L’analisi dell’andamento del valore aggiunto del settore del commercio
all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli, trasporto
e magazzinaggio, servizi di alloggio e di ristorazione in Italia tra
il 2014 e il 2023 mostra un incremento complessivo di 55,16 miliardi di
euro, corrispondente a una crescita del 18,14%
nell’arco del decennio. Questo comparto rappresenta un pilastro fondamentale
dell’economia italiana, poiché include attività chiave per la domanda interna e
per il turismo, oltre a essere strettamente legato al funzionamento della logistica
e dei trasporti, fattori essenziali per il commercio e la competitività
industriale. L’andamento del valore aggiunto evidenzia tre fasi principali: una
crescita progressiva fino al 2019, un crollo senza precedenti nel 2020 a causa
della pandemia di COVID-19, una forte ripresa tra il 2021 e il 2022 e un
rallentamento della crescita nel 2023.
Nel 2014, il valore aggiunto del settore era di 304,15
miliardi di euro. L’anno successivo ha visto un incremento di 6,26
miliardi di euro (+2,06%), segnale di una domanda stabile e di
un’espansione del commercio e dei servizi legati alla mobilità e al turismo. La
crescita è proseguita nel 2016, con un aumento più consistente
di 7,88 miliardi di euro (+2,54%), e nel 2017,
quando l’incremento è stato di 10,91 miliardi di euro (+3,43%),
portando il valore aggiunto a 329,19 miliardi di euro.
Questa prima fase di espansione può essere attribuita a diversi fattori. Da
un lato, la ripresa economica post-crisi finanziaria globale ha sostenuto i
consumi e la domanda di servizi di trasporto e alloggio. Dall’altro, la
progressiva digitalizzazione del commercio e la crescita dell’e-commerce hanno
favorito investimenti nella logistica e nella distribuzione, con un impatto
positivo sul settore del trasporto e del magazzinaggio. Anche il turismo ha
giocato un ruolo chiave, con un aumento del flusso di visitatori in Italia, che
ha stimolato la crescita dei servizi di alloggio e ristorazione.
Nel 2018, la crescita è stata più contenuta, con un
incremento di 3,92 miliardi di euro (+1,19%), seguita da una
ripresa più robusta nel 2019, quando il valore aggiunto è
aumentato di 9,29 miliardi di euro (+2,79%), raggiungendo 342,40
miliardi di euro. Questo risultato è stato trainato dall’ulteriore
espansione del turismo, dalla crescita delle vendite al dettaglio e dalla
continua evoluzione del settore logistico, con un maggiore impiego di
tecnologie innovative per la gestione delle supply chain.
Il 2020 ha rappresentato un punto di svolta drammatico, con
una contrazione del valore aggiunto di 58,17 miliardi di euro (-16,99%),
portandolo a 284,23 miliardi di euro. Questo crollo è stato
determinato dall’impatto della pandemia di COVID-19, che ha colpito duramente
tutti i comparti del settore. Le misure di lockdown e le restrizioni alla
mobilità hanno portato alla chiusura di negozi, alberghi e ristoranti,
riducendo drasticamente i ricavi del commercio, della ristorazione e
dell’ospitalità. Il settore dei trasporti è stato particolarmente penalizzato,
con un crollo della domanda di viaggi e un rallentamento delle attività
logistiche a causa della riduzione della produzione industriale e delle
interruzioni delle catene di approvvigionamento globali.
Nel 2021, il settore ha registrato una ripresa vigorosa,
con un incremento di 42,54 miliardi di euro (+14,97%),
riportando il valore aggiunto a 326,78 miliardi di euro.
Questa crescita è stata determinata dalla graduale riapertura delle attività
economiche, dal ritorno dei consumi e dalla ripresa del turismo interno ed
internazionale. Gli aiuti pubblici, come il sostegno al settore alberghiero e
della ristorazione e gli incentivi alla digitalizzazione del commercio, hanno
contribuito al rilancio delle attività. Anche la logistica ha beneficiato della
ripresa della produzione e dell’incremento dell’e-commerce, che ha accelerato
la trasformazione del settore con un maggiore utilizzo di automazione e
intelligenza artificiale nella gestione dei magazzini e delle spedizioni.
Il 2022 ha segnato una fase di ulteriore espansione, con
una crescita di 29,49 miliardi di euro (+9,03%), portando il
valore aggiunto a 356,27 miliardi di euro. Questo aumento è
stato trainato dalla ripresa del turismo ai livelli pre-pandemia, dall’aumento
della domanda di beni e servizi e dal rafforzamento del commercio
internazionale. Tuttavia, l’inflazione crescente e il rialzo dei prezzi
dell’energia hanno iniziato a influenzare il potere d’acquisto delle famiglie e
i costi operativi delle imprese, ponendo alcune sfide per il settore.
Nel 2023, si osserva un rallentamento della crescita, con
un incremento di 3,03 miliardi di euro (+0,85%), portando il
valore aggiunto a 359,30 miliardi di euro. Questo dato
suggerisce una fase di stabilizzazione, dopo due anni di crescita eccezionale.
L’aumento dei tassi di interesse e l’incertezza economica globale hanno
probabilmente limitato la spesa dei consumatori e ridotto gli investimenti nel
settore. Anche il turismo, pur mantenendo livelli elevati, ha mostrato segni di
rallentamento a causa delle tensioni geopolitiche e della riduzione del potere
d’acquisto di alcune fasce della popolazione.
Dal punto di vista industriale, l’analisi del settore evidenzia alcune
tendenze chiave. Il commercio ha subito una trasformazione radicale con
l’affermazione dell’e-commerce e la crescente integrazione tra negozi fisici e
digitali. Questo ha portato a un’evoluzione del settore della logistica, con
investimenti in magazzini automatizzati, intelligenza artificiale per la
gestione delle scorte e nuove soluzioni per la consegna dell’ultimo miglio,
come i droni e i veicoli elettrici.
Nel settore della ristorazione e dell’ospitalità, la pandemia ha accelerato
l’adozione di modelli di business innovativi, come il food delivery, le
esperienze personalizzate e l’uso di tecnologie digitali per la gestione delle
prenotazioni e dei pagamenti. Inoltre, la crescente attenzione alla
sostenibilità ha portato a una maggiore diffusione di pratiche eco-friendly nel
settore alberghiero e nella ristorazione, con l’adozione di prodotti a km zero,
la riduzione degli sprechi e l’utilizzo di energia rinnovabile.
Il settore dei trasporti ha visto un’accelerazione della transizione verso
la mobilità sostenibile, con investimenti nel trasporto elettrico,
nell’idrogeno e nelle infrastrutture per la logistica green. Tuttavia, le sfide
legate all’aumento dei costi del carburante e alla necessità di ridurre le
emissioni di CO2 richiedono ulteriori interventi a livello politico e
industriale per sostenere l’innovazione e la competitività delle imprese del
settore.
In sintesi, il comparto ha attraversato un decennio di crescita, interrotto
dalla crisi pandemica e seguito da una ripresa sostenuta. Il futuro dipenderà
dalla capacità delle imprese di adattarsi alle nuove tendenze, con un focus su
digitalizzazione, sostenibilità e innovazione nei modelli di business. Le
politiche industriali dovranno supportare questi cambiamenti con incentivi
mirati alla modernizzazione delle infrastrutture, alla transizione ecologica e
all’integrazione delle nuove tecnologie per garantire la competitività del
settore nel lungo periodo.
Fonte: ISTAT
Link: www.istat.it
Metodo: prezzi concatenati 2020.
Valore aggiunto Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di
autoveicoli e motocicli, trasporto e magazzinaggio, servizi di alloggio e di
ristorazione |
|||
Milioni di euro |
Variazione Assoluta |
Variazione Percentuale
|
|
2014 |
304.145,30 |
||
2015 |
310.402,10 |
6.256,80 |
2,06 |
2016 |
318.280 |
7.877,90 |
2,54 |
2017 |
329.194,80 |
10.914,80 |
3,43 |
2018 |
333.116,10 |
3.921,30 |
1,19 |
2019 |
342.404,20 |
9.288,10 |
2,79 |
2020 |
284.233,90 |
-58.170,30 |
-16,99 |
2021 |
326.777,90 |
42.544,00 |
14,97 |
2022 |
356.270,50 |
29.492,60 |
9,03 |
2023 |
359.305 |
3.034,50 |
0,85 |
2014-2023 |
55.159,70 |
18,14 |
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