I dati
relativi alle standard tax allowances nei Paesi OCSE per il 2023 forniscono
un'interessante prospettiva sulle strategie di riduzione della base imponibile
applicate ai redditi da lavoro. Le tax allowances, ovvero le detrazioni
standard riconosciute prima del calcolo delle imposte sul reddito,
rappresentano uno degli strumenti principali attraverso cui i governi modulano
la progressività del sistema fiscale e garantiscono una forma di protezione
minima al reddito dei contribuenti, in particolare dei lavoratori a basso e
medio reddito. Analizzando i dati forniti, emerge una forte eterogeneità tra i
Paesi, sia nella presenza stessa di queste deduzioni standardizzate sia nel
loro ammontare relativo al reddito medio. In diversi Paesi, come Australia, Irlanda,
Nuova Zelanda e Repubblica Ceca, non risultano applicate detrazioni standard
per i lavoratori single, indipendentemente dal loro livello di reddito,
suggerendo una struttura fiscale che concentra la progressività su altri
strumenti, come scaglioni di aliquota o crediti d'imposta diretti. Al
contrario, Paesi come Corea, Norvegia, Danimarca e Stati Uniti presentano
livelli molto elevati di allowances, che incidono significativamente sulla
determinazione del reddito imponibile.
Un caso
particolarmente rilevante è quello della Corea del Sud, dove le detrazioni
standard per un lavoratore single che percepisce il 100% del salario medio
ammontano a oltre 19 milioni di won, un valore estremamente elevato anche
tenendo conto del differente livello dei salari medi nazionali e del costo
della vita. Questo dato riflette una politica fiscale orientata ad alleggerire
il carico fiscale lordo in modo marcato già in fase di determinazione della
base imponibile, rendendo il sistema più favorevole ai lavoratori. Una situazione
analoga si osserva in Norvegia, dove l'allowance standard è uniforme e pari a
184.050 corone norvegesi per ogni lavoratore, indipendentemente dalla presenza
di figli o dal livello di reddito in esame. Questo approccio uniformemente alto
tende a semplificare il sistema fiscale e ad assicurare un livello di
protezione fiscale di base relativamente elevato a tutta la popolazione
lavorativa.
Molto
interessante è il quadro offerto da Paesi come la Germania e la Francia, dove
le tax allowances aumentano in modo proporzionale con il reddito. In Germania,
ad esempio, un lavoratore al 67% del salario medio gode di una detrazione
standard di 8.909 euro, che sale a 12.747 euro per chi è al 100% e a 15.317
euro per chi raggiunge il 167% del salario medio. Questo meccanismo riflette
una struttura fiscale pensata per garantire una certa progressività anche
attraverso la dinamica delle detrazioni, adattando la protezione fiscale al
livello di reddito. In Francia si osserva un andamento simile, con una
detrazione di circa 7.623 euro per il lavoratore al 67% del salario medio e di
quasi 18.784 euro per il lavoratore al 167%, evidenziando così una maggiore
tutela fiscale per i redditi più elevati, che comunque sopportano una pressione
fiscale marginale più elevata.
Dall'altro
lato dello spettro si collocano quei Paesi che prevedono detrazioni molto basse
o nulle. L'Australia, ad esempio, non prevede alcuna detrazione standard per i
lavoratori, basandosi piuttosto su un sistema di no-tax threshold e crediti
d'imposta specifici che intervengono successivamente nella definizione
dell'imposta netta. La stessa impostazione si riscontra in Irlanda e Nuova
Zelanda, segnalando una scelta di policy che punta a semplificare la base
imponibile ma a complicare leggermente la fase di calcolo effettivo
dell'imposta dovuta. In Canada la detrazione standard è estremamente modesta,
intorno ai 631 dollari canadesi, un valore che risulta alquanto basso se
confrontato con la media OCSE e che sottolinea una diversa modalità di sostegno
fiscale, probabilmente affidata in misura maggiore a tax credits rimborsabili o
altre forme di intervento mirato.
Un altro
aspetto degno di nota riguarda l'attenzione riservata alle famiglie con figli.
In alcuni Paesi, come la Germania, la Colombia o la Spagna, i livelli di
allowances variano sensibilmente se si considera la presenza di figli,
aumentando il beneficio fiscale per chi ha oneri familiari. Questo approccio,
tuttavia, non è universale: in molti altri Paesi, le allowances per un
lavoratore single con due figli sono identiche a quelle per un single senza
figli, suggerendo che il supporto ai carichi familiari venga gestito
principalmente attraverso altri strumenti, come le detrazioni per figli a
carico o trasferimenti monetari diretti. In Colombia, ad esempio, si nota una
detrazione molto più alta per un lavoratore con figli rispetto a un single
senza figli, con una standard allowance che passa da 7.276.000 pesos a oltre
10.982.000 pesos, indicando una chiara volontà di supportare fiscalmente le
famiglie.
Analizzando
i Paesi nordici, emerge una tendenza a mantenere livelli elevati di allowances,
anche se con alcune particolarità. In Danimarca, la detrazione standard è pari
a 39.046 corone danesi per un lavoratore medio, ma sale ulteriormente per
redditi più elevati, mentre in Svezia si riscontra una curiosa anomalia, con
una allowance più alta per i lavoratori a basso reddito (22.500 corone)
rispetto a quelli a reddito medio o alto (15.400 corone). Questo modello
riflette un’impostazione fiscale fortemente progressiva e orientata alla tutela
delle fasce più deboli.
Nei Paesi
mediterranei come Italia, Spagna, Portogallo e Grecia, le allowances standard
risultano generalmente più modeste. In Italia, ad esempio, il valore per un
lavoratore al 100% del salario medio è inferiore ai 2.000 euro, mentre in
Grecia la detrazione corrispondente è di circa 3.264 euro. Questi importi
contenuti, se rapportati al reddito medio, evidenziano una minore capacità del
sistema fiscale di ridurre la base imponibile iniziale, accentuando la
necessità di altri interventi redistributivi per garantire equità.
Nel Regno
Unito e negli Stati Uniti si osservano modelli di allowances abbastanza
omogenei. Nel Regno Unito la detrazione standard è pari a 12.570 sterline per
tutti i lavoratori, indipendentemente dal reddito o dalla presenza di figli.
Negli Stati Uniti la standard deduction per il 2023 è di 13.850 dollari per i
single, cifra che cresce per chi ha carichi familiari, rispecchiando un sistema
fortemente ancorato al concetto di tax neutrality individuale ma attento ai
bisogni familiari.
Il caso
della Svizzera risulta particolarmente interessante: qui le allowances variano
sensibilmente con il reddito, passando da circa 17.234 franchi a oltre 27.899
franchi per chi raggiunge il 167% del salario medio. Questo trend evidenzia un
sistema che cerca di modulare la protezione fiscale in funzione della capacità
contributiva individuale, mantenendo tuttavia una struttura molto favorevole ai
contribuenti rispetto ad altri Paesi europei.
In sintesi,
l’analisi delle standard tax allowances nei Paesi OCSE mostra come questo
strumento fiscale venga utilizzato in modi molto diversi per raggiungere
obiettivi di politica economica e sociale. Alcuni Paesi privilegiano la
semplicità e l’uniformità, altri optano per sistemi differenziati e
progressivi. Le allowances costituiscono una leva importante nella
determinazione della pressione fiscale effettiva, influenzando direttamente il
reddito disponibile dei lavoratori. Comprendere le dinamiche che sottendono alla
definizione e alla modulazione delle detrazioni standard consente di valutare
più compiutamente l’efficacia e l’equità dei diversi sistemi fiscali, nonché il
loro impatto sulla redistribuzione del reddito e sul funzionamento dei mercati
del lavoro.
Fonte: OCSE
Link: https://data-explorer.oecd.org/
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