L’analisi del valore aggiunto del settore dei
servizi postali e delle attività di corriere in Italia tra il 2014 e il 2022
evidenzia un andamento caratterizzato da fasi alterne di crescita e
contrazione, riflettendo le trasformazioni profonde che hanno interessato il
settore nel contesto dell’evoluzione tecnologica, dell’espansione
dell’e-commerce e della riorganizzazione del mercato postale. Complessivamente,
il valore aggiunto del comparto è passato dai 3,19 miliardi di euro del 2014 ai
3,12 miliardi di euro del 2022, con una perdita netta di 66,9 milioni di euro,
pari a una contrazione del 2,1% nell’arco di otto anni. Questo dato indica una
relativa stabilità del settore nel lungo periodo, ma maschera importanti
variazioni annuali dovute a fattori economici e industriali che hanno inciso in
modo significativo sulla sua performance.
Nel 2015 si registra una crescita del 3,1%
rispetto all’anno precedente, con un incremento del valore aggiunto di circa
98,9 milioni di euro, portandolo a 3,28 miliardi di euro. Questo aumento può
essere attribuito a una crescita della domanda di servizi di corriere legata
alla progressiva diffusione del commercio elettronico e alla riorganizzazione
di alcuni servizi postali, con una maggiore efficienza nella gestione delle spedizioni.
Tuttavia, nel 2016 il settore subisce una contrazione del 3,91%, con una
perdita di 128,7 milioni di euro, riportandosi a 3,15 miliardi. Questo calo può
essere legato alla riduzione dell’uso della posta tradizionale, con una
progressiva sostituzione della corrispondenza cartacea con servizi digitali,
che ha inciso negativamente sulla domanda di servizi postali.
Il 2017 segna una ripresa significativa, con un
incremento dell’8,05% e un valore aggiunto che raggiunge i 3,41 miliardi di
euro. La crescita di questo anno può essere ricondotta a una ripresa generale
della domanda di servizi di corriere e all’espansione delle attività legate
alla logistica dell’ultimo miglio, con il potenziamento delle infrastrutture
per la consegna rapida dei pacchi. Tuttavia, nel 2018 si verifica una nuova
forte contrazione del settore, con un calo del 17,84% che porta il valore
aggiunto a 2,80 miliardi di euro, segnando la perdita più significativa
dell’intero periodo analizzato. Questo crollo potrebbe essere attribuito a un
aumento della concorrenza nel mercato della logistica, con la crescita di
operatori privati internazionali come Amazon, DHL e UPS, che hanno
progressivamente eroso le quote di mercato dei servizi postali tradizionali, in
particolare quelli gestiti da Poste Italiane.
Nel 2019 il settore torna a crescere, seppur in
misura modesta, con un aumento del 2,29% e un valore aggiunto che sale a 2,86
miliardi di euro. Questo miglioramento è probabilmente legato all’incremento
della domanda di servizi di consegna rapida, con una sempre maggiore incidenza
delle vendite online e della digitalizzazione delle attività commerciali.
Tuttavia, nel 2020, l’anno segnato dalla pandemia di COVID-19, il valore
aggiunto si riduce leggermente dello 0,64%, rimanendo sostanzialmente stabile a
2,85 miliardi di euro. Nonostante la crescita esponenziale dell’e-commerce
durante la pandemia, il settore ha subito le difficoltà operative legate al
lockdown, alla riduzione del personale e alle interruzioni nelle catene di
approvvigionamento.
Il 2021 segna una forte ripresa, con un
incremento del 16,48% e un valore aggiunto che raggiunge i 3,32 miliardi di
euro, il livello più alto dal 2014. La ripresa è trainata dall’aumento della
domanda di servizi di corriere e logistica, con la continua espansione
dell’e-commerce e la riorganizzazione delle reti di distribuzione per far
fronte alle nuove abitudini di consumo. Tuttavia, nel 2022 si registra
nuovamente una contrazione del 5,97%, con un calo di 198,2 milioni di euro che
riporta il settore a 3,12 miliardi. Questo declino può essere attribuito a
diversi fattori, tra cui l’aumento dei costi operativi dovuti alla crisi
energetica, la crescente concorrenza dei grandi operatori internazionali e una
possibile saturazione del mercato, con un rallentamento della crescita
dell’e-commerce rispetto ai livelli record del biennio pandemico.
Dal punto di vista industriale, il settore dei
servizi postali e delle attività di corriere ha subito trasformazioni profonde
negli ultimi anni, con un progressivo spostamento dal tradizionale servizio
postale alla logistica legata all’e-commerce. Poste Italiane, storicamente il
principale operatore del settore, ha dovuto affrontare una profonda
ristrutturazione per adattarsi al calo della corrispondenza cartacea e alla crescente
domanda di servizi di consegna rapida. Questo ha portato a investimenti
significativi nella digitalizzazione, nell’automazione dei centri di
smistamento e nell’ottimizzazione delle reti di distribuzione.
Un elemento chiave nella trasformazione del settore
è stata la crescita esponenziale dell’e-commerce, che ha aumentato la domanda
di servizi di consegna rapida e personalizzata. Le aziende del settore hanno
dovuto adattarsi a un mercato sempre più competitivo, investendo in tecnologie
avanzate per migliorare l’efficienza delle operazioni e ridurre i tempi di
consegna. Tuttavia, la concorrenza con operatori globali altamente
specializzati ha reso difficile per le aziende italiane mantenere una posizione
di leadership, costringendole a cercare nuove strategie di differenziazione e
miglioramento del servizio.
Dal punto di vista della politica industriale, il
settore dei servizi postali e della logistica last-mile rappresenta un nodo
strategico per lo sviluppo economico del paese. Un’infrastruttura logistica
efficiente è essenziale per sostenere la crescita dell’e-commerce e garantire
la competitività delle imprese italiane nel mercato globale. Le politiche
industriali dovrebbero quindi incentivare gli investimenti in innovazione
tecnologica, digitalizzazione e sostenibilità ambientale per rafforzare la
competitività del settore.
Un aspetto fondamentale riguarda la sostenibilità
ambientale delle attività di corriere e logistica. La crescente attenzione alle
emissioni di CO₂ e alla riduzione dell’impatto ambientale del trasporto delle
merci sta spingendo il settore verso l’adozione di soluzioni più ecologiche,
come l’uso di veicoli elettrici per le consegne urbane e l’ottimizzazione delle
rotte di distribuzione per ridurre il consumo di carburante. Tuttavia, la
transizione verso una logistica più sostenibile richiede investimenti
significativi e il supporto delle politiche pubbliche attraverso incentivi e
agevolazioni fiscali.
Un’altra sfida importante è rappresentata dalla
necessità di migliorare la capacità logistica nazionale per ridurre la
dipendenza dagli operatori internazionali e aumentare la competitività delle
imprese italiane. Questo potrebbe essere ottenuto attraverso la creazione di
hub logistici avanzati, l’integrazione con le reti di trasporto intermodale e
l’adozione di soluzioni innovative per la gestione della supply chain.
In conclusione, il settore dei servizi postali e
delle attività di corriere in Italia ha attraversato un periodo di profonde
trasformazioni, con un passaggio da un modello tradizionale a uno fortemente
legato alla logistica dell’e-commerce. Sebbene il valore aggiunto complessivo
sia rimasto relativamente stabile nel lungo periodo, le variazioni annuali
evidenziano le sfide strutturali e competitive che il settore ha dovuto affrontare.
Per garantire una crescita sostenibile e competitiva nel futuro, sarà
fondamentale investire in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità,
accompagnando la trasformazione del settore con politiche industriali mirate a
rafforzare l’efficienza e la resilienza del sistema logistico italiano.
Fonte: ISTAT
Link: www.istat.it
Metodo: Prezzi concatenate
2020
Valore aggiunto in Italia Servizi
postali e attività di corriere |
|||
Milioni di euro |
Variazione assoluta |
Variazione percentuale |
|
2014 |
3.189,50 |
||
2015 |
3.288,40 |
98,9 |
3,1 |
2016 |
3.159,70 |
-128,7 |
-3,91 |
2017 |
3.414 |
254,3 |
8,05 |
2018 |
2.805,10 |
-608,9 |
-17,84 |
2019 |
2.869,40 |
64,3 |
2,29 |
2020 |
2.850,90 |
-18,5 |
-0,64 |
2021 |
3.320,80 |
469,9 |
16,48 |
2022 |
3.122,60 |
-198,2 |
-5,97 |
2014-2022 |
-66,9 |
-2,1 |
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