L’analisi dell’andamento del valore aggiunto nel
settore delle attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività
assicurative in Italia tra il 2014 e il 2022 evidenzia una crescita complessiva
del 5,32%, con un incremento di 830,8 milioni di euro nell’arco di otto anni.
Tuttavia, il trend non è stato lineare, ma caratterizzato da una fase di
espansione fino al 2020, seguita da un crollo significativo nel 2021 e una
lieve ripresa nel 2022. Il settore comprende una vasta gamma di servizi
finanziari di supporto, come la gestione di fondi, le attività di consulenza,
la mediazione creditizia e assicurativa, la gestione di pagamenti e altri
servizi connessi alla finanza e alle assicurazioni. La sua evoluzione riflette
le trasformazioni strutturali del sistema finanziario, l’impatto della
regolamentazione, la digitalizzazione e le dinamiche macroeconomiche.
Nel 2014, il valore aggiunto del settore era pari
a 15,61 miliardi di euro. L’anno successivo si registra un lieve calo
dell’1,6%, con una perdita di 249,8 milioni di euro, che porta il valore
aggiunto a 15,36 miliardi di euro. Questo ridimensionamento potrebbe essere
attribuito a una fase di consolidamento del settore, con una riduzione
dell’attività di alcuni operatori o una riorganizzazione delle strutture
finanziarie a seguito delle riforme normative avviate negli anni precedenti.
Nel 2016, il settore torna a crescere con un
aumento del 6,01%, pari a 924,4 milioni di euro, raggiungendo 16,29 miliardi di
euro. Questo incremento è legato alla ripresa del comparto finanziario e
all’aumento della domanda di servizi di consulenza e intermediazione, spinti
dalla crescente complessità della regolamentazione finanziaria e dalla
necessità per le imprese e i privati di accedere a strumenti di gestione più
sofisticati.
Il 2017 segna un’ulteriore espansione del 6,26%,
con un valore aggiunto che sale a 17,31 miliardi di euro. Questo trend positivo
prosegue nel 2018, anche se con un ritmo più moderato del 2,9%, portando il
valore aggiunto a 17,81 miliardi di euro. La crescita del settore è sostenuta
dall’aumento della gestione patrimoniale e dall’espansione delle piattaforme di
pagamento e intermediazione, alimentate dalla digitalizzazione dei servizi
finanziari.
Il 2019 rappresenta un anno di forte espansione,
con un aumento del 7,17% e un valore aggiunto che raggiunge i 19,09 miliardi di
euro. Questa crescita è in parte attribuibile alla crescente diffusione dei
pagamenti digitali, alle nuove tecnologie fintech e alla maggiore domanda di
servizi assicurativi e di investimento. L’evoluzione della normativa
finanziaria ha inoltre favorito il consolidamento di alcuni segmenti di
mercato, creando opportunità per operatori specializzati nella consulenza
finanziaria e nella gestione dei rischi.
Nel 2020 il settore continua a crescere, sebbene
a un ritmo più contenuto, con un incremento dell’1,81% e un valore aggiunto di
19,43 miliardi di euro. Questo dato è particolarmente significativo
considerando che il 2020 è stato l’anno della pandemia di COVID-19, che ha
determinato un forte shock economico globale. L’andamento positivo è stato
favorito dall’accelerazione della digitalizzazione nel settore finanziario e dall’aumento
della domanda di servizi di consulenza per la gestione del rischio, in un
contesto di incertezza economica e volatilità dei mercati.
Il 2021 segna una svolta negativa per il settore,
con un drastico calo del 15,4% e una perdita di 2,99 miliardi di euro, che
porta il valore aggiunto a 16,44 miliardi di euro. Questo crollo è
probabilmente legato alla normalizzazione dell’attività economica dopo il boom
dei servizi finanziari digitali durante la pandemia, ma anche a una riduzione
della redditività in alcuni comparti, dovuta alla crescita dei tassi di
interesse e alle difficoltà delle imprese nel far fronte agli obblighi
finanziari post-crisi.
Nel 2022 si registra una lieve ripresa, con un
incremento dello 0,03% e un valore aggiunto che si stabilizza a 16,44 miliardi
di euro. Questo dato suggerisce che il settore sta cercando un nuovo equilibrio
dopo le forti oscillazioni degli anni precedenti, in un contesto caratterizzato
da nuove sfide, come l’inflazione, l’aumento del costo del credito e la regolamentazione
sempre più stringente delle attività finanziarie.
Dal punto di vista industriale, il settore delle
attività ausiliarie dei servizi finanziari e assicurativi è stato fortemente
influenzato dalla digitalizzazione e dall’innovazione tecnologica. L’ascesa del
fintech ha trasformato profondamente il mercato, introducendo nuovi modelli di
business basati su piattaforme digitali, intelligenza artificiale e analisi dei
big data. Questo ha favorito la crescita di nuovi operatori, ma ha anche
aumentato la pressione competitiva sulle istituzioni finanziarie tradizionali,
che hanno dovuto accelerare la loro trasformazione digitale per rimanere
competitive.
Un altro fattore chiave è stato l’aumento della
regolamentazione, che ha reso il settore più sicuro e trasparente, ma ha anche
aumentato i costi di conformità per le imprese, limitando la redditività di
alcuni segmenti di mercato. Normative come il GDPR per la protezione dei dati,
la PSD2 per i pagamenti digitali e le direttive europee sulla vigilanza bancaria
hanno imposto nuovi standard di sicurezza e trasparenza, creando opportunità
per le aziende in grado di offrire servizi conformi e altamente tecnologici, ma
penalizzando le realtà meno strutturate.
Dal punto di vista della politica industriale, il
settore rappresenta un pilastro fondamentale per la stabilità e l’efficienza
del sistema finanziario italiano. Per sostenere la crescita delle attività
ausiliarie dei servizi finanziari, sarebbe utile adottare misure che
incentivino l’innovazione e l’adozione di nuove tecnologie, attraverso
finanziamenti per le startup fintech e agevolazioni fiscali per le imprese che
investono in digitalizzazione.
Un altro ambito in cui la politica industriale
potrebbe intervenire riguarda la formazione e lo sviluppo delle competenze nel
settore finanziario. L’evoluzione delle tecnologie e la crescente complessità
della regolamentazione richiedono professionisti altamente qualificati, con
competenze avanzate in materia di analisi dei dati, cybersecurity e gestione
del rischio. Programmi di formazione specifici e collaborazioni tra istituzioni
accademiche e aziende potrebbero contribuire a rafforzare la competitività del
settore.
Infine, la politica industriale potrebbe favorire
una maggiore integrazione del settore finanziario italiano con quello europeo e
globale, attraverso la promozione di sinergie tra banche, assicurazioni e
operatori fintech, facilitando l’accesso ai mercati internazionali per le
imprese italiane del comparto. In un contesto sempre più globalizzato, la competitività
del settore dipenderà dalla capacità di innovare, adattarsi alle nuove
normative e sfruttare le opportunità offerte dalla digitalizzazione.
In conclusione, il settore delle attività
ausiliarie dei servizi finanziari e assicurativi in Italia ha registrato una
crescita complessiva nell’ultimo decennio, ma con forti oscillazioni legate a
fattori macroeconomici, tecnologici e normativi. Dopo un’espansione
significativa fino al 2020, il crollo del 2021 ha evidenziato la volatilità del
comparto, mentre il 2022 ha segnato una stabilizzazione in attesa di nuovi
sviluppi. Per garantire una crescita sostenibile e competitiva, sarà
fondamentale un mix di innovazione, regolamentazione equilibrata e strategie di
sviluppo industriale che permettano all’Italia di rafforzare il proprio sistema
finanziario e assicurativo in un contesto sempre più digitale e interconnesso.
Fonte: ISTAT
Link:
www.istat.it
Metodo:
Prezzi Costanti 2020.
Attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività
assicurative |
|||
Milioni di euro |
Variazione Assoluta |
Variazione Percentuale |
|
2014 |
15.618,70 |
||
2015 |
15.368,90 |
-249,8 |
-1,6 |
2016 |
16.293,30 |
924,4 |
6,01 |
2017 |
17.312,70 |
1.019,40 |
6,26 |
2018 |
17.814,10 |
501,4 |
2,9 |
2019 |
19.091,90 |
1.277,80 |
7,17 |
2020 |
19.436,70 |
344,8 |
1,81 |
2021 |
16.443,80 |
-2.992,90 |
-15,4 |
2022 |
16.449,50 |
5,7 |
0,03 |
2014-2022 |
830,8 |
5,32 |
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