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Transizione energetica e volatilità del mercato: un'analisi del valore aggiunto del settore energetico italiano

 

Il valore aggiunto nel settore della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata rappresenta la ricchezza generata da queste attività all'interno dell'economia nazionale. In termini di contabilità nazionale, il valore aggiunto è definito come la differenza tra il valore della produzione e i costi dei beni e servizi intermedi utilizzati nel processo di erogazione dell’energia. Questo indicatore misura il contributo del settore alla formazione del Prodotto Interno Lordo (PIL) e riflette la capacità delle imprese energetiche di generare ricchezza, efficienza operativa e redditività. Nel settore energetico, il valore aggiunto è determinato da diversi fattori, tra cui la produzione e distribuzione di energia, l'efficienza degli impianti, gli investimenti in infrastrutture, l'innovazione tecnologica e le politiche di sostenibilità. L’aumento del valore aggiunto può derivare da miglioramenti nella produzione di energia rinnovabile, dall'efficientamento della rete di distribuzione e dall'adozione di soluzioni digitali per la gestione intelligente della domanda e dell'offerta. Data la sua importanza strategica, il valore aggiunto del settore energetico è attentamente monitorato dalle autorità economiche per valutare la sicurezza energetica, l'indipendenza dalle fonti estere e l'impatto ambientale, contribuendo così a una crescita economica sostenibile e resiliente.

 

L’analisi dell’andamento del valore aggiunto nel settore della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata in Italia tra il 2014 e il 2023 evidenzia una dinamica caratterizzata da variazioni significative, sia in termini di crescita che di contrazione. Nel periodo considerato, il valore aggiunto del settore è aumentato complessivamente di 7,94 miliardi di euro, registrando un incremento del 41,29%. Tuttavia, l’evoluzione di questo settore non è stata lineare, mostrando fasi di declino, crescita moderata e picchi eccezionali legati a fattori contingenti.

Nel 2014, il valore aggiunto del settore ammontava a 19,2 miliardi di euro, ma già nel 2015 si è verificata una forte contrazione di 1,61 miliardi di euro (-8,38%), segnalando un rallentamento che potrebbe essere stato influenzato da un calo della domanda energetica, da una riduzione dei prezzi dell'energia o da politiche di efficienza energetica che hanno contenuto i consumi. Il 2016 ha visto una parziale ripresa con un incremento del 4,04%, riportando il valore aggiunto a 18,3 miliardi di euro. Questa tendenza positiva è proseguita nel 2017, sebbene con una crescita più contenuta (+1,24%), suggerendo una fase di stabilizzazione del mercato.

Il 2018 ha segnato un aumento significativo del 5,47%, con un valore aggiunto che ha superato i 19,5 miliardi di euro. Questo trend positivo è stato ulteriormente rafforzato nel 2019, che ha visto una crescita del 12,87%, portando il valore aggiunto a oltre 22 miliardi di euro. L’espansione di questo periodo è probabilmente attribuibile all’incremento della domanda energetica, alla crescita delle attività economiche e agli investimenti nelle infrastrutture di produzione e distribuzione di energia.

Il 2020, anno segnato dalla pandemia di COVID-19, ha visto una crescita più modesta (+1,96%), con un valore di 22,5 miliardi di euro. A differenza di altri settori, la fornitura di energia ha mantenuto una certa stabilità, riflettendo la natura essenziale dei servizi offerti. Tuttavia, nel 2021 si è registrata una lieve contrazione del valore aggiunto (-0,84%), con un calo di 189,4 milioni di euro. Questa flessione potrebbe essere stata causata da un rallentamento della domanda post-pandemia e dalle incertezze legate alle transizioni energetiche in corso.

L'anno 2022 ha rappresentato un picco straordinario, con un incremento senza precedenti di 10,9 miliardi di euro, pari a una crescita del 48,86%, portando il valore aggiunto del settore a oltre 33,2 miliardi di euro. Questo aumento eccezionale può essere attribuito alla crisi energetica globale causata dalla guerra in Ucraina, che ha portato a un'impennata dei prezzi del gas e dell'energia elettrica. Il forte rialzo dei costi energetici ha determinato un aumento dei ricavi per le aziende del settore, gonfiando il valore aggiunto.

Nel 2023, tuttavia, il settore ha subito una significativa contrazione del 18,28%, con una riduzione di 22,6 miliardi di euro. Questo calo riflette la normalizzazione dei prezzi dell'energia, la diminuzione della domanda e il maggiore utilizzo di fonti rinnovabili, che hanno contribuito a ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e a calmierare i costi. Il valore aggiunto è sceso a 27,1 miliardi di euro, un dato comunque superiore ai livelli pre-pandemici, segnalando una ristrutturazione del settore verso un equilibrio più sostenibile.

Nel complesso, il periodo 2014-2023 mostra una crescita complessiva del 41,29%, con fasi di espansione e contrazione legate a fattori sia interni che esterni. Le principali variabili che hanno influenzato l’andamento del valore aggiunto includono le dinamiche dei prezzi delle materie prime energetiche, le politiche energetiche nazionali ed europee, le crisi economiche e sanitarie, nonché l’accelerazione della transizione verso fonti energetiche rinnovabili.

Guardando al futuro, il settore della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata in Italia dovrà affrontare diverse sfide, tra cui la necessità di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili, migliorare l'efficienza energetica e sostenere la crescita delle energie rinnovabili. Le politiche europee sul Green Deal e il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) rappresenteranno fattori determinanti per il futuro sviluppo del settore, con l’obiettivo di raggiungere una maggiore sostenibilità e sicurezza energetica.

In conclusione, il settore ha dimostrato una notevole capacità di adattamento a contesti mutevoli, ma la volatilità dei prezzi energetici e le sfide della transizione ecologica richiedono una pianificazione strategica attenta e investimenti mirati per garantire una crescita sostenibile nel lungo termine.

Fonte: ISTAT

Link: www.istat.it 



Valore Aggiunto Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata in Italia

Esercizi

Miliardi di euro

Variazione assoluta

Variazione percentuale

2014

19.236,40

2015

17.624,90

-1.611,50

-8,38

2016

18.336,50

711,6

4,04

2017

18.564,40

227,9

1,24

2018

19.580

1.015,60

5,47

2019

22.099,60

2.519,60

12,87

2020

22.531,70

432,1

1,96

2021

22.342,30

-189,4

-0,84

2022

33.259,10

10.916,80

48,86

2023

27.179,50

22.569,80

-18,28

2014-2023

7.943,10

41,29

 

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