sabato 8 febbraio 2025

Sport, Divertimento e Intrattenimento: Le Sfide e le Opportunità di un Settore in Trasformazione

 

 

Il settore delle attività sportive, di intrattenimento e di divertimento in Italia ha vissuto un’evoluzione significativa tra il 2014 e il 2022, attraversando fasi di crescita sostenuta, momenti di contrazione, una crisi senza precedenti dovuta alla pandemia e una successiva ripresa parziale. L’analisi dell’andamento del valore aggiunto nel periodo mostra un incremento complessivo di circa il 5,96%, con una variazione assoluta di 434,2 milioni di euro, ma anche una forte volatilità, segnata dal crollo del 2020 e dal successivo rimbalzo del 2022.

Nel primo periodo analizzato, tra il 2014 e il 2016, il settore ha registrato una crescita significativa, passando da 7,28 miliardi di euro a 8,25 miliardi, con un incremento del 13,4% in due anni. Questo trend positivo è stato probabilmente trainato da una maggiore domanda di servizi sportivi e di intrattenimento, sostenuta da un aumento del reddito disponibile, da eventi sportivi di richiamo e da una crescente attenzione alla cultura dello sport e del benessere. Il 2017 segna un’inversione temporanea di tendenza, con una contrazione dell’1,83%, che potrebbe essere attribuita a una fase di consolidamento del mercato o a dinamiche legate all’andamento del turismo sportivo e dell’intrattenimento. Tuttavia, già nel 2018 e nel 2019 il settore riprende a crescere, raggiungendo il suo massimo pre-pandemico di 8,72 miliardi di euro nel 2019, con un incremento complessivo del 4,3% rispetto all’anno precedente.

Il 2020 rappresenta un punto di svolta drammatico, con una perdita del 35,03% rispetto al 2019, pari a oltre 3 miliardi di euro di valore aggiunto. Questo crollo è stato determinato dalle restrizioni imposte dalla pandemia da COVID-19, che hanno colpito in modo particolarmente duro le attività sportive e di intrattenimento. Gli eventi sportivi sono stati sospesi o svolti senza pubblico, le palestre e i centri fitness sono stati chiusi per lunghi periodi, e le attività di spettacolo e divertimento hanno subito una paralisi totale. Anche il turismo legato allo sport e agli eventi ha registrato un calo drastico, incidendo negativamente sulle entrate del settore. Questa crisi ha messo in evidenza la fragilità strutturale di un comparto che dipende fortemente dalla partecipazione fisica del pubblico e dalla possibilità di aggregazione sociale.

Nel 2021, nonostante l’allentamento delle restrizioni, il settore ha continuato a soffrire, con una nuova contrazione del 2,04%, segnale che la ripresa era ancora incerta. Il timore di nuovi lockdown, la ridotta capacità di spesa delle famiglie e la lenta ripartenza degli eventi sportivi e di intrattenimento hanno contribuito a mantenere il valore aggiunto del settore su livelli bassi. Solo nel 2022 si assiste a un rimbalzo significativo del 38,85%, con il valore aggiunto che risale a 7,71 miliardi di euro. Questo forte recupero è stato determinato dalla ripresa degli eventi con pubblico, dalla riapertura completa delle strutture sportive e ricreative e dalla crescente domanda di esperienze dal vivo dopo due anni di restrizioni.

L’analisi di questi dati evidenzia alcune tendenze chiave e solleva importanti considerazioni di politica industriale per il futuro del settore. Un primo aspetto fondamentale riguarda la digitalizzazione e l’innovazione. La crisi pandemica ha accelerato la necessità di sviluppare nuove modalità di fruizione degli eventi sportivi e di intrattenimento. L’espansione delle piattaforme di streaming per eventi sportivi, l’introduzione di esperienze digitali immersive e la gamification delle attività di fitness e divertimento rappresentano opportunità che il settore deve sfruttare per diversificare le proprie fonti di ricavo e ridurre la dipendenza dalla presenza fisica degli spettatori. Le politiche pubbliche potrebbero incentivare la transizione digitale attraverso finanziamenti per lo sviluppo di piattaforme tecnologiche innovative e la formazione di professionisti specializzati nella creazione di contenuti digitali per il settore dell’intrattenimento e dello sport.

Un altro tema centrale riguarda la sostenibilità economica delle attività sportive e ricreative. Il calo del valore aggiunto durante la pandemia ha dimostrato la vulnerabilità delle imprese del settore, molte delle quali hanno faticato a sopravvivere senza un adeguato supporto finanziario. La politica industriale dovrebbe prevedere misure di sostegno per le piccole e medie imprese del comparto, come agevolazioni fiscali per la riqualificazione delle strutture sportive e incentivi per favorire la collaborazione tra pubblico e privato nella gestione degli impianti. Inoltre, sarebbe utile sviluppare politiche di promozione dell’attività fisica e del benessere, incentivando la partecipazione della popolazione a eventi sportivi e ricreativi attraverso campagne di sensibilizzazione e agevolazioni economiche.

Il turismo sportivo e gli eventi di intrattenimento rappresentano un altro ambito di grande potenziale per il rilancio del settore. L’organizzazione di competizioni sportive di rilievo internazionale, festival e spettacoli dal vivo può fungere da motore di crescita per l’economia locale, attirando visitatori e generando un indotto significativo per le attività collegate. Le politiche industriali dovrebbero incentivare la candidatura dell’Italia per ospitare eventi sportivi di prestigio e investire nella valorizzazione delle infrastrutture esistenti. Un maggiore coordinamento tra istituzioni e operatori del settore potrebbe contribuire a rendere il paese più competitivo sul mercato globale dell’intrattenimento e dello sport.

L’accessibilità e l’inclusione devono essere un altro pilastro delle strategie di sviluppo del settore. L’attività sportiva e l’intrattenimento devono essere resi accessibili a un pubblico più ampio, promuovendo iniziative che favoriscano la partecipazione di categorie sociali svantaggiate. Le politiche pubbliche potrebbero incentivare programmi di sport gratuito o a basso costo per i giovani, gli anziani e le persone con disabilità, contribuendo così a migliorare la qualità della vita e a promuovere la coesione sociale. Inoltre, investire nella riqualificazione degli impianti sportivi e nelle infrastrutture ricreative potrebbe aumentare la fruibilità delle attività del settore, ampliando il bacino di utenti e generando benefici economici a lungo termine.

Un’ulteriore sfida riguarda la regolamentazione del settore, in particolare per quanto riguarda il gioco e le attività di intrattenimento che coinvolgono il rischio economico, come le scommesse sportive. Se da un lato il comparto delle scommesse rappresenta una parte rilevante del mercato dell’intrattenimento, dall’altro è necessario un bilanciamento tra liberalizzazione e tutela dei consumatori. Una politica industriale efficace dovrebbe garantire una regolamentazione chiara e trasparente, che permetta al settore di svilupparsi in modo sostenibile senza incentivare fenomeni di dipendenza o illegalità.

In conclusione, il settore delle attività sportive, di intrattenimento e di divertimento in Italia ha dimostrato una grande resilienza, recuperando parte delle perdite subite durante la crisi pandemica. Tuttavia, per garantire una crescita stabile e sostenibile nel lungo periodo, è fondamentale adottare strategie industriali mirate, che favoriscano la digitalizzazione, la sostenibilità economica, l’inclusione e lo sviluppo del turismo sportivo e dell’intrattenimento. L’innovazione e il coordinamento tra pubblico e privato saranno determinanti per affrontare le sfide future e consolidare la competitività del settore a livello nazionale e internazionale.

 

Fonte: ISTAT

Link: www.istat.it

Metodo: Prezzi Costanti 2020.

Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento 

Milioni di euro

Variazione assoluta

Variazione Percentuale

2014

7.279,20

2015

7.571,50

292,3

4,02

2016

8.253,90

682,4

9,01

2017

8.103,20

-150,7

-1,83

2018

8.368,70

265,5

3,28

2019

8.728,80

360,1

4,3

2020

5.670,70

-3.058,10

-35,03

2021

5.555,30

-115,4

-2,04

2022

7.713,40

2.158,10

38,85

2014-2022

434,2

5,96



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