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Visualizzazione dei post da maggio, 2025

Soli nel mondo: la crisi del supporto sociale tra generazioni e confini

  L'analisi dei dati relativi alla mancanza di supporto sociale percepita dalla popolazione nei diversi paesi e tra le varie fasce d’età rivela aspetti fondamentali del benessere relazionale e della coesione sociale a livello globale. Il supporto sociale, inteso come la presenza di persone affidabili su cui contare nei momenti di bisogno, è uno dei pilastri del benessere psicologico, della salute mentale e della resilienza individuale. L’indicatore "lack of social support" fornisce quindi un'informazione critica sulle fragilità relazionali di una società. I dati presentati confermano una tendenza già nota in letteratura: le carenze di sostegno sociale, pur variando ampiamente da paese a paese, tendono a crescere con l’età, pur con alcune eccezioni. Inoltre, in alcune nazioni la mancanza di supporto colpisce con particolare durezza anche le fasce più giovani e adulte, suggerendo vulnerabilità sistemiche piuttosto che legate solo all’invecchiamento. Iniziamo dalla fas...

Silenzi generazionali: la frattura tra cittadini e istituzioni

  I dati relativi alla percezione di non avere voce nel governo, suddivisi per fasce d’età e distribuiti tra diversi paesi, offrono una finestra importante sul senso di esclusione politica e sulla distanza percepita tra cittadini e istituzioni. Questa percezione, pur essendo soggettiva, è un potente indicatore della qualità della democrazia e della fiducia nel sistema politico. La tendenza generale che emerge da questi numeri è che, in molti paesi, una parte significativa della popolazione ritiene di non avere alcuna influenza sulle decisioni governative. Questo fenomeno appare trasversale rispetto all’età ma mostra anche delle specificità generazionali e culturali degne di analisi. È particolarmente preoccupante il fatto che in molte nazioni, soprattutto in Europa orientale e in America Latina, i livelli di esclusione percepita siano estremamente elevati, ben oltre il 50% in tutte le fasce d’età, con picchi drammatici tra le persone più anziane. Prendendo in esame l’Australia, s...

Percezione della salute in Europa: un confronto generazionale

  I dati dell’OCSE evidenziano una panoramica interessante sulla percezione positiva dello stato di salute tra le diverse fasce d’età — giovani, adulti di mezza età e anziani — in vari paesi, principalmente europei. In generale, si osserva che la percezione positiva della propria salute tende a diminuire con l’età, il che è atteso, ma con differenze significative da paese a paese che meritano una riflessione approfondita. Partendo dai giovani, in quasi tutti i paesi elencati la percentuale di persone che si percepiscono in buona salute è molto alta, spesso sopra l’85%, con casi estremi come la Grecia, l’Ungheria, l’Italia e la Slovacchia che superano il 95%. Ciò potrebbe riflettere sia una reale condizione fisica positiva tra i giovani sia un’ottimistica percezione soggettiva legata all’età. Tuttavia, ci sono eccezioni come la Danimarca e la Svezia, che si attestano rispettivamente al 74% e 75,7%, più basse rispetto alla media generale, suggerendo forse un’autovalutazione più esige...

L'equilibrio della felicità: come cambia la soddisfazione per la vita con l’età nei paesi OCSE

  I dati raccolti mostrano differenze significative tra le generazioni e tra le nazioni. In generale, nei paesi europei con sistemi di welfare consolidati e una buona qualità dei servizi pubblici, la soddisfazione per la vita si mantiene alta o addirittura cresce con l’età. In altri contesti, invece, la soddisfazione tende a calare nel passaggio alla vecchiaia, suggerendo problemi strutturali come l’accesso ai servizi sanitari, la solitudine o l’instabilità economica. Austria e Belgio mostrano una stabilità notevole nei livelli di soddisfazione: i punteggi restano attorno al 7,7 per tutte le fasce d’età. Questo indica una buona continuità della qualità della vita nel tempo, forse grazie alla solidità del sistema sanitario e alla protezione sociale. Cechia evidenzia un calo netto: da 7,98 nei giovani a 7,04 negli anziani. È uno dei cali più marcati, e potrebbe riflettere una difficoltà del sistema a garantire benessere agli over 65, specialmente in termini di assistenza o pens...

La notte e la paura: come cambia la percezione della sicurezza con l’età

  L’analisi dei dati relativi alla percezione di sicurezza notturna, suddivisi per fascia d’età nei diversi paesi, rivela un aspetto fondamentale della qualità della vita e del benessere soggettivo dei cittadini. Sentirsi al sicuro di notte è una dimensione essenziale della sicurezza personale e incide profondamente sul comportamento quotidiano, sulla libertà di movimento e sulla fiducia nella propria comunità e nelle istituzioni. I dati forniti mostrano una significativa varietà tra i paesi, ma anche all’interno delle fasce d’età, segnalando come la percezione della sicurezza sia un fenomeno complesso, influenzato non solo dal tasso reale di criminalità, ma anche da fattori culturali, mediatici, storici e individuali. In primo luogo, si osserva una generale tendenza per cui la fascia di mezza età è spesso quella in cui la percezione della sicurezza notturna è più alta. Questo può essere spiegato dal fatto che gli adulti di mezza età tendono a essere meno vulnerabili fisicamente ...

Il valore delle relazioni: sostegno sociale percepito tra giovani, adulti e anziani

  L’analisi dei dati relativi al sostegno sociale percepito tra le fasce di età giovani, adulte e anziane nei paesi OCSE e in alcune altre nazioni fornisce uno spaccato rilevante delle dinamiche relazionali e del capitale sociale delle popolazioni. Il sostegno sociale, qui espresso come la percentuale di persone che dichiarano di avere qualcuno su cui contare in caso di bisogno, rappresenta un importante indicatore di benessere soggettivo, coesione sociale e qualità della vita. L’elemento più immediatamente visibile nei dati è che, nella stragrande maggioranza dei paesi considerati, il livello di sostegno sociale percepito è molto alto in tutte le fasce d’età, generalmente sopra l’80% e spesso oltre il 90%. Questo suggerisce che, nonostante le sfide sociali ed economiche, molte società mantengono reti di supporto personale forti e stabili. Tuttavia, analizzando con maggiore dettaglio, emergono differenze notevoli tra i gruppi generazionali e tra i diversi paesi, che meritano di ess...

Democrazia percepita: chi si sente ascoltato nei governi del mondo?

  L’analisi dei dati relativi alla percezione di avere voce nel governo da parte dei cittadini nei paesi esaminati fornisce un’interessante panoramica sul grado di fiducia e partecipazione democratica tra le diverse fasce d’età. Il sentimento di “avere voce in capitolo” nelle decisioni governative è un indicatore fondamentale della qualità della democrazia percepita, del senso di cittadinanza attiva e del legame tra istituzioni e popolazione. I dati rivelano non solo variazioni consistenti tra paesi, ma anche importanti differenze generazionali. In molti casi, i giovani sembrano sentire più degli anziani di avere un ruolo, anche se ciò non è una costante. Al contrario, in alcuni paesi, tutte le fasce d’età mostrano un senso di disconnessione, che può essere sintomo di una crisi più ampia di rappresentanza o partecipazione. Cominciando dall’Australia, emerge un quadro interessante: i giovani e gli adulti di mezza età dichiarano in misura piuttosto simile, poco sopra il 50%, di ave...

SIGI 2023: un’analisi globale della disuguaglianza di genere nelle istituzioni sociali

  La Social Institutions and Gender Index (SIGI), sviluppata dall’OECD Development Centre, rappresenta una misura composita che valuta i livelli di discriminazione subiti dalle donne all’interno delle istituzioni sociali. Lo scopo principale di questo indice è andare oltre l’analisi delle sole disuguaglianze legali, includendo anche quelle formali e informali, che derivano da norme sociali, culturali e consuetudinarie. Il punteggio assegnato a ciascun paese varia da 0 a 100: un valore pari a 0 indica l’assenza totale di discriminazioni, mentre 100 rappresenta il massimo grado di disuguaglianza istituzionalizzata. La struttura del SIGI si basa su quattro dimensioni fondamentali. La prima è la discriminazione nella famiglia, che considera elementi come il matrimonio precoce, la poligamia e la divisione diseguale dei ruoli domestici. Segue l’integrità fisica limitata, dimensione che comprende la violenza domestica, le mutilazioni genitali femminili e le restrizioni alla libertà di m...