento della trasparenza finanziaria sono
essenziali per rendere il credito più accessibile. Bangladesh, Repubblica
Dominicana, Ecuador, Grecia, Italia, Kuwait, Marocco, Paesi Bassi, Pakistan,
Portogallo, Qatar e Slovenia, con un punteggio di 45, riflettono una situazione
di accesso al credito che è migliorabile attraverso riforme normative e
istituzionali. L'introduzione di migliori pratiche di gestione del rischio e
l'espansione dei servizi finanziari possono contribuire a facilitare l'accesso
ai prestiti. Libano, Sri Lanka, Madagascar, Filippine e Paraguay, con un
punteggio di 40, indicano sfide significative nell'accesso al credito, dovute a
instabilità economica, regolamentazioni restrittive e debolezze nelle
infrastrutture finanziarie. La necessità di stabilizzare le economie e
riformare il settore finanziario è fondamentale per migliorare l'accesso al
credito. Bolivia, Capo Verde e Malta, con un punteggio di 35, insieme a Oman,
Benin, Burkina Faso e Guinea, con punteggi tra 30 e 25, evidenziano gravi
difficoltà nell'accesso al credito. Questi paesi devono affrontare sfide
strutturali significative che richiedono interventi politici e regolamentari
per rendere il credito più accessibile. Mozambico, con un punteggio di 25, ed
Etiopia, con 15, rappresentano casi estremi dove l'accesso al credito è
fortemente limitato. La necessità di costruire infrastrutture finanziarie e
migliorare la stabilità economica è cruciale per migliorare l'accesso al
credito in questi paesi. Infine, Algeria, Myanmar e Angola, con punteggi tra 10
e 5, e Yemen, con zero, evidenziano situazioni critiche dove l'accesso al
credito è quasi inesistente. In questi paesi, l'instabilità politica e
economica, insieme a sistemi finanziari deboli, creano barriere insormontabili
per l'accesso ai finanziamenti. La necessità di riforme profonde e il supporto
internazionale sono essenziali per migliorare queste condizioni.
La facilità
nell’ottenimento del credito a livello globale tra il 2013 ed il 2022. Il panorama della facilità di ottenere
credito a livello globale ha visto cambiamenti significativi dal 2013 al 2021,
con alcune nazioni che hanno fatto progressi straordinari e altre che hanno
sperimentato notevoli regressioni. Tra i paesi che hanno mostrato il
miglioramento più evidente, troviamo l'Azerbaigian, che ha visto un incremento
della facilità di ottenere credito da 68,8 a 100 punti, con una variazione
assoluta di 31,20 punti e una percentuale di crescita del 45,35%. Questa
progressione potrebbe essere attribuita a riforme economiche strutturali e a un
maggiore supporto istituzionale nel settore finanziario.
Brunei Darussalam è un altro esempio rilevante, con un aumento impressionante da 43,8 a 100 punti, evidenziando una variazione assoluta di 56,20 punti e una crescita percentuale del 128,31%. Questo drammatico miglioramento indica probabilmente l'implementazione di politiche finanziarie favorevoli e l'accesso ampliato ai servizi bancari e di credito. In contrasto, paesi come la Nuova Zelanda e l'Australia, già ad un livello molto alto nel 2013 con 93,8 punti, hanno mostrato solo variazioni marginali. La Nuova Zelanda ha raggiunto il massimo di 100 punti con una variazione assoluta di 6,20 punti, mentre l'Australia ha segnato solo un incremento di 1,20 punti, arrivando a 95 nel 2021. Questi cambiamenti minimi suggeriscono che, nonostante il loro sistema di credito fosse già avanzato, vi è stato solo un lieve perfezionamento piuttosto che trasformazioni sostanziali. Il caso della Giordania è particolarmente notevole, con un salto significativo da 25 a 95 punti. Con una variazione assoluta di 70 punti e una crescita percentuale del 280%, la Giordania ha dimostrato un notevole sforzo per migliorare l'accesso al credito, probabilmente attraverso riforme finanziarie aggressive e potenziamenti istituzionali per favorire l'inclusione finanziaria. In Kenya, l'indice di facilità di ottenere credito è aumentato da 87,5 a 95, mostrando una variazione assoluta di 7,5 punti e una percentuale di crescita dell'8,57%. Anche se questo incremento è minore in termini assoluti rispetto ad altri paesi, riflette un continuo miglioramento in un sistema di credito già piuttosto avanzato. In America Latina, Colombia e Messico hanno fatto notevoli progressi, con la Colombia che ha visto un aumento da 62,5 a 90 punti (una variazione di 27,5 punti e un incremento del 44%) e il Messico che è passato da 75 a 90 punti (con una variazione di 15 punti e una crescita del 20%). Questi incrementi indicano sforzi significativi per migliorare l'accesso al credito e sostenere lo sviluppo economico attraverso politiche di credito più favorevoli. In contrasto, alcune nazioni hanno registrato un decremento nella facilità di ottenere credito. Il Regno Unito, ad esempio, ha visto un calo significativo da 100 a 75 punti, con una variazione assoluta di -25 punti e una diminuzione percentuale del 25%. Questo calo potrebbe riflettere le incertezze economiche e politiche legate alla Brexit, che hanno influito negativamente sulla fiducia nel sistema finanziario. Hong Kong SAR, Cina, ha sperimentato una diminuzione da 93,8 a 75 punti, con una variazione di -18,8 punti e una riduzione percentuale del 20,04%. Anche Singapore ha registrato un calo da 87,5 a 75 punti, riflettendo una riduzione di 12,5 punti e una decrescita del 14,29%. Questi dati potrebbero indicare che, nonostante le economie avanzate di queste regioni, ci sono stati fattori esterni e interni che hanno influenzato negativamente l'accesso al credito. In Europa, paesi come Germania, Danimarca e Irlanda hanno tutti registrato diminuzioni significative. La Germania e la Danimarca sono scese da 81,3 a 70 punti, con una variazione di -11,3 punti e una riduzione percentuale del 13,90%. L'Irlanda ha visto un calo più drastico, scendendo da 87,5 a 70 punti, con una variazione di -17,5 punti e una riduzione percentuale del 20%. Questi trend potrebbero essere collegati a fattori economici più ampi e a politiche di austerità che hanno influenzato il settore del credito. L'Asia ha visto situazioni contrastanti, con paesi come il Giappone che hanno registrato un calo da 81,3 a 55 punti (una riduzione di 26,3 punti e una diminuzione percentuale del 32,35%), mentre altri come il Tajikistan hanno visto un incredibile aumento da 12,5 a 90 punti (una variazione di 77,5 punti e una crescita del 620%). Questo suggerisce una grande disparità nelle politiche di credito e nelle riforme economiche tra i vari paesi asiatici. L'Africa ha mostrato sia miglioramenti che regressioni. Paesi come Madagascar hanno visto una crescita da 12,5 a 40 punti, con una variazione di 27,5 punti e una crescita del 220%. Tuttavia, altre nazioni come l'Angola hanno registrato un calo drastico da 43,8 a 5 punti, riflettendo una diminuzione di 38,8 punti e una riduzione percentuale dell'88,58%. In sintesi, i dati indicano un panorama variegato della facilità di ottenere credito a livello globale, con miglioramenti significativi in alcune regioni e regressioni preoccupanti in altre. I cambiamenti positivi sono spesso legati a riforme economiche e politiche di credito più favorevoli, mentre le diminuzioni possono essere attribuite a instabilità economiche, politiche restrittive o crisi economiche locali e globali. Questo evidenzia l'importanza delle politiche economiche e delle riforme istituzionali nel determinare l'accesso al credito e, di conseguenza, nel sostenere lo sviluppo economico e la crescita inclusiva.
Conclusioni.
Il valore della facilità di ottenere credito è diminuito tra il 2013 ed il 2022
in media di un valore pari a -2,58% passando da 64,6 fino a 63. Tra i paesi che
hanno avuto la maggiore crescita in termini di facilità di ottenere credito vi
sono il Tajikistan con un valore pari a +620,00%, la Giordania con +280,00%, il
Madagascar con +220,00%, il Brunei Darussalam con +128,31%, e Malawi con
+105,48%. Tra i paesi che hanno invece visto diminuire significativamente il
valore della facilità di ottenere credito vi sono il Lussemburgo con -52,08%, l’Etiopia
con -70%, l’Algeria con -77,17%, Angola con -88,58%, e Yemen con -100,00%. Se
guardiamo ai dati del 2022 possiamo notare che i paesi anglosassoni hanno i più
elevati livelli di facilità di ottenere credito tra i paesi occidentali con
Nuova Zelanda con un valore pari a 100, Australia e Stati Uniti con 95, Canada
con 85 e Regno Unito con 75.
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