Il valore aggiunto nel settore del commercio
all’ingrosso e al dettaglio rappresenta la ricchezza generata dalle attività di
distribuzione di beni, calcolata come la differenza tra il valore delle vendite
e il costo dei beni e servizi intermedi utilizzati nel processo di vendita.
Nella contabilità nazionale, il valore aggiunto del commercio contribuisce in
modo significativo al prodotto interno lordo, riflettendo la capacità del
settore di creare occupazione, stimolare i consumi e favorire la crescita
economica. Il commercio all’ingrosso svolge un ruolo cruciale nella catena di
approvvigionamento, fungendo da intermediario tra produttori e dettaglianti,
mentre il commercio al dettaglio si occupa della vendita diretta ai consumatori
finali, influenzando direttamente la domanda aggregata e le dinamiche di
mercato. Le variazioni del valore aggiunto in questo settore sono strettamente
legate a fattori economici come il reddito disponibile delle famiglie,
l’andamento dei prezzi, le politiche fiscali e monetarie, nonché alle tendenze
di consumo e all’evoluzione tecnologica. L'espansione dell’e-commerce e la
digitalizzazione delle vendite hanno trasformato il settore, aumentando
l’efficienza operativa e la competitività. Monitorare il valore aggiunto nel
commercio è essenziale per comprendere l'andamento della domanda interna e per
valutare l'efficacia delle politiche economiche a sostegno della crescita e
della sostenibilità del sistema distributivo.
L'analisi dei dati relativi al valore aggiunto
nel settore del commercio all'ingrosso e al dettaglio, della riparazione di
autoveicoli e motocicli, del trasporto e magazzinaggio, nonché dei servizi di
alloggio e ristorazione in Italia nel periodo 2014-2023 evidenzia una crescita
complessiva significativa, pari a 106.550,90 milioni di euro, corrispondente a
un incremento del 36,32%. Tuttavia, l'andamento del settore nel corso degli
anni mostra dinamiche altalenanti, influenzate da vari fattori economici, sociali
e sanitari. Nel 2014 il valore aggiunto era pari a 293.362,80 milioni di euro,
e nel 2015 si è registrato un aumento di 8.231,50 milioni di euro, pari a una
crescita del 2,81%. Questo primo incremento è riconducibile a un miglioramento
del contesto economico generale e a una progressiva ripresa dei consumi
interni, spinti da un clima di fiducia più favorevole e da una maggiore
propensione alla spesa da parte delle famiglie. Nel 2016 la crescita si è
ulteriormente consolidata, con un incremento di 12.400,40 milioni di euro, pari
a un tasso di crescita del 4,11%, portando il valore complessivo a 313.994,70
milioni di euro. Questo periodo è stato caratterizzato da un'espansione della
domanda nei settori del commercio e del trasporto, grazie anche all’incremento
degli acquisti online e alla crescita del turismo interno ed estero. Anche il
2017 ha confermato questo trend positivo, con un aumento di 12.734,10 milioni
di euro, corrispondente a una crescita del 4,06%, che ha portato il valore
aggiunto a 326.728,80 milioni di euro. Le buone performance economiche del
periodo sono state sostenute da un'espansione del settore della logistica,
trainata dallo sviluppo dell'e-commerce e da una maggiore efficienza nelle
catene di distribuzione. Il 2018 ha registrato una crescita più moderata
rispetto agli anni precedenti, con un aumento di 5.908,60 milioni di euro, pari
a una variazione dell'1,81%, raggiungendo un valore totale di 332.637,40
milioni di euro. Questo rallentamento può essere attribuito a un indebolimento
della domanda interna e a un incremento della concorrenza nel settore del
commercio al dettaglio, con un conseguente impatto sulla redditività delle
imprese. Nel 2019 la crescita è ripresa a un ritmo più sostenuto, con un
incremento di 11.196,10 milioni di euro, pari al 3,37%, portando il valore
complessivo a 343.833,50 milioni di euro. L'anno è stato caratterizzato da una
forte domanda di servizi legati al turismo e alla ristorazione, nonché da
un'espansione delle attività di trasporto e logistica a supporto della
crescente digitalizzazione dell'economia. Tuttavia, il 2020 ha rappresentato un
punto di svolta negativo per il settore, a causa dell'impatto della pandemia di
COVID-19. Il valore aggiunto è sceso drasticamente a 284.233,90 milioni di
euro, registrando una contrazione di 59.599,60 milioni di euro, pari a una
variazione negativa del 17,33%. Le misure di lockdown, le restrizioni ai viaggi
e la chiusura forzata di numerose attività commerciali, in particolare nel
settore dell’alloggio e della ristorazione, hanno determinato una contrazione
senza precedenti, che ha colpito soprattutto le piccole e medie imprese. La
crisi ha inoltre evidenziato la vulnerabilità delle catene di
approvvigionamento globali, con ripercussioni significative sul comparto del trasporto
e della logistica. Con la progressiva uscita dalla fase più acuta della
pandemia, il settore ha mostrato una netta ripresa nel 2021, con un incremento
di 43.165,60 milioni di euro, pari al 15,19%, raggiungendo un valore di
327.399,50 milioni di euro. La ripresa è stata favorita dalle politiche di
sostegno governativo, dalla riapertura delle attività commerciali e dalla
ripresa della mobilità, che ha favorito in particolare il settore turistico e
della ristorazione. Nel 2022 il valore aggiunto è cresciuto ulteriormente,
raggiungendo 371.548,30 milioni di euro, con un incremento di 44.148,80 milioni
di euro e una crescita del 13,48%. Questo dato conferma il forte recupero
post-pandemico del settore, sostenuto dalla ripresa dei consumi, dal ritorno dei
flussi turistici e dalla crescente domanda di servizi di trasporto e
magazzinaggio, spinti dall'ulteriore espansione dell'e-commerce e dalla
digitalizzazione delle attività logistiche. Nel 2023 la crescita ha continuato
a ritmo sostenuto, seppur con un lieve rallentamento rispetto all'anno
precedente, con un incremento di 28.365,40 milioni di euro, pari al 7,63%,
portando il valore aggiunto a 399.913,70 milioni di euro. Questo risultato
testimonia la resilienza del settore, che ha saputo adattarsi alle nuove sfide
economiche, tra cui l'aumento dei costi energetici, l'inflazione e le
incertezze geopolitiche internazionali. Il periodo 2014-2023 mostra quindi un
quadro di crescita complessiva del settore, nonostante le difficoltà
attraversate nel 2020. L'incremento totale di 106.550,90 milioni di euro e la
crescita percentuale del 36,32% riflettono l'importanza strategica del comparto
per l'economia italiana, contribuendo in modo significativo alla creazione di
valore e all'occupazione. I settori del commercio, dei trasporti e della
ristorazione hanno beneficiato delle tendenze emergenti, come la crescente
domanda di servizi digitali, la personalizzazione dell’offerta commerciale e lo
sviluppo di modelli di business innovativi basati sull'economia condivisa e sull'integrazione
tra canali fisici e digitali. L'analisi dei dati mostra anche che la crescita
del settore è strettamente legata alle dinamiche della domanda interna, alle
politiche di incentivazione pubblica e alle trasformazioni tecnologiche, con un
ruolo sempre più rilevante della digitalizzazione e della sostenibilità. In
prospettiva futura, il settore dovrà affrontare nuove sfide, tra cui la
transizione ecologica, la necessità di ridurre l'impatto ambientale delle
attività di trasporto e logistica, e la crescente concorrenza nel commercio al
dettaglio, sia fisico che online. La capacità di innovazione e di adattamento
alle nuove esigenze dei consumatori sarà fondamentale per sostenere la crescita
del valore aggiunto nel prossimo decennio, con un'attenzione particolare alla
qualità del servizio, all'efficienza operativa e alla sostenibilità economica e
ambientale.
Fonte: ISTAT
Link: www.istat.it
Valore
aggiunto Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e
motocicli, trasporto e magazzinaggio, servizi di alloggio e di
ristorazione in Italia |
|||
Esercizio |
Miliardi di euro |
Variazione assoluta |
Variazione percentuale |
2014 |
293.362,80 |
||
2015 |
301.594,30 |
8.231,50 |
2,81 |
2016 |
313.994,70 |
12.400,40 |
4,11 |
2017 |
326.728,80 |
12.734,10 |
4,06 |
2018 |
332.637,40 |
5.908,60 |
1,81 |
2019 |
343.833,50 |
11.196,10 |
3,37 |
2020 |
284.233,90 |
-59.599,60 |
-17,33 |
2021 |
327.399,50 |
43.165,60 |
15,19 |
2022 |
371.548,30 |
44.148,80 |
13,48 |
2023 |
399.913,70 |
28.365,40 |
7,63 |
2014-2023 |
106.550,90 |
36,32 |
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