L’analisi dei dati relativi al valore aggiunto in
Italia nei settori dei servizi di investigazione e vigilanza, servizi per
edifici e paesaggio, attività amministrative e di supporto tra il 2014 e il
2022 evidenzia trend significativi che possono essere messi in relazione con le
politiche industriali e i cambiamenti economici globali. Dai dati forniti si
osserva un aumento complessivo del valore aggiunto nel settore, passando da
31.007,7 milioni di euro nel 2014 a 38.013,1 milioni di euro nel 2022, con un incremento
assoluto di 7.005,4 milioni di euro, corrispondente a una crescita del 22,59%.
Questo evidenzia un'espansione significativa del settore, ma con alcune fasi
critiche, in particolare nel 2020, quando si registra un calo rilevante. Nei
primi anni analizzati, dal 2014 al 2017, la crescita è stata relativamente
modesta, con incrementi annui tra lo 0,09% (2015) e l’1,78% (2017), riflettendo
una stabilità del settore senza particolari spinte espansive. Le politiche
industriali in questi anni erano orientate alla stabilizzazione dell’economia
dopo la crisi finanziaria del 2008-2013, con incentivi per la digitalizzazione
e l’innovazione nei servizi. Il 2018 segna un’accelerazione della crescita, con
un incremento di 2.117,7 milioni di euro, pari al 6,63%, probabilmente
attribuibile a una maggiore domanda di servizi di outsourcing aziendale,
vigilanza e gestione degli edifici, favorita anche dalle politiche di incentivo
alle imprese per l’esternalizzazione di alcune funzioni amministrative e
operative. Dopo il boom del 2018, il 2019 segna un ritorno a una crescita più
contenuta, con un incremento di 607,5 milioni di euro rispetto all’anno
precedente, segno di una fase di consolidamento dopo l’espansione rapida del
2018. Il 2020 rappresenta il punto di svolta negativo, con una contrazione del
5,61% e una perdita di 1.943,1 milioni di euro, chiaramente dovuta all’effetto
della pandemia da COVID-19, che ha ridotto la domanda di servizi di supporto
aziendale e manutenzione degli edifici. Tuttavia, il calo è stato meno drastico
rispetto ad altri settori, suggerendo una certa resilienza. Il 2021 segna la
ripresa più forte dell’intero periodo analizzato, con un aumento di 3.252,1
milioni di euro, pari a quasi il 10%, grazie alla ripresa economica
post-pandemia, ai nuovi investimenti in servizi aziendali e al ritorno delle
attività in presenza. Nel 2022 il trend positivo prosegue con un aumento del
5,69%, confermando un rafforzamento strutturale del settore. Le dinamiche
osservate nel settore possono essere spiegate alla luce delle politiche
economiche e industriali adottate in Italia e in Europa durante il periodo
considerato. Un fattore chiave è stato il ruolo degli incentivi alla
digitalizzazione e all’esternalizzazione, che hanno spinto le imprese ad
adottare modelli più flessibili di gestione affidando servizi di supporto e
amministrazione a fornitori esterni. Il Piano Industria 4.0, avviato nel 2017,
ha favorito l’adozione di tecnologie digitali anche nel settore dei servizi,
migliorando l’efficienza e contribuendo alla crescita del valore aggiunto.
L’effetto della pandemia e le misure di ripresa hanno giocato un ruolo
cruciale, con il calo del 2020 influenzato dalla riduzione dell’attività
economica e la ripresa del 2021 accelerata dalle misure di stimolo come i fondi
del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che hanno incentivato la
digitalizzazione e il miglioramento dei servizi di supporto alle imprese. Un
ulteriore elemento di crescita è stata l’aumentata domanda di sicurezza e
servizi per gli edifici, con una maggiore attenzione alla protezione delle
attività economiche e dei dati aziendali, così come ai servizi di manutenzione
e riqualificazione energetica, in linea con le politiche di sostenibilità.
Guardando al futuro, il settore potrebbe continuare a beneficiare degli
investimenti in digitalizzazione e automazione per migliorare l’efficienza
operativa, della crescente attenzione alla sicurezza e alla protezione
aziendale e degli incentivi alla sostenibilità e alla gestione intelligente
degli edifici, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo. Tuttavia, vi
sono anche alcune sfide da affrontare, come l’aumento dell’inflazione e dei
costi energetici che potrebbero ridurre i margini di profitto, oltre
all’impatto dell’automazione e dell’intelligenza artificiale, che potrebbero
ridurre la necessità di alcuni servizi di supporto tradizionali richiedendo un
adattamento del settore. In conclusione, l’analisi del valore aggiunto nel
settore dei servizi di investigazione, vigilanza, manutenzione edifici e
supporto alle imprese tra il 2014 e il 2022 mostra una crescita significativa
con alcune battute d’arresto, in particolare nel 2020. L’influenza delle
politiche industriali, le tendenze di digitalizzazione e la crescente domanda
di sicurezza e gestione degli edifici sono stati fattori chiave nell’evoluzione
del settore. Le prospettive future sono positive, ma il settore dovrà
affrontare le sfide legate all’innovazione tecnologica e ai costi operativi per
mantenere il trend di crescita.
Fonte: ISTAT
Link: www.istat.it
Metodo: Prezzi concatenati 2020.
Servizi di investigazione e vigilanza,
attività di servizi per edifici e per paesaggio, attività amministrative e di
supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle imprese |
|||
Milioni di euro |
Variazione assoluta |
Variazione Percentuale |
|
2014 |
31.007,70 |
||
2015 |
31.037 |
29,3 |
0,09 |
2016 |
31.373,70 |
336,7 |
1,08 |
2017 |
31.933,50 |
559,8 |
1,78 |
2018 |
34.051,20 |
2.117,70 |
6,63 |
2019 |
34.658,70 |
607,5 |
1,78 |
2020 |
32.715,60 |
-1.943,10 |
-5,61 |
2021 |
35.967,70 |
3.252,10 |
9,94 |
2022 |
38.013,10 |
2.045,40 |
5,69 |
2014-2022 |
7.005,40 |
22,59 |
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