I dati sulle basic tax allowances raccolti dall'OCSE
per il 2023 offrono una panoramica interessante su un aspetto fondamentale dei
sistemi fiscali dei Paesi membri. La basic tax allowance rappresenta la soglia
di reddito non soggetta a tassazione che viene automaticamente dedotta dalla
base imponibile, fungendo da strumento di protezione per i redditi più bassi e
da elemento di semplificazione del sistema fiscale. Analizzando i dati si nota
immediatamente come non tutti i Paesi prevedano una basic tax allowance. In
particolare, Austria, Cile, Costa Rica, Israele e Türkiye mostrano valori pari
a zero, indicando l’assenza di una detrazione di base automatica sul reddito da
lavoro. In questi Paesi la protezione dei redditi bassi viene evidentemente
affidata ad altri strumenti, come scaglioni di aliquote più favorevoli, crediti
d’imposta o misure assistenziali esterne al sistema fiscale ordinario.
Nel gruppo dei Paesi che invece adottano una basic
allowance standardizzata emergono differenze significative in termini sia di
valore nominale sia di impostazione. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito la
basic allowance rappresenta una componente centrale della struttura fiscale.
Negli Stati Uniti il valore della detrazione di base per un lavoratore single è
di 13.850 dollari, una cifra consistente che riduce fortemente la base
imponibile per una vasta parte della popolazione. Nel Regno Unito la soglia è
fissata a 12.570 sterline, anch’essa elevata, confermando la forte tradizione
anglosassone di utilizzare strumenti di no-tax area per garantire equità
fiscale e semplicità amministrativa. Entrambi i Paesi applicano la stessa
soglia a prescindere dal livello di reddito tra quelli considerati (67%, 100% o
167% del salario medio), segnalando un approccio universale alla protezione del
reddito di base.
Tra i Paesi europei, spicca il caso della Svezia dove
il valore della basic allowance varia in funzione del reddito. Un single con
reddito al 67% del salario medio gode di una detrazione di 22.500 corone,
mentre tale importo si riduce a 15.400 corone per i redditi pari o superiori al
salario medio. Questa configurazione riflette una chiara volontà di rafforzare
la progressività del sistema fiscale, tutelando maggiormente i redditi bassi e
riducendo il beneficio fiscale per i redditi più elevati. Un modello analogo,
seppure con numeri molto più contenuti, si osserva nei Paesi baltici come
Lettonia e Lituania, dove le basic allowances sono presenti ma decrescono
all’aumentare del reddito, fino ad azzerarsi per i livelli più alti.
In Asia, Giappone e Corea adottano detrazioni di base
piuttosto uniformi e significative. In Giappone ogni lavoratore single
beneficia di una basic allowance di 480.000 yen, indipendentemente dal reddito.
In Corea del Sud il valore sale a 1.500.000 won, anch’esso costante tra i
diversi livelli di reddito osservati. Questi dati evidenziano un'impostazione
che cerca di semplificare la struttura fiscale e di garantire una riduzione
minima della base imponibile a una platea molto ampia di contribuenti.
La situazione in Colombia merita particolare
attenzione. Qui la basic allowance risulta piuttosto elevata in valore
assoluto, pari a circa 5.398.000 pesos colombiani per un lavoratore con reddito
medio, aumentando ulteriormente per i lavoratori con figli. Questo evidenzia
una politica fiscale che cerca di compensare l’alta diseguaglianza dei redditi
attraverso strumenti di alleggerimento diretto della pressione fiscale sulle
fasce più deboli. La presenza di una basic allowance significativa in Colombia
contrasta con l’assenza totale di una soglia di esenzione in altri Paesi
latinoamericani come Cile e Costa Rica.
In diversi Paesi europei continentali si osservano
basic allowances modeste sia in termini assoluti sia relativi. In Portogallo il
valore è di circa 4.104 euro, molto simile a quello registrato in Messico, pari
a circa 4.534 pesos messicani, seppure in economie con potere d’acquisto molto
diverso. Slovenia, Slovacchia e Lussemburgo applicano basic allowances di
valore nominale contenuto ma universali, senza variazione in funzione del
reddito o della composizione familiare. In Slovenia, ad esempio, la soglia è
fissata a 5.000 euro indipendentemente dal reddito del lavoratore, mentre in
Slovacchia oscilla leggermente, riducendosi per i redditi più alti, un segnale
di aggiustamento progressivo all’interno del sistema.
Un altro aspetto importante da considerare è il
diverso peso che le basic allowances assumono nei vari contesti in relazione al
salario medio nazionale. Nei Paesi ad alto reddito come Stati Uniti, Regno
Unito o Svezia, l’importo della basic allowance rappresenta una frazione
significativa del salario medio, riducendo efficacemente l’imposta dovuta per
ampie fasce di lavoratori. In Paesi a reddito più basso o con salari medi
contenuti, come in Colombia o in Lettonia, anche se l'importo assoluto delle
basic allowances appare consistente, il loro effetto percentuale sul reddito
complessivo può essere ancora più rilevante, funzionando da strumento decisivo
di protezione sociale fiscale.
In alcuni Paesi l'importo della basic allowance varia
anche in base alla presenza di figli, ma questa pratica non è particolarmente
diffusa nei dati analizzati per il 2023. La maggior parte dei Paesi OCSE,
infatti, sembra preferire mantenere la basic allowance come uno strumento
neutrale rispetto alla composizione familiare, riservando la modulazione degli
sgravi fiscali a deduzioni o crediti separati legati alla presenza di figli o
altri familiari a carico.
In conclusione, l’analisi delle basic tax allowances
nei Paesi OCSE mostra una grande varietà di approcci, rispecchiando modelli di
politica fiscale diversi, obiettivi redistributivi differenti e concezioni
diverse di equità fiscale. In alcuni sistemi, la basic allowance costituisce un
pilastro fondamentale della struttura impositiva, riducendo drasticamente la
pressione fiscale sui redditi bassi e medi. In altri sistemi, essa è marginale
o addirittura assente, lasciando il compito della progressività ad altri
strumenti come aliquote scalari, tax credits o deduzioni specifiche. Questa
varietà evidenzia come la fiscalità sul lavoro sia un terreno di grande
diversità politica ed economica, dove scelte di struttura e valori sociali
profondamente differenti si riflettono nella configurazione tecnica dei sistemi
tributari.
Link: https://data-explorer.oecd.org/
Fonte: OCSE
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