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Industria del Mobile e Macchinari in Italia 2014-2023

 

industrie manifatturiere e della riparazione e installazione di macchine e apparecchiature in Italia nel periodo 2014-2023 evidenzia un incremento complessivo del 16,08%, pari a 3,698 miliardi di euro. Questo settore rappresenta un pilastro dell’economia italiana, con una forte vocazione all’export e un ruolo chiave per la competitività industriale del Paese. L’andamento decennale riflette la resilienza e la capacità di innovazione del comparto, ma anche la sua vulnerabilità a fattori esterni, come crisi economiche e pandemiche, e la crescente pressione delle dinamiche globali.

Nel 2014, il settore si attestava a un valore aggiunto di 22,996 miliardi di euro. Questo dato rappresenta un punto di partenza significativo per analizzare l’evoluzione di un comparto che integra la produzione di beni durevoli (mobili e altre industrie manifatturiere) con le attività di servizio legate alla riparazione e all’installazione di macchinari, essenziali per la modernizzazione e l’efficienza degli impianti produttivi.

Nel 2015, il valore aggiunto è cresciuto di 403,7 milioni di euro (+1,76%), segnando una ripresa dopo un periodo di stagnazione economica. Questo risultato positivo riflette una leggera ripresa della domanda interna e un consolidamento dell’export, trainato soprattutto dai mercati europei. Settori come l’arredamento e i macchinari industriali hanno beneficiato di una maggiore attenzione alla qualità e al design, che rappresentano tradizionali punti di forza dell’industria italiana.

Nel 2016, la crescita si è rafforzata, con un aumento di 499,3 milioni di euro (+2,13%). Questo incremento è indicativo di una fase di espansione, sostenuta da una crescente domanda internazionale e da una ripresa degli investimenti in macchinari e attrezzature, favorita anche da politiche di incentivo come il superammortamento introdotto per stimolare il rinnovo del parco macchine delle imprese.

Il 2017 ha registrato un incremento più moderato di 258,5 milioni di euro (+1,08%). Questo rallentamento relativo può essere interpretato come una fase di stabilizzazione dopo due anni di crescita sostenuta. Tuttavia, il valore aggiunto del settore ha continuato a beneficiare della solidità del comparto export-oriented, in particolare nei settori del mobile di alta gamma e dei macchinari industriali, che hanno continuato a trovare spazio sui mercati globali.

Nel 2018 e nel 2019, il settore ha mantenuto un andamento positivo, con incrementi rispettivamente di 394,5 milioni di euro (+1,63%) e 305,2 milioni di euro (+1,24%). Durante questi anni, le industrie manifatturiere italiane hanno mostrato una capacità di adattamento alle nuove tendenze globali, come la crescente domanda di prodotti sostenibili e l’adozione di tecnologie avanzate, in linea con i principi di Industria 4.0. Tuttavia, nonostante i progressi, il settore ha dovuto affrontare la crescente pressione della concorrenza internazionale, in particolare dai Paesi asiatici, che hanno continuato a erodere le quote di mercato delle produzioni italiane meno specializzate.

Il 2020 rappresenta un anno di profonda crisi per il settore, con una contrazione del valore aggiunto di 3,574 miliardi di euro (-14,38%) a causa della pandemia di COVID-19. Le restrizioni alle attività economiche, la chiusura temporanea di molte imprese e il crollo della domanda, sia interna che estera, hanno avuto un impatto devastante su tutti i comparti produttivi. In particolare, il settore del mobile e della riparazione di macchinari ha sofferto le interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali e la riduzione degli investimenti da parte delle imprese, mentre la domanda di beni durevoli è stata frenata dall’incertezza economica e sociale.

Nel 2021, il settore ha mostrato una ripresa vigorosa, con un aumento di 3,194 miliardi di euro (+15,01%), recuperando gran parte delle perdite subite l’anno precedente. Questa ripresa è stata trainata dalla riapertura delle attività economiche, dal rimbalzo della domanda interna ed estera e dagli effetti delle politiche di stimolo, come i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’export ha giocato un ruolo cruciale, in particolare per i mobili e i macchinari industriali, che hanno beneficiato di un rinnovato interesse per il design italiano e per la tecnologia avanzata.

Nel 2022, la crescita è proseguita con un incremento di 1,695 miliardi di euro (+6,93%), portando il valore aggiunto a 26,173 miliardi di euro, il livello più alto mai registrato. Questo risultato riflette un settore in piena espansione, supportato dalla crescente attenzione alla sostenibilità e dall’adozione di soluzioni innovative. Ad esempio, nel comparto dei mobili, si è assistito a un incremento della domanda di arredi eco-compatibili e personalizzati, mentre il segmento della riparazione e installazione di macchinari ha beneficiato della transizione verso l’automazione e l’efficienza energetica.

Nel 2023, il valore aggiunto è cresciuto ulteriormente, anche se a un ritmo più moderato, con un aumento di 522 milioni di euro (+1,99%), raggiungendo i 26,695 miliardi di euro. Questo rallentamento riflette un contesto economico più incerto, caratterizzato dall’aumento dei costi energetici e dalla pressione inflazionistica, che hanno influito sui margini di profitto delle imprese. Tuttavia, il settore ha continuato a dimostrarsi resiliente, sostenuto da una domanda globale solida e da politiche di sostegno alla transizione ecologica e digitale.

Il settore della fabbricazione di mobili, delle altre industrie manifatturiere e della riparazione e installazione di macchinari rappresenta un comparto strategico per l’economia italiana, contribuendo sia al PIL che all’occupazione. Per sostenere la crescita e affrontare le sfide future, le politiche industriali devono concentrarsi su alcuni aspetti chiave.

Uno dei principali strumenti di supporto è rappresentato dal Piano Transizione 4.0, che mira a incentivare l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione delle imprese. Attraverso il credito d’imposta per l’acquisto di macchinari avanzati, software e formazione, le imprese del settore possono migliorare la propria efficienza produttiva e la competitività sui mercati internazionali.

Un altro elemento fondamentale riguarda la sostenibilità. La crescente attenzione alle tematiche ambientali richiede investimenti significativi nella produzione di beni e macchinari eco-compatibili. Le politiche industriali dovrebbero incentivare l’adozione di tecnologie verdi e promuovere l’economia circolare, favorendo il riutilizzo dei materiali e il riciclo. Nel comparto dei mobili, ad esempio, la domanda di arredi sostenibili potrebbe rappresentare una leva importante per il rilancio del settore.

La formazione e l’aggiornamento delle competenze sono un altro pilastro della politica industriale. Con l’avanzare delle tecnologie digitali e dell’automazione, diventa fondamentale investire nella riqualificazione della forza lavoro, garantendo che i lavoratori abbiano le competenze necessarie per utilizzare e mantenere i macchinari avanzati.

Infine, le politiche di internazionalizzazione sono cruciali per sostenere il ruolo del settore sui mercati globali. Attraverso programmi di promozione del Made in Italy e il supporto alle esportazioni, il governo può aiutare le imprese a penetrare nuovi mercati e a rafforzare la propria presenza in quelli esistenti.

Nel periodo 2014-2023, il settore della fabbricazione di mobili, delle altre industrie manifatturiere e della riparazione e installazione di macchinari ha mostrato una crescita significativa, nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla crescente concorrenza internazionale. La resilienza del comparto è stata supportata da politiche industriali mirate, come il Piano Transizione 4.0 e gli incentivi all’export. Tuttavia, per garantire una crescita sostenibile nel lungo termine, sarà fondamentale continuare a investire in innovazione, sostenibilità e competenze, affrontando le sfide globali con strategie industriali integrate e di lungo respiro.

Fonte: ISTAT

Link: www.istat.it

Metodo: Prezzi concatenati 2020

 

 


Valore Aggiunto a prezzi concatenati in Italia nel settore  Fabbricazione di mobili, altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature 

Miliardi di euro

Variazione Assoluta

Variazione Percentuale

2014

22.996,60

2015

23.400,30

403,7

1,76

2016

23.899,60

499,3

2,13

2017

24.158,10

258,5

1,08

2018

24.552,60

394,5

1,63

2019

24.857,80

305,2

1,24

2020

21.282,90

-3.574,90

-14,38

2021

24.477,80

3.194,90

15,01

2022

26.173,20

1.695,40

6,93

2023

26.695,20

522

1,99

2014-2023

3.698,60

16,08

 

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