Il settore
delle costruzioni si occupa della progettazione, realizzazione e manutenzione
di edifici e infrastrutture, contribuendo allo sviluppo economico e sociale.
Include attività residenziali, commerciali, industriali e opere pubbliche,
coinvolgendo imprese di varie dimensioni. Fortemente influenzato dai cicli
economici e dalle politiche governative, è strategico per innovazione e
sostenibilità. Negli ultimi anni, si è evoluto verso soluzioni più ecologiche e
tecnologiche, affrontando sfide come volatilità economica, complessità
normativa e carenza di competenze, con l'obiettivo di un equilibrio tra
crescita e sostenibilità.
Natalità e
mortalità delle imprese nel settore delle costruzioni. I dati relativi al
settore delle costruzioni nel periodo 2017-2022 evidenziano un andamento
dinamico, caratterizzato da variazioni significative nei tassi di natalità,
mortalità e turnover netto delle imprese. Questo settore, tradizionalmente
influenzato da fattori macroeconomici, politiche pubbliche e cicli economici,
ha mostrato una ripresa consistente negli ultimi anni, pur attraversando fasi
di difficoltà. Nel 2017, il settore delle costruzioni presenta un tasso di
natalità del 7,5% e un tasso di mortalità più elevato, pari all'8,7%. Questo si
traduce in un tasso netto di turnover negativo di -1,2%, con 6.117 imprese
cessate in più rispetto a quelle nate. Questo dato riflette un contesto
difficile, probabilmente influenzato dalla crisi economica degli anni
precedenti e da una stagnazione del mercato immobiliare. Nel 2018, la
situazione non migliora significativamente: il tasso di natalità aumenta
leggermente al 7,6%, ma il tasso di mortalità sale all’8,9%, con un turnover
netto negativo di -1,3%. Questo peggioramento può essere attribuito alla
lentezza della ripresa economica e a un mercato ancora caratterizzato da
incertezza. Il 2019 rappresenta una svolta per il settore. Per la prima volta
nel periodo analizzato, il tasso di natalità e quello di mortalità si
equilibrano all’8,2%, generando un tasso netto di turnover pari a 0%. Questo
risultato segna un punto di stabilizzazione, grazie a un miglioramento della
domanda e all'inizio di politiche di incentivo per il settore edilizio.
Tuttavia, nel 2020, con l'arrivo della pandemia di COVID-19, il settore subisce
un contraccolpo, anche se meno grave rispetto ad altri comparti. Il tasso di
natalità si riduce al 7,7%, ma il tasso di mortalità scende al 7,3%, portando a
un tasso netto di turnover positivo dello 0,4%. Questo dato può essere
interpretato come un effetto delle politiche di sostegno pubblico e degli
incentivi per la ristrutturazione edilizia, che hanno mitigato gli effetti
della crisi sanitaria ed economica. Il 2021 segna una forte ripresa per il
settore delle costruzioni. Il tasso di natalità balza al 9,7%, il valore più
alto del periodo, mentre il tasso di mortalità scende ulteriormente al 7,2%. Il
risultato è un tasso netto di turnover positivo del 2,5%, con un saldo di
12.773 imprese nate in più rispetto a quelle cessate. Questa crescita
significativa è strettamente legata a misure straordinarie come il Superbonus
110%, che ha stimolato una domanda senza precedenti per lavori di
ristrutturazione ed efficientamento energetico. Inoltre, la ripresa post-pandemia
e l'interesse per il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici
hanno creato condizioni favorevoli per le imprese del settore. Nel 2022, il
tasso di natalità si attesta al 9,2%, in lieve calo rispetto all'anno
precedente, ma ancora su livelli elevati. Il tasso di mortalità, invece, risale
leggermente al 7,3%, determinando un tasso netto di turnover positivo
dell'1,9%. Sebbene meno marcata rispetto al 2021, la crescita continua a essere
sostenuta dagli incentivi per l'edilizia e da un mercato immobiliare in
espansione. Tuttavia, il lieve aumento del tasso di mortalità potrebbe indicare
l'inizio di una fase di consolidamento, con alcune imprese meno competitive che
faticano a mantenersi sul mercato. In sintesi, il settore delle costruzioni ha
attraversato un periodo di difficoltà iniziale, seguito da una graduale
stabilizzazione nel 2019 e da una ripresa significativa dal 2020 in poi. La
forte crescita del 2021, sostenuta da incentivi pubblici e da una ripresa
economica generale, rappresenta un punto di svolta per il settore, che nel 2022
continua a mostrare segnali di solidità. Tuttavia, la sostenibilità di questa
crescita dipenderà dalla continuità degli incentivi, dalla capacità del settore
di innovare e dal contesto economico generale. Le politiche future dovranno
garantire un equilibrio tra supporto pubblico e sviluppo di un settore edilizio
più sostenibile e resiliente.
Imprese
nate al netto delle imprese cessate nel settore delle costruzioni. I dati
sulle imprese nate e cessate nel settore delle costruzioni dal 2017 al 2022
mostrano un'evoluzione significativa, evidenziando un cambiamento sostanziale
nelle dinamiche del settore. Nel 2017 e 2018, il saldo tra imprese nate e
cessate è negativo, rispettivamente con -6.117 e -6.288 imprese. Questi dati
riflettono una fase critica per il settore, caratterizzata da difficoltà
economiche e incertezze sul mercato, probabilmente legate alla lentezza della
ripresa economica dopo la crisi finanziaria e alla riduzione degli investimenti
in edilizia. Nel 2019, si osserva una svolta con un saldo positivo di 238
imprese nate in più rispetto a quelle cessate. Questo miglioramento segnala una
fase di stabilizzazione, sostenuta da un contesto economico più favorevole e da
iniziative che hanno incentivato l’attività edilizia. Tale tendenza si rafforza
nel 2020, nonostante l'impatto della pandemia di COVID-19, con un saldo
positivo di 2.129 imprese. Gli incentivi pubblici, come il Superbonus 110%, e
la crescente domanda di ristrutturazioni hanno mitigato gli effetti negativi
della crisi sanitaria, supportando la crescita del settore. Il 2021 rappresenta
un punto di svolta con un saldo record di 12.773 imprese nate in più rispetto a
quelle cessate. Questo risultato riflette l'impatto positivo degli incentivi
per l’efficientamento energetico e l’aumento della domanda nel settore
edilizio, spinto sia dalla ripresa economica generale che dall’attenzione
crescente verso la sostenibilità. Nel 2022, il saldo si riduce leggermente ma
rimane positivo, con 10.635 imprese. Questo indica che il settore delle
costruzioni continua a beneficiare di una fase di crescita, anche se il calo
rispetto al 2021 potrebbe segnalare l'inizio di una fase di consolidamento. Nel
complesso, i dati evidenziano una forte ripresa del settore dopo un periodo di
difficoltà, sostenuta da politiche mirate e da una rinnovata fiducia nel
mercato.
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