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Dinamiche economiche del commercio all'ingrosso e al dettaglio in Italia: un'analisi del valore aggiunto nel periodo 2014-2023

 

Il valore aggiunto nel settore del commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli rappresenta la misura della ricchezza generata dalle attività di distribuzione e vendita di beni, nonché dai servizi di manutenzione e riparazione dei veicoli. Nella contabilità nazionale, esso è calcolato come la differenza tra il valore della produzione e il costo dei beni e servizi intermedi utilizzati nel processo, contribuendo in modo significativo alla formazione del prodotto interno lordo. Questo settore svolge un ruolo strategico nell’economia, in quanto collega la produzione ai consumatori finali, garantendo la disponibilità di beni e servizi essenziali e influenzando direttamente i livelli di consumo e occupazione. Le variazioni del valore aggiunto in questo ambito sono strettamente legate a fattori economici, quali il reddito disponibile delle famiglie, le dinamiche di domanda e offerta, le politiche fiscali e la digitalizzazione. L'espansione dell’e-commerce e l’innovazione tecnologica hanno trasformato il settore, aumentando la produttività e migliorando l’efficienza logistica. Il monitoraggio del valore aggiunto permette di valutare la performance del settore e di sviluppare strategie economiche volte a favorire la competitività e la sostenibilità del commercio nel lungo termine.

L'analisi del valore aggiunto nel settore del commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli in Italia nel periodo 2014-2023 evidenzia una crescita complessiva significativa, con un aumento di 66.035 milioni di euro, pari a una variazione percentuale del 40,14%. Tuttavia, l’andamento del settore è stato caratterizzato da fasi di espansione e contrazione, influenzate da fattori macroeconomici, politiche economiche, cambiamenti nei modelli di consumo e dall’impatto della pandemia di COVID-19. Nel 2014 il valore aggiunto del settore ammontava a 164.500,20 milioni di euro e nel 2015 si è registrata una crescita significativa di 6.553,90 milioni di euro, corrispondente a un incremento del 3,98%. Questo aumento è stato sostenuto da un contesto economico in graduale ripresa, con un miglioramento del clima di fiducia e una ripresa dei consumi interni, grazie anche a politiche di incentivo agli acquisti e al miglioramento del mercato del lavoro. La crescita è proseguita nel 2016 con un ulteriore incremento di 6.735,40 milioni di euro, pari a un tasso del 3,94%, portando il valore complessivo a 177.789,50 milioni di euro. Tale espansione riflette la maggiore domanda di beni durevoli e il rafforzamento del settore automobilistico, supportato da incentivi alla rottamazione e da una maggiore propensione all’acquisto di autoveicoli nuovi. L'anno 2017 ha registrato un aumento ancora più marcato di 7.180,10 milioni di euro, pari a una crescita del 4,04%, raggiungendo un valore di 184.969,60 milioni di euro. Questo trend positivo è stato favorito dalla ripresa del credito al consumo, dall’aumento della spesa delle famiglie e dal consolidamento del settore della distribuzione, con un’espansione delle catene di vendita al dettaglio e l’affermarsi dell’e-commerce come canale complementare ai punti vendita fisici.

Nel 2018 la crescita ha subito un rallentamento rispetto agli anni precedenti, con un incremento di 3.224,10 milioni di euro, pari all'1,74%, portando il valore aggiunto a 188.193,70 milioni di euro. Questo calo del tasso di crescita può essere attribuito a un leggero indebolimento della domanda interna, all'incertezza economica e alle prime avvisaglie di cambiamenti strutturali nel settore, legati alla trasformazione digitale e alla maggiore concorrenza derivante dall’ingresso di operatori globali nel mercato della distribuzione. Nel 2019 si è assistito a una nuova fase di espansione con una crescita di 8.884,70 milioni di euro, pari al 4,72%, che ha portato il valore aggiunto a 197.078,40 milioni di euro. Tale crescita è stata favorita dall’aumento della spesa per beni di consumo, dal rafforzamento del settore automotive e dall’ulteriore sviluppo dei canali di vendita digitali, che hanno ampliato l’accessibilità ai beni di largo consumo. Tuttavia, l'anno successivo ha segnato un punto di svolta negativo per il settore. Nel 2020 il valore aggiunto è diminuito drasticamente a 175.832,30 milioni di euro, con una perdita di 21.246,10 milioni di euro, pari a una riduzione del 10,78%. L'impatto della pandemia di COVID-19 ha colpito duramente il settore, con la chiusura forzata dei punti vendita fisici, il crollo della domanda di beni non essenziali e il rallentamento delle attività economiche in generale. Le restrizioni imposte per il contenimento del virus hanno determinato una forte contrazione della mobilità e della spesa dei consumatori, incidendo in particolare sulle vendite di autoveicoli e motocicli, nonché sulle attività di manutenzione e riparazione.

Con l’allentamento delle restrizioni e la ripresa economica globale, il settore ha mostrato una forte ripresa nel 2021, con un incremento di 23.966,00 milioni di euro, pari al 13,63%, portando il valore complessivo a 199.798,30 milioni di euro. La ripresa è stata sostenuta dalle politiche di stimolo economico, dagli incentivi al consumo e dal ritorno graduale alla normalità delle attività commerciali. L’aumento della domanda di beni di consumo, la ripresa del mercato automobilistico e il rafforzamento del commercio digitale hanno contribuito in modo determinante alla crescita del settore. L'anno successivo ha registrato un’ulteriore espansione significativa, con un incremento di 20.461,00 milioni di euro, pari a una crescita del 10,24%, portando il valore aggiunto a 220.259,30 milioni di euro. La domanda ha continuato a essere sostenuta da fattori quali la ripresa dei viaggi e degli spostamenti, la crescente fiducia dei consumatori e il rafforzamento delle vendite online, che hanno consolidato il commercio omnicanale come nuovo standard operativo.

Nel 2023 la crescita è proseguita, sebbene a un ritmo più contenuto rispetto agli anni precedenti, con un aumento di 10.275,90 milioni di euro, pari al 4,67%, che ha portato il valore aggiunto del settore a 230.535,20 milioni di euro. Questo andamento riflette una fase di consolidamento della ripresa post-pandemica, con una domanda più stabile e una maggiore attenzione da parte delle imprese verso la sostenibilità e l’innovazione dei modelli di business. La crescita del settore nel decennio analizzato evidenzia la sua importanza strategica per l’economia italiana, contribuendo in maniera significativa alla creazione di occupazione e al sostegno dei consumi interni. L’incremento totale di 66.035 milioni di euro dal 2014 al 2023 dimostra la resilienza del comparto, che ha saputo adattarsi alle sfide economiche e tecnologiche attraverso l’adozione di nuove strategie di vendita, l’innovazione nei processi logistici e una maggiore attenzione alle esigenze dei consumatori.

L'analisi dei dati suggerisce che il settore è stato fortemente influenzato da variabili esterne, come le crisi economiche globali, le politiche di incentivo al consumo e le trasformazioni digitali, che hanno ridefinito i modelli di business e le aspettative dei consumatori. Il commercio al dettaglio, in particolare, ha dovuto affrontare sfide significative legate alla crescente concorrenza dell’e-commerce e alla necessità di migliorare l’esperienza d’acquisto attraverso l’adozione di tecnologie avanzate e servizi personalizzati. In prospettiva futura, il settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli dovrà continuare a investire nell’innovazione, nella digitalizzazione e nella sostenibilità per mantenere la competitività in un mercato sempre più dinamico e globale. La capacità di adattarsi ai nuovi trend di consumo, alla crescente attenzione per la sostenibilità ambientale e alla necessità di offrire un’esperienza d’acquisto omnicanale sarà determinante per garantire una crescita sostenibile nel lungo periodo.

Fonte: ISTAT

Link: www.istat.it




Valore Aggiunto del Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli in Italia

Esercizi

Miliardi di euro

Variazione assoluta

Variazione percentuale

2014

164.500,20

2015

171.054,10

6.553,90

3,98

2016

177.789,50

6.735,40

3,94

2017

184.969,60

7.180,10

4,04

2018

188.193,70

3.224,10

1,74

2019

197.078,40

8.884,70

4,72

2020

175.832,30

-21.246,10

-10,78

2021

199.798,30

23.966,00

13,63

2022

220.259,30

20.461,00

10,24

2023

230.535,20

10.275,90

4,67

2014-2023

66.035,00

40,14

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