Le Manifatture a Medio-Bassa Tecnologia (MLT)
comprendono i settori industriali caratterizzati da un uso moderato di
tecnologie avanzate e da un livello di intensità innovativa inferiore rispetto
a quelli ad alta o medio-alta tecnologia. Questi settori si concentrano
principalmente sulla produzione di beni tradizionali, spesso con processi
produttivi consolidati e una minore dipendenza da investimenti significativi in
ricerca e sviluppo (R&S). Tra le industrie che rientrano nelle MLT si
trovano quelle legate alla produzione di metalli di base, prodotti in gomma e
plastica, carta, tessile, mobili e materiali da costruzione. Pur non
rappresentando il segmento più dinamico in termini di innovazione, le MLT
svolgono un ruolo cruciale nell’economia, sia per il contributo all’occupazione
che per il valore aggiunto generato, in particolare nei paesi con una forte
tradizione manifatturiera. La competitività di questi settori dipende spesso
dall’efficienza dei processi produttivi, dai costi di produzione contenuti e
dalla capacità di soddisfare le esigenze di mercato con prodotti
standardizzati. Tuttavia, le MLT devono affrontare sfide significative, come la
pressione della concorrenza internazionale, soprattutto dai paesi emergenti, e
l’adattamento a normative ambientali più stringenti. Nonostante il loro
posizionamento tecnologico intermedio, le Manifatture a Medio-Bassa Tecnologia
possono beneficiare di innovazioni incrementali, digitalizzazione e
miglioramenti nella gestione della produzione per rimanere competitive.
Natalità e
Mortalità delle Manifatture a Medio-Bassa Tecnologia (MLT) tra il 2017 ed il
2022. I dati relativi alle
Manifatture a Medio-Bassa Tecnologia (MLT) nel periodo 2017-2022 evidenziano
una tendenza costante di saldo negativo tra imprese nate e cessate, con una
perdita complessiva di 3.538 imprese in sei anni. Questo andamento riflette una
persistente difficoltà del settore nel mantenere un equilibrio tra nuovi
ingressi e uscite dal mercato, evidenziando problemi strutturali che potrebbero
influenzare la sostenibilità e la competitività delle MLT. Nel 2017 il saldo
negativo è stato relativamente contenuto, con 6.546 imprese nate e 6.792
cessate, per una differenza di -246. Tuttavia, nel 2018 si registra un
peggioramento significativo, con un saldo di -634, risultato di un aumento
delle cessazioni rispetto alle nuove aperture. La situazione si aggrava
ulteriormente nel 2019, quando il saldo raggiunge il valore peggiore del
periodo, -1.144, con un incremento marcato delle cessazioni (7.689) e una
stabilità nelle aperture di nuove imprese (6.545). Questo dato evidenzia la
crescente difficoltà del settore nel fronteggiare le sfide economiche e
competitive. Nel 2020, anno segnato dalla pandemia di COVID-19, il saldo rimane
fortemente negativo (-1.114), con un calo delle nuove imprese nate a 5.588, il
dato più basso dell’intero periodo. Sebbene il numero di cessazioni si riduca
leggermente rispetto al 2019, le nuove aperture non sono sufficienti a
riequilibrare la situazione. Nei due anni successivi si osserva una leggera
ripresa: nel 2021 e nel 2022 i saldi negativi sono rispettivamente di -193 e
-207, segnando una riduzione rispetto ai picchi negativi del biennio precedente.
Questo miglioramento, tuttavia, non è sufficiente a invertire il trend
complessivo. L'analisi complessiva del periodo mostra che il settore MLT ha
generato 37.780 nuove imprese a fronte di 41.318 cessazioni. Questo divario
accumulato riflette una debolezza strutturale del comparto, influenzata
probabilmente da fattori come la pressione competitiva internazionale, la
crescente automazione e digitalizzazione, e l’impatto delle crisi globali. Le
MLT, spesso caratterizzate da processi produttivi consolidati e da una minore
capacità di innovazione rispetto ai settori ad alta tecnologia, risentono di
una concorrenza particolarmente forte, soprattutto da parte di economie
emergenti in grado di offrire costi di produzione più bassi. I miglioramenti
osservati nel 2021 e nel 2022 suggeriscono che, nonostante le difficoltà, il
settore può trovare margini di ripresa attraverso interventi mirati. Investire
in innovazioni incrementali, ottimizzare i processi produttivi e promuovere la
sostenibilità ambientale potrebbero rappresentare strategie efficaci per
migliorare la competitività. Allo stesso tempo, politiche industriali che
favoriscano l’accesso al credito, la formazione del capitale umano e la
riduzione dei costi amministrativi potrebbero incentivare la nascita di nuove
imprese e ridurre il numero di cessazioni. In sintesi, i dati evidenziano un
settore in difficoltà che, pur mostrando segnali di resilienza negli anni più
recenti, necessita di un sostegno strutturale per invertire la tendenza
negativa e consolidare una crescita sostenibile. Le MLT, per il loro ruolo
significativo nell'economia manifatturiera, richiedono una maggiore attenzione
strategica per affrontare le sfide future.
Tassi di
natalità e mortalità delle imprese nelle manifatture a medio-bassa tecnologia
tra il 2017 ed il 2022. I dati sui tassi di natalità e mortalità delle
Manifatture a Medio-Bassa Tecnologia (MLT) nel periodo 2017-2022 mostrano una
tendenza caratterizzata da una natalità costantemente inferiore alla mortalità.
Questo squilibrio si riflette in un saldo medio negativo di -0,4, segnalando
una graduale contrazione del tessuto imprenditoriale del settore. Nel 2017, il
tasso di natalità era pari al 4,8%, appena inferiore al tasso di mortalità del
5%, per un saldo negativo di -0,2. Tuttavia, già nel 2018 si osserva un
peggioramento, con un incremento del tasso di mortalità al 5,2%, portando il
saldo a -0,4. Il 2019 rappresenta un punto critico, con il tasso di mortalità
che sale al 5,7%, mentre il tasso di natalità si mantiene stabile al 4,9%.
Questo aumento della mortalità porta a un saldo negativo più marcato di -0,8,
evidenziando le crescenti difficoltà del settore nell'assorbire le uscite. Nel
2020, l'anno segnato dalla pandemia di COVID-19, si registra un calo del tasso
di natalità al 4,1%, il valore più basso dell'intero periodo, mentre il tasso
di mortalità scende leggermente al 4,9%. Il saldo rimane comunque negativo a
-0,8, confermando le pressioni economiche derivanti dalla crisi globale. Nel
2021 e nel 2022 si osserva un lieve miglioramento. Il tasso di natalità risale
al 4,6% in entrambi gli anni, e il tasso di mortalità si riduce al 4,7% nel
2021 e al 4,8% nel 2022, portando i saldi negativi a -0,1 e -0,2
rispettivamente. La media complessiva del periodo mostra un tasso di natalità
del 4,6% e un tasso di mortalità del 5,1%, con un saldo negativo medio di -0,4.
Questi dati suggeriscono che, pur con segnali di stabilizzazione negli anni più
recenti, il settore rimane vulnerabile. Politiche mirate e strategie di
innovazione sono essenziali per favorire la nascita di nuove imprese e ridurre
il tasso di mortalità, promuovendo una crescita più sostenibile nel lungo
periodo.
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