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Visualizzazione dei post da settembre, 2025

Carceri italiane, un problema irrisolto: progressi al Centro-Nord, criticità persistenti al Sud

  Toscana, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige registrano riduzioni significative, avvicinandosi alla soglia di equilibrio.   Lombardia, Puglia e Basilicata restano aree critiche, con sovraffollamento stabile o addirittura in aumento. L’Italia mostra un miglioramento complessivo, ma il problema resta strutturale e fortemente differenziato territorialmente.   L’analisi dei dati relativi all’affollamento degli istituti di pena nelle regioni italiane dal 2004 al 2023 evidenzia un quadro complesso, segnato da forti oscillazioni territoriali e da una tendenza generale alla riduzione, pur con significative eccezioni. Il fenomeno del sovraffollamento carcerario è un tema strutturale del sistema penitenziario italiano, oggetto di dibattito politico e giuridico da decenni, che coinvolge la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e l’efficacia stessa delle politiche penali. I valori espressi in percentuale misurano il rapporto tra detenuti presenti e posti regolamentari dispo...

La rappresentanza femminile nei comuni italiani: crescita disomogenea e fragilità strutturali

  ·          Veneto e Lombardia registrano le crescite più forti, superando il 30% di rappresentanza femminile. ·          Piemonte e Campania mostrano arretramenti significativi, evidenziando la fragilità dei progressi nella parità politica. ·          Lazio e Umbria raggiungono livelli record oltre il 38%, segnalando un consolidamento stabile della presenza femminile. L’analisi dei dati ISTAT-BES riguardanti la presenza femminile nella rappresentanza politica a livello locale tra il 2012 e il 2023 offre un quadro complesso, ricco di oscillazioni, di progressi talvolta consistenti e di arretramenti significativi che riflettono non solo le dinamiche politiche regionali, ma anche le difficoltà strutturali che le donne incontrano nell’accedere e mantenere ruoli decisionali nelle istituzioni locali. Questi valori, espressi in percentuale, ci permettono di oss...

Fiducia stabile e diffusa: l’evoluzione del rapporto con Forze dell’ordine e Vigili del fuoco in Italia (2012-2023)

  ·          La fiducia nelle Forze dell’ordine resta alta, stabile e diffusa in tutte le regioni italiane. ·          Calabria , Lazio e Molise mostrano i miglioramenti più consistenti, recuperando rispetto ai valori iniziali. ·          Eventi emergenziali come terremoti e pandemia hanno rafforzato ulteriormente il rapporto tra cittadini e istituzioni.   L’analisi dei dati relativi alla fiducia nelle Forze dell’ordine e nei Vigili del fuoco, rilevati da ISTAT-BES nel periodo compreso tra il 2012 e il 2023, mostra un quadro complessivamente stabile, con variazioni territoriali e temporali che riflettono non solo le dinamiche socioeconomiche locali, ma anche fattori più ampi legati al contesto nazionale e internazionale. Nel complesso, i valori oscillano su medie alte, generalmente comprese tra il 7 e il 7,5, segnalando un livello di fiducia costa...

Fiducia nel sistema giudiziario tra Nord e Sud: un percorso di crescita lenta e disomogenea

La fiducia nel sistema giudiziario cresce lentamente, con differenze regionali marcate tra Nord e Sud     I valori medi restano contenuti, raramente oltre 5, segnalando diffidenza persistente verso la giustizia.   Fattori culturali, politici e storici influenzano la percezione della giustizia oltre l’efficienza istituzionale. L’analisi dei dati relativi alla fiducia nel sistema giudiziario nelle regioni italiane dal 2011 al 2023 consente di riflettere su un fenomeno complesso che coinvolge sia dinamiche socio-istituzionali sia fattori culturali e territoriali. Nel periodo considerato, le valutazioni fornite dai cittadini mostrano un andamento variegato, caratterizzato da oscillazioni che riflettono da un lato la percezione dell’efficienza e dell’equità delle istituzioni giudiziarie, dall’altro l’influenza di contingenze politiche, scandali mediatici e crisi economiche che hanno contribuito a modellare il rapporto tra società civile e sistema della giustizia. In linea gene...

Incremento diffuso della fiducia nel Parlamento: variazioni più marcate in Sardegna, Piemonte e Abruzzo

La fiducia nel Parlamento italiano mostra tre fasi distinte: declino e stagnazione fino al 2014, ripresa graduale dal 2015 al 2018 e consolidamento con livelli record tra 2019 e 2023. Le differenze territoriali si attenuano nel tempo: il Sud e le regioni centrali raggiungono valori elevati, mentre alcune aree periferiche come Sardegna e Valle d’Aosta restano leggermente più basse. Eventi straordinari come la pandemia e l’avvio del PNRR hanno rafforzato la fiducia, evidenziando la natura dinamica e congiunturale del rapporto tra cittadini e istituzioni parlamentari.     L’analisi dei dati relativi alla fiducia nel Parlamento italiano, distribuiti su base regionale nel periodo compreso tra il 2011 e il 2023, consente di delineare un quadro complesso ma significativo delle dinamiche di legittimazione istituzionale e delle percezioni collettive nei confronti di una delle principali istituzioni della democrazia rappresentativa. La scala dei valori, che oscilla prevalentem...

Partiti e consenso: segnali di riabilitazione democratica nella società italiana contemporanea

·  Dal 2011 al 2023 cresce la fiducia nei partiti, ma con forti differenze regionali. ·  La fiducia resta fragile: persistono fratture territoriali e divari socio-politici tra Nord e Sud. ·  Il riavvicinamento ai partiti appare relativo, spesso guidato da leadership locali più che da contenuti. L’analisi dei dati relativi alla fiducia nei partiti politici nelle regioni italiane dal 2011 al 2023 evidenzia dinamiche territoriali e temporali complesse che meritano un’approfondita riflessione sociopolitica. L’andamento generale mostra una lenta ma costante crescita del livello di fiducia medio, partendo da valori mediamente molto bassi nei primi anni del decennio, oscillanti attorno al 2,2-2,5, per poi registrare un progressivo incremento, soprattutto a partire dal 2018, raggiungendo e superando in diversi casi la soglia del 3,5 nel 2023. Tale evoluzione suggerisce che, nonostante la diffusa sfiducia che storicamente ha contraddistinto il rapporto tra cittadini e parti...