Passa ai contenuti principali

L'assenza di detrazioni familiari nei regimi fiscali contemporanei

 

I dati relativi alle married or head of family tax allowances nei Paesi OCSE per il 2023 mostrano un quadro estremamente essenziale e limitato. L'allowance per matrimonio o per il capo famiglia rappresenta uno strumento fiscale che permette di ridurre la base imponibile per coloro che sono sposati o che hanno a carico un nucleo familiare, riconoscendo implicitamente l'onere economico aggiuntivo rispetto ai contribuenti single. Tuttavia, dai dati forniti, emerge che nella maggior parte dei Paesi osservati questo tipo di detrazione standard non viene applicato o viene applicato solo in condizioni molto specifiche.

In Costa Rica, Giappone, Corea del Sud, Slovacchia e Svizzera non risultano previste married or head of family allowances, indipendentemente dal reddito del contribuente o dalla presenza di figli. Questo approccio riflette una scelta politica chiara di neutralità fiscale rispetto allo status familiare, basata sull’idea che il sistema tributario debba concentrarsi esclusivamente sulla capacità contributiva individuale senza introdurre variazioni legate alla condizione civile o alla struttura del nucleo familiare. In questi Paesi il sostegno ai nuclei familiari avviene generalmente attraverso altri strumenti come trasferimenti monetari, agevolazioni specifiche per figli a carico, crediti d’imposta oppure prestazioni sociali.

In Germania e in Spagna si osservano invece eccezioni interessanti. In Germania, per i lavoratori con figli e con un reddito pari al 67% della media, è prevista una married or head of family allowance pari a 4.500 euro. Questo valore, applicato solo in specifici casi familiari, segnala un sistema fiscale che cerca di tener conto in misura limitata degli oneri familiari, pur mantenendo una struttura fondamentalmente individuale. Il sistema tedesco, infatti, è generalmente conosciuto per il principio dello splitting, cioè la tassazione congiunta dei redditi dei coniugi, piuttosto che per l’uso massiccio di detrazioni di base per status familiare. L'adozione di un’allowance in casi selezionati va quindi interpretata come uno strumento complementare a una logica di perequazione fiscale più ampia.

In Spagna si registra un comportamento analogo, ma con importi inferiori. In presenza di figli e reddito al 67% del salario medio, viene concessa una married or head of family allowance pari a 2.150 euro. Anche qui il valore è limitato e circoscritto a condizioni familiari specifiche, segno che il sistema fiscale spagnolo riconosce il carico familiare, ma preferisce agire attraverso misure dirette, come detrazioni per figli o assegni familiari, piuttosto che tramite un'ampia no-tax area legata allo stato civile.

In generale, il quadro che emerge dai dati è quello di una sostanziale marginalità delle married or head of family allowances nei sistemi fiscali dei Paesi analizzati. L’assenza di una detrazione sistematica per i contribuenti sposati o capofamiglia segnala un trend consolidato nei regimi fiscali moderni: privilegiare l’equità orizzontale tra individui a parità di reddito imponibile e intervenire eventualmente sul sostegno ai carichi familiari attraverso meccanismi specifici e non attraverso l’imposta sul reddito generalizzata. Questo modello riflette una visione della fiscalità improntata all’individualizzazione, in cui ogni contribuente è tassato in base alla propria capacità contributiva, senza attribuire automaticamente benefici fiscali derivanti dallo stato civile.

Tuttavia, la presenza anche se limitata di allowances in Paesi come Germania e Spagna indica che esistono ancora tradizioni fiscali sensibili al tema della solidarietà familiare, benché espresse in forme più mirate e meno pervasive rispetto al passato. In un contesto internazionale caratterizzato da cambiamenti demografici profondi, come l'invecchiamento della popolazione, la riduzione delle nascite e l'aumento dei nuclei monoparentali, la riflessione su come e se il sistema fiscale debba continuare a riconoscere esplicitamente lo status familiare acquista un'importanza crescente.

In conclusione, il dato principale che emerge da questa analisi è che le married or head of family tax allowances, nel 2023, sono poco diffuse, di entità modesta laddove presenti e applicate solo a condizioni particolari. I sistemi fiscali analizzati sembrano orientarsi verso l’individualizzazione della tassazione e affidano il sostegno alle famiglie a strumenti diversi dall’abbattimento diretto della base imponibile legato al matrimonio o alla presenza di figli. Questo trend riflette un’evoluzione della fiscalità coerente con i mutamenti sociali in corso, ma apre anche interrogativi sul futuro delle politiche di supporto familiare in un’epoca di crescenti sfide demografiche ed economiche.

 

Fonte: OCSE

Link: https://data-explorer.oecd.org/











Commenti

Post popolari in questo blog

Il Cuneo Fiscale nei Principali Paesi OCSE nel 2024

  I dati mostrano l’evoluzione del tax wedge medio – cioè l’incidenza percentuale delle imposte sul lavoro rispetto al costo totale del lavoro – per un lavoratore single senza figli, con un reddito pari al 100% del salario medio, in un campione ampio di Paesi OCSE, nel periodo 2015–2024. Questo indicatore è centrale per comprendere l’onere fiscale sul lavoro e il suo impatto sull’economia, sull’occupazione e sulla competitività. L’analisi mostra un panorama piuttosto eterogeneo. I Paesi OCSE si collocano su un ampio spettro, che va da chi applica una pressione fiscale minima, come Colombia e Cile, fino a chi presenta carichi elevati, come Belgio e Germania. Nonostante le differenze strutturali tra i sistemi fiscali, è possibile individuare alcune tendenze comuni e differenziazioni regionali e temporali. Cominciando dai Paesi con le pressioni fiscali più alte, il Belgio resta costantemente in cima alla classifica per tutta la serie temporale, pur mostrando un leggero trend dis...

Trend globali nella produzione di nuovi medici

  Il lungo arco temporale compreso tra il 1980 e il 2023 offre uno sguardo ricco di dettagli sull’evoluzione della formazione dei medici in numerosi paesi, misurata in laureati in medicina per 100 000 abitanti. All’inizio degli anni Ottanta diverse nazioni presentavano livelli di ingresso nelle facoltà di medicina piuttosto elevati, con alcuni picchi record, mentre altre registravano numeri più contenuti. Nel corso dei decenni successivi il quadro si è fatto più sfaccettato: a un’estensione e a un potenziamento delle politiche di reclutamento hanno fatto da contraltare oscillazioni legate a riforme accademiche, crisi economiche, ristrutturazioni dei sistemi sanitari e flussi migratori di professionisti. Dall’analisi emerge un generale trend di aumento della produzione di nuovi medici a livello mondiale, benché con intensità e momenti diversi a seconda delle regioni e dei contesti nazionali, riflettendo scelte politiche, bisogni demografici e dinamiche di mercato. A livello comple...

Nord e Sud a confronto: differenze territoriali nei tassi di adeguata alimentazione

  ·          Le regioni del Nord mantengono livelli elevati, ma mostrano cali significativi negli ultimi anni. ·          Il Mezzogiorno registra valori più bassi, con Calabria e Abruzzo in miglioramento, Basilicata in forte calo. ·          Crisi economiche , pandemia e stili di vita hanno inciso profondamente sull’ adeguata alimentazione degli italiani.   L’analisi dei dati relativi all’adeguata alimentazione in Italia nel periodo compreso tra il 2005 e il 2023, misurata attraverso i tassi standardizzati per 100 persone, restituisce un quadro piuttosto articolato, con forti differenze territoriali, variazioni cicliche e trend di lungo periodo che denotano dinamiche sociali, economiche e culturali. Nel Nord e nel Centro i livelli sono generalmente più elevati rispetto al Mezzogiorno, ma anche qui emergono oscillazioni notevoli. In alcune regi...