sabato 25 gennaio 2025

Fabbricazione di Apparecchiature Elettriche in Italia: Dieci Anni di Crescita e Innovazione

 

Il valore aggiunto nella fabbricazione di apparecchiature elettriche in Italia rappresenta la ricchezza netta generata dal settore attraverso la produzione di componenti e dispositivi destinati a vari ambiti industriali e domestici, come motori elettrici, apparecchiature per la distribuzione dell'energia, sistemi di automazione e elettrodomestici. Nella contabilità nazionale, il valore aggiunto si calcola come la differenza tra il valore della produzione totale e il costo dei beni e servizi intermedi impiegati nel processo produttivo. Questo indicatore è fondamentale per misurare il contributo del settore al Prodotto Interno Lordo (PIL) del Paese, riflettendo la capacità delle imprese di creare occupazione, investimenti e innovazione tecnologica. Il settore delle apparecchiature elettriche è strategico per l'economia italiana, in quanto fornisce prodotti essenziali per lo sviluppo delle infrastrutture energetiche, della mobilità sostenibile e della digitalizzazione. Il valore aggiunto del comparto è influenzato da diversi fattori, tra cui l'innovazione tecnologica, la domanda interna ed estera, nonché le normative ambientali e di efficienza energetica. Monitorare il valore aggiunto consente di valutare la competitività del settore e di individuare strategie per affrontare le sfide future legate alla transizione energetica e all'adozione di soluzioni più sostenibili ed efficienti. I dati fanno riferimento al periodo tra il 2013 ed il 2024. Fonte: ISTAT.

L’analisi dei dati relativi al valore aggiunto nella fabbricazione di apparecchiature elettriche in Italia nel periodo 2014-2023 evidenzia una crescita complessiva del settore, con un incremento del valore aggiunto di 4.416,60 miliardi di euro, pari a una crescita percentuale del 42,92%. Nonostante alcune flessioni nel corso del decennio, il comparto ha dimostrato una tendenza generalmente positiva, con una ripresa particolarmente significativa negli ultimi anni.

Nel 2014 il settore aveva un valore aggiunto di 10.291,50 miliardi di euro, che nel 2015 è cresciuto di 551,1 milioni di euro, registrando un aumento del 5,35%. Questo incremento rappresenta un buon segnale di ripresa e di espansione, probabilmente supportato da una domanda crescente di apparecchiature elettriche sia a livello domestico che industriale, grazie agli investimenti in modernizzazione e alle esigenze di efficientamento energetico. La crescita è proseguita nel 2016 con un ulteriore incremento di 364,7 milioni di euro, pari a un aumento del 3,36%. Questo dato conferma la solidità del settore, con un'espansione moderata ma costante, trainata dall’innovazione tecnologica e dall’evoluzione delle esigenze di mercato.

Nel 2017 la crescita ha subito un rallentamento, con un aumento più contenuto di 153,1 milioni di euro, pari a una variazione dell'1,37%. Questa lieve frenata può essere attribuita a fattori di mercato come la saturazione della domanda o un periodo di consolidamento delle aziende del comparto. Nel 2018 la crescita è stata quasi impercettibile, con un incremento di appena 9,6 milioni di euro, segnando un incremento dello 0,08%. Questo dato suggerisce una fase di stabilizzazione del settore, con una domanda che ha raggiunto un livello di maturità o un possibile impatto di fattori esterni quali le incertezze economiche globali e le tensioni commerciali.

Nel 2019 si è registrata una leggera ripresa, con un incremento di 151,4 milioni di euro e una crescita dell'1,33%. Il settore ha dimostrato una certa resilienza, mantenendo livelli stabili di produzione e di valore aggiunto, nonostante un contesto economico che iniziava a mostrare segni di rallentamento. Tuttavia, nel 2020 il comparto ha subito una flessione significativa, con una contrazione del valore aggiunto di 629,5 milioni di euro, pari a una diminuzione del 5,46%. Questa contrazione è attribuibile agli effetti della pandemia di COVID-19, che ha colpito duramente la produzione industriale, le catene di approvvigionamento e la domanda globale di apparecchiature elettriche. Le misure di lockdown e le interruzioni della logistica hanno influito negativamente sulla capacità produttiva del settore.

Il 2021 ha rappresentato un anno di forte ripresa, con un incremento di 1.378,90 milioni di euro, pari a una crescita del 12,66%. La ripartenza dell'economia, l'aumento della domanda di apparecchiature elettriche per progetti di riqualificazione energetica e l'introduzione di incentivi governativi hanno contribuito al rimbalzo del settore. Le imprese hanno investito in nuove tecnologie e processi produttivi per rispondere alle nuove esigenze del mercato e per recuperare le perdite subite durante la crisi pandemica.

Nel 2022 la crescita è continuata, seppur a un ritmo più moderato rispetto all'anno precedente, con un incremento di 598,2 milioni di euro e una crescita del 4,87%. Questo dato riflette un periodo di consolidamento dopo la ripresa del 2021, con le aziende che si sono concentrate sull'ottimizzazione delle operazioni e sull'adattamento alle nuove condizioni di mercato, caratterizzate da un aumento dei costi delle materie prime e delle pressioni inflazionistiche.

Il 2023 ha registrato un ulteriore incremento significativo, con un valore aggiunto che ha raggiunto i 14.708,10 miliardi di euro, segnando un aumento del 14,29%. Questo dato rappresenta il più alto incremento percentuale dell'intero decennio, indicando una fase di espansione sostenuta del settore, probabilmente supportata dalla crescente domanda di soluzioni elettriche innovative, dall'espansione delle energie rinnovabili e dalle esigenze di efficientamento energetico in diversi settori industriali.

Nel complesso, il settore della fabbricazione di apparecchiature elettriche in Italia ha dimostrato una buona capacità di crescita e adattamento alle sfide economiche globali. L’incremento complessivo del valore aggiunto del 42,92% nel periodo analizzato sottolinea l'importanza strategica del comparto per l'industria italiana, soprattutto in un contesto di transizione energetica e digitalizzazione. Il settore ha beneficiato di una domanda crescente di soluzioni tecnologiche avanzate, sia nel campo delle infrastrutture che nei dispositivi di consumo, e ha saputo rispondere con investimenti in ricerca e sviluppo.

Le sfide future del comparto includono la necessità di innovare costantemente per rispondere alle evoluzioni della tecnologia, l'adeguamento alle normative ambientali sempre più stringenti e la gestione della competitività a livello internazionale. La sostenibilità e l'efficienza energetica rappresentano due driver fondamentali per il futuro del settore, che dovrà continuare a investire in soluzioni a basso impatto ambientale e ad alta efficienza per rimanere competitivo.

In sintesi, l’andamento del valore aggiunto nella fabbricazione di apparecchiature elettriche in Italia tra il 2014 e il 2023 evidenzia una crescita solida e costante, con una ripresa rapida dopo la crisi del 2020 e prospettive di ulteriore espansione grazie all'innovazione tecnologica e all'aumento della domanda globale. Il settore si conferma un pilastro dell'economia italiana, contribuendo in modo significativo alla crescita del PIL e all'occupazione, grazie alla sua capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato e di rispondere alle nuove sfide energetiche e tecnologiche.



Fonte: ISTAT

Link: www.istat.it

Valore Aggiunto Fabbricazione di apparecchiature elettriche  in Italia

Esercizio

Miliardi di euro

Variazione assoluta

Variazione percentuale

2014

10.291,50

2015

10.842,60

551,1

5,35

2016

11.207,30

364,7

3,36

2017

11.360,40

153,1

1,37

2018

11.370

9,6

0,08

2019

11.521,40

151,4

1,33

2020

10.891,90

-629,5

-5,46

2021

12.270,80

1.378,90

12,66

2022

12.869

598,2

4,87

2023

14.708,10

29.018,60

14,29

2014-2023

4.416,60

42,92

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