domenica 26 gennaio 2025

Analisi del settore commercio e servizi in Italia: impatti economici e trend dal 2014 al 2023

 

Il valore aggiunto nel settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio rappresenta la ricchezza generata dalle attività di distribuzione di beni, calcolata come la differenza tra il valore delle vendite e il costo dei beni e servizi intermedi utilizzati nel processo di vendita. Nella contabilità nazionale, il valore aggiunto del commercio contribuisce in modo significativo al prodotto interno lordo, riflettendo la capacità del settore di creare occupazione, stimolare i consumi e favorire la crescita economica. Il commercio all’ingrosso svolge un ruolo cruciale nella catena di approvvigionamento, fungendo da intermediario tra produttori e dettaglianti, mentre il commercio al dettaglio si occupa della vendita diretta ai consumatori finali, influenzando direttamente la domanda aggregata e le dinamiche di mercato. Le variazioni del valore aggiunto in questo settore sono strettamente legate a fattori economici come il reddito disponibile delle famiglie, l’andamento dei prezzi, le politiche fiscali e monetarie, nonché alle tendenze di consumo e all’evoluzione tecnologica. L'espansione dell’e-commerce e la digitalizzazione delle vendite hanno trasformato il settore, aumentando l’efficienza operativa e la competitività. Monitorare il valore aggiunto nel commercio è essenziale per comprendere l'andamento della domanda interna e per valutare l'efficacia delle politiche economiche a sostegno della crescita e della sostenibilità del sistema distributivo.

L'analisi dei dati relativi al valore aggiunto nel settore del commercio all'ingrosso e al dettaglio, della riparazione di autoveicoli e motocicli, del trasporto e magazzinaggio, nonché dei servizi di alloggio e ristorazione in Italia nel periodo 2014-2023 evidenzia una crescita complessiva significativa, pari a 106.550,90 milioni di euro, corrispondente a un incremento del 36,32%. Tuttavia, l'andamento del settore nel corso degli anni mostra dinamiche altalenanti, influenzate da vari fattori economici, sociali e sanitari. Nel 2014 il valore aggiunto era pari a 293.362,80 milioni di euro, e nel 2015 si è registrato un aumento di 8.231,50 milioni di euro, pari a una crescita del 2,81%. Questo primo incremento è riconducibile a un miglioramento del contesto economico generale e a una progressiva ripresa dei consumi interni, spinti da un clima di fiducia più favorevole e da una maggiore propensione alla spesa da parte delle famiglie. Nel 2016 la crescita si è ulteriormente consolidata, con un incremento di 12.400,40 milioni di euro, pari a un tasso di crescita del 4,11%, portando il valore complessivo a 313.994,70 milioni di euro. Questo periodo è stato caratterizzato da un'espansione della domanda nei settori del commercio e del trasporto, grazie anche all’incremento degli acquisti online e alla crescita del turismo interno ed estero. Anche il 2017 ha confermato questo trend positivo, con un aumento di 12.734,10 milioni di euro, corrispondente a una crescita del 4,06%, che ha portato il valore aggiunto a 326.728,80 milioni di euro. Le buone performance economiche del periodo sono state sostenute da un'espansione del settore della logistica, trainata dallo sviluppo dell'e-commerce e da una maggiore efficienza nelle catene di distribuzione. Il 2018 ha registrato una crescita più moderata rispetto agli anni precedenti, con un aumento di 5.908,60 milioni di euro, pari a una variazione dell'1,81%, raggiungendo un valore totale di 332.637,40 milioni di euro. Questo rallentamento può essere attribuito a un indebolimento della domanda interna e a un incremento della concorrenza nel settore del commercio al dettaglio, con un conseguente impatto sulla redditività delle imprese. Nel 2019 la crescita è ripresa a un ritmo più sostenuto, con un incremento di 11.196,10 milioni di euro, pari al 3,37%, portando il valore complessivo a 343.833,50 milioni di euro. L'anno è stato caratterizzato da una forte domanda di servizi legati al turismo e alla ristorazione, nonché da un'espansione delle attività di trasporto e logistica a supporto della crescente digitalizzazione dell'economia. Tuttavia, il 2020 ha rappresentato un punto di svolta negativo per il settore, a causa dell'impatto della pandemia di COVID-19. Il valore aggiunto è sceso drasticamente a 284.233,90 milioni di euro, registrando una contrazione di 59.599,60 milioni di euro, pari a una variazione negativa del 17,33%. Le misure di lockdown, le restrizioni ai viaggi e la chiusura forzata di numerose attività commerciali, in particolare nel settore dell’alloggio e della ristorazione, hanno determinato una contrazione senza precedenti, che ha colpito soprattutto le piccole e medie imprese. La crisi ha inoltre evidenziato la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento globali, con ripercussioni significative sul comparto del trasporto e della logistica. Con la progressiva uscita dalla fase più acuta della pandemia, il settore ha mostrato una netta ripresa nel 2021, con un incremento di 43.165,60 milioni di euro, pari al 15,19%, raggiungendo un valore di 327.399,50 milioni di euro. La ripresa è stata favorita dalle politiche di sostegno governativo, dalla riapertura delle attività commerciali e dalla ripresa della mobilità, che ha favorito in particolare il settore turistico e della ristorazione. Nel 2022 il valore aggiunto è cresciuto ulteriormente, raggiungendo 371.548,30 milioni di euro, con un incremento di 44.148,80 milioni di euro e una crescita del 13,48%. Questo dato conferma il forte recupero post-pandemico del settore, sostenuto dalla ripresa dei consumi, dal ritorno dei flussi turistici e dalla crescente domanda di servizi di trasporto e magazzinaggio, spinti dall'ulteriore espansione dell'e-commerce e dalla digitalizzazione delle attività logistiche. Nel 2023 la crescita ha continuato a ritmo sostenuto, seppur con un lieve rallentamento rispetto all'anno precedente, con un incremento di 28.365,40 milioni di euro, pari al 7,63%, portando il valore aggiunto a 399.913,70 milioni di euro. Questo risultato testimonia la resilienza del settore, che ha saputo adattarsi alle nuove sfide economiche, tra cui l'aumento dei costi energetici, l'inflazione e le incertezze geopolitiche internazionali. Il periodo 2014-2023 mostra quindi un quadro di crescita complessiva del settore, nonostante le difficoltà attraversate nel 2020. L'incremento totale di 106.550,90 milioni di euro e la crescita percentuale del 36,32% riflettono l'importanza strategica del comparto per l'economia italiana, contribuendo in modo significativo alla creazione di valore e all'occupazione. I settori del commercio, dei trasporti e della ristorazione hanno beneficiato delle tendenze emergenti, come la crescente domanda di servizi digitali, la personalizzazione dell’offerta commerciale e lo sviluppo di modelli di business innovativi basati sull'economia condivisa e sull'integrazione tra canali fisici e digitali. L'analisi dei dati mostra anche che la crescita del settore è strettamente legata alle dinamiche della domanda interna, alle politiche di incentivazione pubblica e alle trasformazioni tecnologiche, con un ruolo sempre più rilevante della digitalizzazione e della sostenibilità. In prospettiva futura, il settore dovrà affrontare nuove sfide, tra cui la transizione ecologica, la necessità di ridurre l'impatto ambientale delle attività di trasporto e logistica, e la crescente concorrenza nel commercio al dettaglio, sia fisico che online. La capacità di innovazione e di adattamento alle nuove esigenze dei consumatori sarà fondamentale per sostenere la crescita del valore aggiunto nel prossimo decennio, con un'attenzione particolare alla qualità del servizio, all'efficienza operativa e alla sostenibilità economica e ambientale.

Fonte: ISTAT

Link: www.istat.it




Valore aggiunto Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli, trasporto e magazzinaggio, servizi di alloggio e di ristorazione  in Italia

Esercizio

Miliardi di euro

Variazione assoluta

Variazione percentuale

2014

293.362,80

2015

301.594,30

8.231,50

2,81

2016

313.994,70

12.400,40

4,11

2017

326.728,80

12.734,10

4,06

2018

332.637,40

5.908,60

1,81

2019

343.833,50

11.196,10

3,37

2020

284.233,90

-59.599,60

-17,33

2021

327.399,50

43.165,60

15,19

2022

371.548,30

44.148,80

13,48

2023

399.913,70

28.365,40

7,63

2014-2023

106.550,90

36,32

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