L’ISTAT calcola il valore degli investimenti
fissi lordi nell’economia italiana. Gli investimenti fissi lordi
rappresentano una componente essenziale della contabilità nazionale e del Prodotto Interno Lordo
(PIL). Essi misurano il valore delle risorse economiche
destinate all'acquisizione, alla costruzione o al miglioramento di beni
capitali fissi, come edifici, infrastrutture, macchinari, attrezzature,
software e tecnologie. Gli investimenti fissi lordi includono sia la
sostituzione del capitale obsoleto (ammortamenti) sia l’ampliamento del
capitale produttivo. Nel contesto del PIL, gli investimenti fissi lordi
costituiscono una parte fondamentale della domanda aggregata, contribuendo direttamente
alla crescita economica nel breve termine. Inoltre, essi sono cruciali per lo
sviluppo a lungo termine, poiché aumentano la capacità produttiva, migliorano
la competitività e favoriscono l’innovazione tecnologica. La loro dinamica
riflette il livello di fiducia degli operatori economici, il costo del capitale
e le politiche economiche, come incentivi fiscali o finanziamenti pubblici. Gli
investimenti fissi lordi generano effetti moltiplicativi sull'occupazione e sul
reddito, stimolando settori chiave e rafforzando le basi per uno sviluppo
sostenibile. I dati fanno riferimento al periodo tra il 2014 ed il 2023.
Gli investimenti fissi lordi rappresentano una componente cruciale della domanda aggregata e, di conseguenza, del Prodotto Interno Lordo (PIL). Questa variabile misura le risorse economiche destinate all'acquisizione di beni capitali fissi, come edifici, macchinari, infrastrutture, impianti, attrezzature e tecnologie. Gli investimenti fissi lordi indicano la capacità di un’economia di accrescere e migliorare il proprio capitale produttivo, contribuendo sia alla crescita immediata che al potenziale di sviluppo futuro. I dati relativi al periodo 2014-2023 evidenziano un incremento complessivo degli investimenti di 145.682,90 milioni di euro, pari a una crescita del 51,06%, con un andamento caratterizzato da fasi di crescita costante, una forte contrazione nel 2020 dovuta alla pandemia di COVID-19, e un successivo recupero marcato. Nel 2014, gli investimenti fissi lordi si attestavano a 285.309,50 milioni di euro, rappresentando la base da cui si sviluppa la dinamica successiva. Il 2015 segna un primo aumento, con una crescita di 5.563 milioni di euro (+1,95%). Questo incremento riflette una moderata ripresa economica, sostenuta da un miglioramento delle condizioni macroeconomiche globali e dalle politiche monetarie espansive della Banca Centrale Europea, che hanno favorito il credito e gli investimenti in beni capitali. Il trend positivo prosegue nel 2016, con un aumento significativo di 11.190 milioni di euro (+3,85%). Questa crescita più marcata indica un'accelerazione della fiducia delle imprese e delle istituzioni pubbliche, stimolata da condizioni di finanziamento favorevoli e da una ripresa del mercato del lavoro, che ha aumentato la domanda di beni e servizi. Nel 2017, gli investimenti fissi lordi continuano a crescere, con un incremento di 9.845 milioni di euro (+3,26%), mentre nel 2018 si registra un’ulteriore espansione di 10.232 milioni di euro (+3,28%). Questi anni sono caratterizzati da una stabilizzazione della crescita economica globale e da una maggiore attenzione all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione, che hanno spinto le imprese a investire per migliorare la propria competitività. Tuttavia, nel 2019 si osserva un rallentamento del ritmo di crescita, con un incremento di soli 5.088 milioni di euro (+1,58%). Questo calo relativo è attribuibile a un contesto economico internazionale più incerto, caratterizzato da tensioni geopolitiche e commerciali, che hanno aumentato la prudenza degli operatori economici nel prendere decisioni di investimento. Il 2020 rappresenta un punto di svolta negativo, con una contrazione degli investimenti fissi lordi pari a 23.254 milioni di euro (-7,11%). Questo calo significativo è direttamente collegato all'impatto della pandemia di COVID-19, che ha causato una forte recessione economica globale. Le restrizioni sanitarie, la sospensione delle attività produttive e l’incertezza economica hanno drasticamente ridotto la propensione all'investimento, sia nel settore privato che in quello pubblico. Gli investimenti infrastrutturali e industriali sono stati particolarmente colpiti, mentre alcune categorie di beni capitali, come le tecnologie digitali, hanno visto una domanda residuale legata all'adattamento alle nuove condizioni operative, come il lavoro a distanza. Questa drastica riduzione evidenzia la vulnerabilità degli investimenti agli shock economici e il loro ruolo cruciale nella determinazione della dinamica del PIL.
Il 2021 segna una forte ripresa degli
investimenti, con un incremento di 65.486 milioni di euro (+21,54%), il
più alto registrato nel periodo considerato. Questo rimbalzo è stato sostenuto
dall’allentamento delle restrizioni pandemiche, dalla ripresa delle attività
economiche e dall’implementazione di politiche fiscali espansive mirate a
rilanciare la domanda aggregata. In particolare, il Piano Nazionale di Ripresa
e Resilienza (PNRR), finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Next
Generation EU, ha svolto un ruolo fondamentale nel favorire gli investimenti in
settori strategici, come le infrastrutture, la digitalizzazione e la
transizione ecologica. La crescita osservata nel 2021 riflette non solo un
recupero rispetto al crollo del 2020, ma anche un rinnovato interesse per
progetti a lungo termine, cruciali per migliorare la competitività e la
sostenibilità del sistema economico. Nel 2022, gli investimenti fissi lordi
continuano a crescere, sebbene a un ritmo più moderato, con un incremento di 27.843 milioni di euro
(+7,54%), portando il totale a 397.301,20 milioni di euro, il
massimo storico fino a quel momento. Questo risultato evidenzia una
prosecuzione del ciclo espansivo, sostenuto dai fondi europei e da un contesto
economico favorevole, nonostante le prime pressioni inflazionistiche e le
incertezze geopolitiche legate al conflitto in Ucraina. Gli investimenti in
infrastrutture, energie rinnovabili e tecnologie innovative sono stati tra i
principali motori di questa crescita, contribuendo a rafforzare la resilienza e
la sostenibilità dell'economia italiana. Nel 2023, gli investimenti fissi lordi
raggiungono il valore record di 430.992,40 milioni di euro, con un
incremento di 33.691 milioni di euro (+8,48%). Questo ulteriore aumento
riflette un contesto in cui le politiche di stimolo continuano a sostenere la
domanda interna, mentre le imprese e le istituzioni pubbliche accelerano gli
investimenti in progetti strategici. Tuttavia, il tasso di crescita
relativamente elevato suggerisce anche un effetto compensativo rispetto agli
anni di contrazione e il proseguimento dell'attuazione di programmi
pluriennali, come quelli previsti dal PNRR. Nonostante le sfide legate
all'inflazione e al rialzo dei tassi di interesse, l'economia italiana ha
dimostrato una capacità di adattamento significativa, con gli investimenti che
continuano a rappresentare un pilastro fondamentale per la crescita. Nel
complesso, il periodo 2014-2023 evidenzia una crescita complessiva degli
investimenti fissi lordi di 145.682,90 milioni di euro (+51,06%), un risultato che
sottolinea il ruolo centrale di questa variabile nella determinazione del PIL e
nello sviluppo economico del paese. Gli investimenti fissi lordi sono stati uno
dei principali motori della ripresa post-pandemica, contribuendo non solo alla
crescita immediata, ma anche al potenziamento delle capacità produttive e alla
transizione verso un modello economico più innovativo e sostenibile. Tuttavia,
le fluttuazioni osservate evidenziano la sensibilità di questa componente agli
shock economici e alle dinamiche globali, sottolineando la necessità di
politiche di investimento stabili e strategiche per garantire una crescita
sostenibile a lungo termine. Dal punto di vista del PIL, gli investimenti fissi
lordi non solo contribuiscono direttamente alla domanda aggregata, ma generano
anche effetti moltiplicativi significativi sull’occupazione, sulla produttività
e sul reddito. La loro dinamica influisce sulla competitività del sistema
economico e sulla capacità di adattarsi alle sfide globali, come la transizione
digitale ed ecologica. Per il futuro, sarà essenziale continuare a incentivare
gli investimenti in settori strategici e a utilizzare efficacemente le risorse
disponibili, come i fondi europei, per promuovere uno sviluppo sostenibile e
inclusivo.
Investimenti fissi lordi in
milioni di euro |
variazione assoluta |
Variazione percentuale |
|
2014 |
285.309,50 |
||
2015 |
290.872 |
5.563 |
1,95 |
2016 |
302.062,30 |
11.190 |
3,85 |
2017 |
311.907 |
9.845 |
3,26 |
2018 |
322.139,10 |
10.232 |
3,28 |
2019 |
327.226,60 |
5.088 |
1,58 |
2020 |
303.972,50 |
-23.254 |
-7,11 |
2021 |
369.458,30 |
65.486 |
21,54 |
2022 |
397.301,20 |
27.843 |
7,54 |
2023 |
430.992,40 |
33.691 |
8,48 |
2014-2023 |
145.682,90 |
51,06 |
Fonte: ISTAT
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