Il valore aggiunto del settore dei trasporti e
del magazzinaggio rappresenta la ricchezza generata dalle attività di
movimentazione di persone e merci, nonché dai servizi di stoccaggio e gestione
logistica delle scorte. Nella contabilità nazionale, esso è calcolato come la
differenza tra il valore della produzione del settore e i costi dei beni e
servizi intermedi impiegati, contribuendo in modo significativo alla formazione
del prodotto interno lordo. Questo settore riveste un ruolo strategico
nell'economia, in quanto supporta la distribuzione dei beni e la mobilità delle
persone, influenzando direttamente la produttività delle imprese e
l’integrazione dei mercati nazionali e internazionali. L'andamento del valore
aggiunto nei trasporti e nella logistica è strettamente legato ai volumi di
scambio commerciale, alle politiche infrastrutturali e agli sviluppi
tecnologici, come la digitalizzazione e l’automazione dei processi logistici.
Fattori come la globalizzazione, l’e-commerce e la sostenibilità ambientale stanno
ridefinendo il settore, rendendolo sempre più cruciale per la competitività
economica di un paese. Monitorare il valore aggiunto permette di valutare
l’efficienza del settore e di orientare le politiche di investimento in
infrastrutture e innovazione, contribuendo alla crescita sostenibile del
sistema economico nazionale.
L'analisi del valore aggiunto del settore dei
trasporti e del magazzinaggio in Italia nel periodo 2014-2023 evidenzia
un'evoluzione caratterizzata da una crescita complessiva del 19,85%, con un
incremento assoluto di 14.817,50 milioni di euro. Tuttavia, l'andamento del
settore non è stato lineare, mostrando periodi di crescita moderata alternati a
fasi di significativa contrazione, in particolare a causa dell'impatto della
pandemia di COVID-19 nel 2020. Nel 2014 il valore aggiunto del settore si
attestava a 74.652,90 milioni di euro e nel 2015 è cresciuto di 978,40 milioni
di euro, registrando un incremento dell'1,31%. Questa crescita contenuta
riflette la fase di ripresa economica post-crisi finanziaria del 2008,
caratterizzata da un graduale aumento della domanda di servizi di trasporto e
logistica, in linea con il rafforzamento del commercio e della produzione
industriale. Nel 2016 il settore ha mostrato un’accelerazione più marcata, con
un incremento di 2.887,30 milioni di euro, pari al 3,82%, portando il valore
complessivo a 78.518,60 milioni di euro. Questo aumento è stato trainato da una
ripresa del commercio internazionale, dall'espansione dell'e-commerce e dalla
crescente integrazione delle catene di approvvigionamento globali, che hanno
stimolato la domanda di servizi logistici avanzati. Il trend positivo è
proseguito nel 2017 con un ulteriore incremento di 2.211,00 milioni di euro,
pari a una crescita del 2,82%, portando il valore aggiunto a 80.729,60 milioni
di euro. L'anno è stato caratterizzato da una maggiore efficienza nelle
infrastrutture logistiche, investimenti in tecnologie di tracciabilità e un
aumento della domanda di trasporti intermodali, favoriti dalle politiche di
sviluppo sostenibile e dalla riduzione delle emissioni di carbonio nel settore
dei trasporti.
Nel 2018 il settore ha registrato una crescita
quasi nulla, con un incremento di soli 116,70 milioni di euro, pari a un
modesto 0,14%, raggiungendo i 80.846,30 milioni di euro. Questa stagnazione può
essere attribuita a una combinazione di fattori, tra cui la debolezza della
domanda interna, l'incertezza economica globale e l'inasprimento delle
normative ambientali che hanno imposto un rallentamento negli investimenti
infrastrutturali. Tuttavia, nel 2019 si è assistito a una leggera ripresa, con
un aumento di 1.706,00 milioni di euro, pari a una crescita del 2,11%, che ha
portato il valore aggiunto del settore a 82.552,30 milioni di euro. La crescita
è stata supportata dall'incremento dei flussi commerciali, sia nazionali che
internazionali, e da un miglioramento della capacità operativa delle aziende di
trasporto e logistica, grazie all'adozione di soluzioni tecnologiche innovative
per l'ottimizzazione delle rotte e la gestione delle flotte.
Il 2020 ha segnato una brusca inversione di tendenza
a causa dell'impatto devastante della pandemia di COVID-19. Il valore aggiunto
è sceso drasticamente a 69.700,70 milioni di euro, con una perdita di 12.851,60
milioni di euro, pari a una variazione negativa del 15,57%. Le restrizioni alla
mobilità, la chiusura delle attività produttive e commerciali e la riduzione
del traffico passeggeri hanno colpito duramente il settore, in particolare
quello del trasporto aereo, ferroviario e stradale. Le interruzioni delle
catene di approvvigionamento globali e la diminuzione della domanda di servizi
di trasporto hanno avuto ripercussioni significative, mettendo a dura prova la
resilienza delle imprese del settore. La crisi del 2020 ha evidenziato le
vulnerabilità strutturali del comparto, ma ha anche accelerato la
digitalizzazione e l'adozione di nuove strategie per affrontare situazioni di
emergenza.
Nel 2021 il settore ha mostrato una forte
ripresa, con un incremento di 7.980,20 milioni di euro, pari all'11,45%,
raggiungendo un valore aggiunto di 77.680,90 milioni di euro. La ripresa è
stata sostenuta dal graduale allentamento delle restrizioni sanitarie, dalla
ripresa dei consumi e dal rilancio del commercio internazionale, che ha
stimolato la domanda di servizi logistici e di trasporto merci. Le aziende del
settore hanno investito in nuove soluzioni tecnologiche per migliorare
l’efficienza operativa e garantire una maggiore flessibilità delle supply
chain. Nel 2022 il valore aggiunto ha continuato a crescere in modo
significativo, raggiungendo 85.449,70 milioni di euro, con un aumento di
7.768,80 milioni di euro, pari al 10%. Questo aumento riflette il pieno
recupero delle attività economiche e un’accelerazione della domanda di servizi
di trasporto legati alla crescita dell'e-commerce, all'espansione della logistica
integrata e all'incremento delle operazioni di trasporto intermodale. La
ripresa è stata inoltre sostenuta da investimenti pubblici nelle infrastrutture
di trasporto e dalle misure di sostegno economico messe in atto dal governo
italiano ed europeo.
Nel 2023 la crescita è proseguita, seppur a un
ritmo più moderato rispetto agli anni precedenti, con un incremento di 4.020,70
milioni di euro, pari al 4,71%, portando il valore aggiunto del settore a
89.470,40 milioni di euro. Questo dato suggerisce un consolidamento del settore
dopo la forte ripresa post-pandemica, con una stabilizzazione della domanda e
una maggiore attenzione all’efficienza e alla sostenibilità. Le aziende del
settore hanno continuato a investire in tecnologie digitali, come l'intelligenza
artificiale e l'automazione, per migliorare la gestione delle operazioni
logistiche e ottimizzare i flussi di trasporto.
L’analisi complessiva del periodo 2014-2023
mostra che, nonostante le difficoltà incontrate durante la crisi sanitaria del
2020, il settore dei trasporti e del magazzinaggio ha dimostrato una notevole
capacità di adattamento e resilienza. La crescita del 19,85% in dieci anni
evidenzia l'importanza del comparto per l'economia italiana, supportando la
mobilità di persone e merci e contribuendo alla competitività del sistema
economico nazionale. Il settore ha tratto vantaggio dalle tendenze emergenti,
come l’espansione dell’e-commerce, la crescente domanda di servizi logistici
avanzati e l’adozione di pratiche sostenibili, come la logistica verde e le
soluzioni a basso impatto ambientale.
In prospettiva futura, il settore dei trasporti e
della logistica dovrà affrontare importanti sfide legate alla transizione
ecologica, all'efficienza energetica e alla digitalizzazione. Le normative
ambientali sempre più stringenti richiederanno un’evoluzione verso flotte più
sostenibili, alimentate da fonti rinnovabili, mentre la digitalizzazione
permetterà una gestione più efficiente delle risorse e una riduzione dei costi
operativi. La crescita del settore sarà determinata dalla capacità di
rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione, migliorando la
qualità del servizio e adottando modelli di business innovativi in grado di
integrare tecnologie avanzate e sostenibilità ambientale.
Fonte: ISTAT
Link: www.istat.it
Valore
aggiunto Trasporti e Magazzinaggio in Italia |
|||
Esercizio |
Miliardi di euro |
Variazione assoluta |
Variazione percentuale |
2014 |
74.652,90 |
||
2015 |
75.631,30 |
978,4 |
1,31 |
2016 |
78.518,60 |
2.887,30 |
3,82 |
2017 |
80.729,60 |
2.211,00 |
2,82 |
2018 |
80.846,30 |
116,7 |
0,14 |
2019 |
82.552,30 |
1.706,00 |
2,11 |
2020 |
69.700,70 |
-12.851,60 |
-15,57 |
2021 |
77.680,90 |
7.980,20 |
11,45 |
2022 |
85.449,70 |
7.768,80 |
10 |
2023 |
89.470,40 |
4.020,70 |
4,71 |
2014-2023 |
14.817,50 |
19,85 |
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